Ok, sono mesi che vediamo ovunque Roberto Salis, il padre dell’oramai parlamentare europea Ilaria Salis. Lui, che si è battuto in prima persona per la liberazione di sua figlia detenuta in Ungheria, è stato il volto della campagna elettorale di Ilaria con Avs, il partito di Bonelli e Fratoianni. È stato lui a tenere i comizi, ad andare in televisione “perché Ilaria non può farlo, quindi lo devo fare io”. E lo diceva quasi come se lo facesse con la pistola puntata alla tempia (ma non è che in realtà gli piacesse essere un volto, un nome, un simbolo?). Bene, ora che la figlia è libera, che ha la poltrona a Bruxelles, come mai continuiamo a vederlo accanto a lei? Dove finisce il ruolo di padre e dove inizia quello di frontman? Non siamo arrivati palesemente alla "missione compiuta"? Non si capisce, con estrema onestà, per quale motivo, da quando Ilaria è tornata in Italia, lui continui a essere presente, a comparire, quasi a oscurare la figlia (che non è una bambina o una ragazzina, ma è o dovrebbe essere autonoma avendo quarant'anni). Non è questo, visto che si parla molto di patriarcato e tema su cui la parte politica di Ilaria Salis è la più agguerrita contro questo "problema", un esempio palese di patriarcato?
Se la figlia, come lui ha sempre sostenuto, è in grado di farcela da sola, perché farsi fotografare vicino a lei come fanno i genitori con i figli il primo giorno di scuola? Diceva “mi sono reso conto sempre più che bisogna fare conto sulle proprie forze, come per i domiciliari per Ilaria, per questa ragione servono manifestazioni come queste. Ilaria vi ringrazia tutti”. Prima Ilaria ci ringraziava tramite la bocca del padre, ma ora che per sua fortuna è libera di farlo direttamente, perché non va avanti da sola? Roberto aveva detto “io faccio il papà di Ilaria, non faccio politica”. Allora sorge spontaneo chiedersi quale sia il confine tra padre e accompagnatore, consigliere, figura di riferimento. Visto che lui e sua figlia non hanno nemmeno le stesse idee politiche, possiamo capire come mai Salis senior era a Bruxelles per il primo giorno di lavoro di Ilaria? E ci tornerà? Continuerà a intervenire e ad apparire? Verrà tracciata una linea di demarcazione tra la sua figura di padre e quella di uomo “famoso”? O, forse, questo sarà il trampolino di lancio, per una sua campagna elettorale, nonostante le premesse (e le promesse)? Un politico in famiglia fa sempre comodo, con il 2x1, però, farebbero bingo...