Sean Diddy Combs si trova in carcere dal 16 settembre e sembra non passarsela benissimo. A raccontarlo è Larry Levine, direttore e fondatore del Wall Street Prison Consultants, nel podcast “The Trial of Diddy” del DailyMail.com. L’esperto ha rivelato che il produttore, "triste e solo", sta ricevendo visite quotidiane di un team di psicologi che monitora la sua salute mentale. “Non è davvero sotto sorveglianza per il rischio di suicid*o, ma una mia fonte interna mi ha detto che va a trovarlo più volte al giorno, per assicurarsi che stia bene”. E ha aggiunto: “Ricordate, non sta giocando a scacchi. È in una cella da solo”.
La società di Larry Levine si occupa di preparare gli imputati alla vita carceraria, aiutandoli ad affrontare la riabilitazione e altri programmi in carcere. Al podcast del DailyMail.com l’esperto ha sostenuto che Diddy stia ricevendo un “trattamento preferenziale”, come docce extra e altri privilegi. Il Metropolitan Detention Center di Brooklyn, la struttura in cui è detenuto Sean Combs, è noto per le sue condizioni orribili e gli incidenti violenti. Altri criminali, come Jeffrey Epstein, Ghislaine Maxwell e R. Kelly sono stati detenuti in questa struttura. Ma non solo. La struttura è purtroppo conosciuta anche per i numerosi decessi che hanno dato origine a diverse cause contro il carcere per morti ingiuste. Tra queste vi è anche la morte di Edwin Cordero, deceduto a luglio dopo essere stato ferito in una rissa avvenuta nella prigione. Il suo avvocato, Andrew Dalack, ha definito la struttura “un carcere federale sovraffollato, con poco personale e trascurato". Un inferno in terra”.