Diventa sempre più difficile trovare qualche celebrità che non abbia mai partecipato a un party di Diddy. L’ultima a raccontare dei dettagli sui suoi “Freak Off” party è un ex coniglietta di Playboy, che sostiene di aver notato delle telecamere nascoste nella camera da letto del produttore. Se fosse vero, a cosa potrebbe essere servite queste telecamere? Sicurezza o…
Le feste “Freak Off” organizzate da Diddy sono ormai conosciutissime e sono sempre di più i retroscena emersi legati ai suoi party. L’ultimo è stato rivelato da un Precious Muir, ex modella, che sostiene di aver partecipato a diverse feste del produttore e di aver visto negli anni “telecamere nelle camere da letto” della casa del rapper. Muir, che ha anche lavorato come coniglietta di Playboy in diversi eventi della Playboy Mansion ospitati da Hugh Hefner, ha parlato dei presunti dispositivi di registrazione in un’intervista al Mirror.
“So che proprietà di questo valore, come la villa di Playboy e la villa di Diddy negli Hamptons, sono estremamente stravaganti e valgono milioni. Quindi ci si aspetterebbe delle telecamere di sicurezza in alcune parti della casa, perché ci si vuole assicurare che le proprie cose siano al sicuro, che la proprietà sia al sicuro, che non manchi nulla e che tutti stiano bene” ha raccontato l’ex modella durante l’intervista. Quindi, perché stupirsi delle videocamere? Precious Muir ha ricordato di aver notato le videocamere in camera da letto, stanza in cui solitamente non sono (quasi mai) presenti. “Perché ci sono telecamere nella camera da letto? Non ne ho idea”. Gli avvocati di Sean Diddy Combs hanno smentito l’affermazione dell’ex modella, dichiarando a Page Six che la storia raccontata da Muir sarebbe falsa. Quella di Precious Muir è solo l’ultima di una serie di accuse rivolte al produttore, in carcere dal 16 settembre. Diddy sta continuando a negare ogni accusa nei suoi confronti e, come spiegato dal suo team legale: “Il signor Combs ha piena fiducia nei fatti e nell’integrità del processo giudiziario. In tribunale prevarrà la verità: il signor Combs non ha aggredito o violentato nessuno, uomo o donna, adulto o minore”.