image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • Sport
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Calcio
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • Sport
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • calcio
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Topic
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Attualità

Siamo stati a Torino, la città ha perso l’anima senza Stellantis (ex Fiat)? Juventus, Salone del libro, museo Egizio, ma le scelte degli Elkann (e della famiglia Agnelli) sull’automotive aprono una voragine…

  • di Federico Giuliani Federico Giuliani

20 dicembre 2024

Siamo stati a Torino, la città ha perso l’anima senza Stellantis (ex Fiat)? Juventus, Salone del libro, museo Egizio, ma le scelte degli Elkann (e della famiglia Agnelli) sull’automotive aprono una voragine…
Altro che automobili, quattro ruote e culla dei veicoli made in Italy. Torino ha perso la sua identità e non sa più che cosa vuole diventare. A dire il vero non sa più neppure a che cosa ambire ora che la Fiat “è solo l'ombra di se stessa dopo la sua diluzione in Stellantis” (cit. Le Monde). E che gli Elkann hanno svuotato la città dal suo principale settore economico: quello dell'automotive. Il turismo, il cibo, la Juventus e l'arte? No, non potranno risollevare l'economia locale...

di Federico Giuliani Federico Giuliani

A Torino manca qualcosa. Hai voglia a parlare di Salone del Libro, Juventus Stadium, Museo Egizio e arte. Di cultura, caffetterie eleganti, locali aristocratici, atmosfera reale (o regale che dir si voglia) e di Mole Antonelliana. A Torino c'è un vuoto percepibile a pelle e visibile a distanza siderale. Là dove un tempo venivano sfornate le automobili d'Italia, dove centinaia di migliaia di lavoratori contribuivano a sviluppare un settore strategico – quello dell'automotive appunto – e dove iconici imprenditori accoglievano i leader mondiali, presentandosi come ambasciatori non ufficiali di Roma, oggi non c'è rimasto quasi niente. Le Monde ha fotografato la desolante situazione torinese scrivendo che Fiat è ormai diventata soltanto “l'ombra di se stessa dopo la sua diluizione in Stellantis”. Quattro anni di gestione Tavares hanno “accelerato l'indebolimento dell'azienda torinese, azienda nazionale per eccellenza, suscitando l'ira del governo di Giorgia Meloni”, ha proseguito il quotidiano francese, che in questi giorni sarà comunque impegnato a riportare i fatti e i misfatti della corte di Emmanuel Macron. In estrema sintesi, è successo che gli eredi della famiglia Agnelli, a capo di Fiat prima e Stellantis poi, hanno scelto di diversificare il loro core business. Niente più automobili (e, forse, neppure più media) ma Fintech, finanza, venture capital. Scelte legittime, sia chiaro. Ma che, unite alle incapacità dei vari governi italiani nel prevedere, nel corso degli anni, il conseguente e graduale affossamento di un'industria strategica nazionale come quella dell'automotive, hanno portato Torino a diventare la Detroit d'Italia. E l'Italia a perdere, di fatto, il timone della produzione di automobili.

Piazza Castello Torino
Uno scorcio di Piazza Castello, luogo iconico di Torino
https://mowmag-store.myspreadshop.it/

La crisi dell'automotive sta travolgendo l'intera Europa. Le auto elettriche non sono riuscite a imporsi – anzi, hanno affossato interi gruppi e aziende – mentre le città culle delle quattro ruote, come Torino appunto, prendono in pieno gli effetti della tempesta perfetta. Se a tutto questo aggiungiamo le strategie degli Elkann e i numeri ottenuti da Stellantis – la versione a batteria della Fiat 500 viene ancora prodotta in Piemonte ma è venduta col contagocce – per il capoluogo piemontese suona un preoccupante requiem. Anche perché Carlos Tavares, fino al 1 dicembre 2024 direttore generale di Stellantis, è stato l'uomo che aveva “orchestrato l'accelerazione della diluizione della Fiat nella globalizzazione automobilistica” (cit. Le Monde). Risultato: l'unico produttore non di lusso dell'Italia ha visto la sua produzione diminuire. Il governo Meloni, incapace di fermare la debacle delle quattro ruote, non sa più che cosa fare. L'esecutivo ha incontrato Jean Philippe Imparato, responsabile europeo del gruppo, in un tavolo convocato dal ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo D'Urso. Dal cosiddetto Piano Italia presentato da Stellantis, si intuisce che Mirafiori dovrebbe diventare un hub complesso (parola ambigua), centro di produzione di veicoli e di economia circolare, sito di test e sviluppo di batterie.

