Sul rischio che compagnie assicurative potessero agire in maniera perlomeno discutibile avevamo già scritto. Ora arriva la stangata dell’Antitrust per UnipolSai e Generali, accusate di aver adottato nella pratica di liquidazione dei danni Rc auto «una pratica commerciale scorretta in violazione del Codice del consumo». Le pratiche prese in considerazione dall’ Autorità Garante sono quelle adottate a partire dal 2019, per le quali secondo l’Antitrust i due gruppi «hanno reso difficoltoso per i clienti l’accesso al fascicolo del sinistro e hanno omesso informazioni rilevanti sull’ammontare del rimborso o sul suo rifiuto». AGCM spende parole durissime per Generali e UnipolSai giudicandone le pratiche “scorrette”, “ingannevoli” ed “aggressive” e disponendo per ciascuna società una sanzione di 5 milioni di euro, il massimo consentito. Secondo l’Antitrust le due compagnie avrebbero “reso difficoltoso per i clienti l’accesso al fascicolo del sinistro ed omesso informazioni rilevanti sull’ammontare del rimborso o sul suo rifiuto». Nel caso di UnipolSai, sostiene l’AGCM, sono stati inoltre rilevati «ulteriori ostacoli, quali la mancata risposta a richieste provenienti dai consumatori riguardo allo stato della pratica o la difficoltà nella presa di contatto con il liquidatore».
Nonostante l’Autorità Garante abbia comminato il massimo della sanzione prevista le associazioni dei consumatori lamentano l’insignificanza della multa, giudicata “inadeguata e irrisoria; non farà nemmeno il solletico ai due big delle assicurazioni italiane. Ancora una volta si conferma lo strapotere delle grandi aziende, che schiacciano i diritti dei consumatori anche, come in questo caso, tramite condotte ingannevoli e aggressive. L’unico modo per imporre il rispetto dei diritti dei consumatori da parte dei colossi mondiali è quello di potenziare i poteri dell’Antitrust, aumentando il valore delle sanzioni erogabili dall’Autorità, e obbligare le società a risarcire gli utenti ogni volta che realizzano una pratica scorretta o non garantiscono adeguata trasparenza ai propri clienti. Andrebbe previsto per legge che le multe delle Authority debbano sempre superare l’illecito guadagno altrimenti non possono avere alcuna efficacia deterrente.” Da parte loro UnipolSai e Generali rigettano fortemente le accuse loro imputate e promettono di impugnare i provvedimenti confidando nel ribaltamento del procedimento.