Sean (Diddy) Combs si trova al momento in carcere, dopo l’arresto avvenuto lo scorso 16 settembre, presso il Metropolitan Detention Center di Brooklyn. Descritto da molti come “l’inferno in terra”, la struttura non sarebbe proprio tra le più “ospitali” e sembrerebbe che Puff Daddy non se la passi proprio bene. A parlare delle condizioni dei detenuti e del carcere al Mirror è Sam Mangel, consulente carcerario. Mangel, che attualmente segue tre detenuti, ha scontato una pena in un carcere simile e ha raccontato in che modo Diddy potrebbe passare le sue giornate nell’unità speciale in cui si trova. “È la parte più restrittiva dell’intera struttura. In generale, nelle unità speciali i detenuti possono uscire tre volte a settimana per un’ora al giorno” ha raccontato Sam Mangel.
La domanda che potrebbe sorgere spontanea è: com’è la cella in cui passa le sue giornate Sean Combs? Ha risposto anche a questo Sam Mangel, spiegando che la cella sarebbe circa di “due metri per tre”. Il consulente carcerario ha poi raccontato che le celle sono arredate con due letti a castello in metalle, con materasso e cuscino incorporato, che non può quindi essere rimosso. “Ti viene data una coperta, un’uniforme, e mentre sei in isolamente ti viene data anche una quantità limitata di cibo” ha spiegato al Mirror. Infine, la cella è provvista anche di un gabinetto, un lavandino in acciaio e “forse una piccola scrivania”. San Mangel si è poi soffermato sul gabinetto, che verrebbe regolato in modo da poter “tirare lo sciacquone solo tre volte al giorno”. Questo perché, secondo quanto raccontato dal consulente carcerario, i detenuti allagherebbe i bagni e quindi, per evitare che accade, viene limitato il numero di volte in cui possono tirare lo sciacquone. “Sono stato in alcune strutture dove si può tirare lo sciacquone solo una volta all’ora. Lo fanno per evitare allagamenti, sia delle celle che dell’intera struttura”.
A differenza di altri prigionieri, Sean Diddy Combs non condivide la cella con nessuno. “In questo momento è circondato da quattro mura. A causa del suo alto profilo, non avrà un compagno di cella, anche perché il Bureau of Prisons non vuole correre rischi”. Inoltre, Sam Mangel ha raccontato che nonostante sia da solo, probabilmente Puff Daddy difficilmente “soffre di solitudine”. “I detenuti urlano, piangono. È un inferno, ed è incredibilmente rumoroso. Non hai neanche un cuscino da mettere sopra la testa. Ti puoi togliere la maglietta e usarla per coprire le orecchie, ma niente di più. Non c’è mai pace e tranquillità, anche se sei da solo”.