John Elkann e Carlos Tavares
John Elkann e Carlos Tavares

Sarà dunque ancora la diversificazione l'ossigeno incaricato di rianimare Torino. Una Torino pronta a produrre la 500 ibrida e riprendere in mano il dossier delle quattro ruote (senza troppa convinzione a dire il vero). Ma che, nel frattempo, scottata dal disimpegno tavaresiano, aveva provato a puntare su qualsiasi salvagente pur di restare a galla. Benissimo il turismo, ok pure lo sport con l'appeal della Juventus, ancor meglio la cultura libraria. Ma tutto questo quanti lavoratori può coinvolgere? Meno di quelli che, fino a qualche decennio fa, facevano grande l'Italia della Fiat. Qualunque piano Stellantis intenda presentare, la realtà è che Torino è diventata impermeabile alle automobili. Basta dare un'occhiata alla fabbrica del Lingotto. Lunga mezzo chilometro e disposta su cinque piani, la struttura è stata convertita in uno spazio commerciale e sito di eventi dopo la cessazione della produzione di auto nei primi anni '80. Al suo interno troviamo negozi e ristoranti, zone giochi per bambini, mostre e musei. Niente auto. Del resto Torino è attraversata da 80 linee di autobus, otto linee di tram, 22 stazioni della metropolitana e da ben 258 chilometri di piste ciclabili per premiare chi sceglie di non guidare. Nel frattempo il 95% dei residenti vive entro 300 metri da una fermata dei trasporti pubblici e (dati del 2020) meno della metà degli spostamenti locali avviene in auto...

Lavoratori Stellantis a Mirafiori al lavoro
Lavoratori Stellantis nella fabbrica di Mirafiori
https://mowmag.com/?nl=1

More

Stellantis, l'uomo della "provvidenza" è Jean-Philippe Imparato? Più Marchionne che Tavares (legge Sartre e Nietzsche), ma farà sganciare investimenti a Elkann per l'auto in Italia?

di Beniamino Carini Beniamino Carini

Daje de tacco daje de punta

Stellantis, l'uomo della "provvidenza" è Jean-Philippe Imparato? Più Marchionne che Tavares (legge Sartre e Nietzsche), ma farà sganciare investimenti a Elkann per l'auto in Italia?

Ma davvero il gruppo Gedi (Elkann) vuole vendere l’Huffington Post? “La redazione dichiara lo stato di agitazione sindacale”: ecco cosa sta succedendo

di Riccardo Canaletti Riccardo Canaletti

Ultim'ora

Ma davvero il gruppo Gedi (Elkann) vuole vendere l’Huffington Post? “La redazione dichiara lo stato di agitazione sindacale”: ecco cosa sta succedendo

“Gli imprenditori italiani si arricchiscono, i lavoratori si impoveriscono”. Stellantis? No investimenti, sì ai dividendi per gli azionisti. Ecco i dati dello studio de La Sapienza…

di Beniamino Carini Beniamino Carini

mobbasta veramente...

