Fa discutere la sentenza sul caso della pacca sul sedere dell’inviata di ToscanaTv Greta Beccaglia da parte di un tifoso della Fiorentina (il marchigiano Andrea Serrani), condannato a un anno e sei mesi per quel gesto in diretta televisiva. Tra i pochi non informati sugli ultimi sviluppi c’è proprio colui che suo malgrado il 27 novembre 2021 era stato protagonista indiretto di quell’episodio, lo storico conduttore e giornalista Giorgio Micheletti, che era stato criticato da molti (per quanto difeso da altri) per come aveva gestito il misfatto avvenuto fuori dallo stadio di Empoli durante la trasmissione “A tutto gol” (a caldo aveva detto "Non te la prendere", ma poi aveva aggiunto altro di abbastanza inequivocabile): “Io – ci dice Micheletti, che nel frattempo è andato in pensione – non sono più in Italia, mi sono trasferito in Grecia, per cui non ho più né contatti né seguo la vicenda, mi state dando voi la notizia, non sapevo nemmeno che ci fosse il processo”.
Il tifoso è stato condannato a un anno e sei mesi (più risarcimento per danni morali alla Beccaglia e indennizzo di 5 mila euro ciascuno a favore dell’Ordine Giornalisti nazionale e Toscano e dell’Associazione stampa Toscana) per quanto successo in diretta e la sentenza sta facendo molto parlare. Pena troppo severa e solo perché si è trattato di un episodio televisivo? Punirne uno per educarne cento? Oppure ci sta? O magari è troppo poco?
Onestamente – risponde Micheletti – non avendo conoscenza giuridica non saprei dire se è troppo, se è troppo poco, se è giusto o se è sbagliato. Io credo sempre che i giudici applicando le leggi sappiano cosa fare, il resto credo rientri nell’opinione e secondo me non ci sono opinioni giuste o sbagliate, ci sono opinioni che possono essere condivisibili o meno.
Dopo il caso in che rapporti è rimasto con Greta e con l’azienda?
Come ho detto mi sono trasferito in Grecia e non ho più contatti con il mondo lavorativo. Io come si suol dire ho proprio tirato giù la claire.
Ma era una scelta di vita già maturata o è stata legata alle polemiche sul caso?
Era una decisione già presa, diciamo che quello che è successo non ha fatto altro che farmi convinto della decisione presa”.
Ha chiuso una carriera lunghissima che tanti però ricordano solo per quell’episodio…
“Se molti dopo 45 anni di lavoro si ricordano solo di questo è un problema loro. Fortunatamente per me io personalmente mi ricordo di 45 anni di lavoro tantissime altre cose. Questo è stato uno dei tanti episodi capitati nell’arco della mia vita lavorativa.
Dopodiché da Micheletti arriva una precisazione riguardo a quanto riferito dalle cronache di un anno fa: “Io non sono mai stato sospeso. Non so come siano uscite e da dove siano partite quelle notizie, non so chi le abbia propagandate, ma io non sono mai stato sospeso dalla mia azienda. Io a dicembre (2021, ndr) ho interrotto il rapporto di lavoro senza problematiche da parte di nessuno”.