Dopo Vittorio Sgarbi, anche un altro battitore libero dell’area di centrodestra, Vittorio Feltri, si esprime contro il ponte sullo Stretto di Messina. Un’opera fortemente riportata in auge dal neoministro delle infrastrutture Matteo Salvini: “Il ponte sullo Stretto – ha detto il leader della Lega nell’ambito di Eicma – ci sarà ma vedrà la luce fra qualche anno. Il mio impegno è recuperare cinquant’anni persi e 300 milioni di euro già spesi dai cittadini italiani per dare non solo ai siciliani e ai calabresi, ma agli italiani una possibilità di movimento, di studio, di lavoro, di cura, risparmiando almeno due ore di tempo e soprattutto ripulendo il mare e l’aria, perché sarà per come la stanno preparando una delle opere più green al mondo. Però non basta: serve l’alta velocità in Sicilia così come a Reggio Calabria”.
Di diverso avviso Feltri, direttore di Libero ma anche candidato più votato di Fratelli d’Italia alle ultime comunali milanesi (già contrario all’ecobonus). Se Sgarbi aveva parlato di ponte come “miraggio di Salvini”, Feltri evoca la criminalità organizzata: “Non è vero che il ponte di Messina sia inutile. Sarà utilissimo alla mafia che non vede l’ora di costruirlo per mangiarci sopra alla grande”, ha scritto Vittorione su Twitter, innescando una catena di commenti.
Per qualcuno sarebbe invece il contrario: “Non so se lei ha mai preso un traghetto a Villa San Giovanni – si legge in una risposta – e ha osservato durante la fila tutto il resto... ma non credo. La mafia ci mangia già alla grande, si fidi”.
E ancora: “Non credo che tu abbia mai preso un treno in Sicilia o abbia mai fatto in auto Messina Agrigento o Siracusa Trapani: il ponte servirà solo a voi turisti che vi fermate a Taormina; ai siciliani servirebbero le strade, non i ponti…”