“Gli imprenditori italiani si arricchiscono, i lavoratori si impoveriscono”. Stellantis? No investimenti, sì ai dividendi per gli azionisti. Ecco i dati dello studio de La Sapienza…

Tag

  • Attualità
  • Auto
  • Automotive
  • Economia
  • Fiat
  • Gianni Agnelli
  • Ginevra Elkann
  • John Elkann
  • Juventus
  • Lapo Elkann
  • Margherita Agnelli
  • Politica
  • Stellantis
  • Torino

Top Stories

  • Omicidio Poggi, Massimo Lovati SHOCK: “Perché Don Gregorio aveva 100mila euro per intrallazzarsi con i rumeni?”. E la nuova ipotesi su Garlasco: “Possibile pista della pedofilia”. Ma cosa c’entra Chiara?

    di Redazione MOW

    Omicidio Poggi, Massimo Lovati SHOCK: “Perché Don Gregorio aveva 100mila euro per intrallazzarsi con i rumeni?”. E la nuova ipotesi su Garlasco: “Possibile pista della pedofilia”. Ma cosa c’entra Chiara?
  • No, Mario Sechi non sostituirà Barbero, ma qualcuno dovrebbe farlo: avete sentito le cazzate che ha sparato sull’economia? “Se gli economisti ci capissero davvero qualcosa non saremmo nelle condizioni in cui ci troviamo”. Ecco cosa sbaglia

    di Riccardo Canaletti

    No, Mario Sechi non sostituirà Barbero, ma qualcuno dovrebbe farlo: avete sentito le cazzate che ha sparato sull’economia? “Se gli economisti ci capissero davvero qualcosa non saremmo nelle condizioni in cui ci troviamo”. Ecco cosa sbaglia
  • Omicidio Poggi, ma che caz*o ci fa Lovati con un Fruttolo in mano nel giorno dell’anniversario del delitto di Chiara? Intanto lui augura buon Ferragosto da Corona, e Albina Perri: “Questo è ok?”

    di Jacopo Tona

    Omicidio Poggi, ma che caz*o ci fa Lovati con un Fruttolo in mano nel giorno dell’anniversario del delitto di Chiara? Intanto lui augura buon Ferragosto da Corona, e Albina Perri: “Questo è ok?”
  • CURVA NORD! Ecco cosa succederà lunedì per Inter Torino: ultras fuori da San Siro e comunicato ufficiale prima della partita. La Questura: chi non entra va in blacklist. E via le bandiere anche dal primo anello verde

    di Jacopo Tona

    CURVA NORD! Ecco cosa succederà lunedì per Inter Torino: ultras fuori da San Siro e comunicato ufficiale prima della partita. La Questura: chi non entra va in blacklist. E via le bandiere anche dal primo anello verde
  • Francesco Sarcina definisce “Trimone” Matteo Salvini, MA È UN INSULTO? Pinuccio di Striscia rilancia: “Ha fatto bene. Con quelli ricevuti dalla Lega riempiamo un libro”. E su Jovanotti e il Ponte sullo Stretto...

    di Jacopo Tona

    Francesco Sarcina definisce “Trimone” Matteo Salvini, MA È  UN INSULTO? Pinuccio di Striscia rilancia: “Ha fatto bene. Con quelli ricevuti dalla Lega riempiamo un libro”. E su Jovanotti e il Ponte sullo Stretto...
  • Anna Oxa, (s)concerto in piazza a Barcellona Pozzo di Gotto: battesimi (?) dal palco, fan in rivolta social e furti di collanine! Ma cos'è successo davvero?

    di Grazia Sambruna

    Anna Oxa, (s)concerto in piazza a Barcellona Pozzo di Gotto: battesimi (?) dal palco, fan in rivolta social e furti di collanine! Ma cos'è successo davvero?

di Federico Giuliani Federico Giuliani

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore moreno.pisto@mowmag.com

Next

Abbiamo provato Siisl, ma funziona per trovare lavoro? Sul sito del ministero ci si candida alle offerte pubblicate dalle aziende, solo che somiglia a Tinder…

di Federico Giuliani

Abbiamo provato Siisl, ma funziona per trovare lavoro? Sul sito del ministero ci si candida alle offerte pubblicate dalle aziende, solo che somiglia a Tinder…
Next Next

Abbiamo provato Siisl, ma funziona per trovare lavoro? Sul sito...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy