Ammesso e non concesso che riusciate ad andarci, non aspettatevi l’acqua cristallina dei Caraibi, né le spiagge bianchissime delle Maldive o la nightlife sfrenata di Ibiza. Non troverete nemmeno un lungomare costellato di boutique di lusso, gelaterie di tendenza con file chilometriche o segni di overtourism. Ma allo stesso tempo, dimenticate anche l’immagine della Corea del Nord fatta solo di parate militari, test missilistici e minacce nucleari. Sembra un ossimoro? Neanche per idea. Oltre il 38esimo parallelo esiste un turismo balneare vibrante – seppur ancora rudimentale – rivolto a una parte della popolazione locale, alle élite del regime e, fino a qualche anno fa, anche a quei (pochi) turisti stranieri che riuscivano a varcare i confini del Paese più misterioso del mondo. Oggi, complice il clima di tensione internazionale, Pyongyang ha riaperto i propri confini post-pandemia solo ai viaggiatori russi. Noi abbiamo avuto la fortuna di visitare la Corea del Nord nel 2017 e, tra le tante esperienze vissute, c’è anche una giornata trascorsa su una spiaggia locale: tra bagni surreali (tranquilli, niente mine antiuomo… almeno non vicino a riva) e barbecue condivisi con turisti nordcoreani.

Agosto 2017, quasi dieci anni fa. Sì, lo sappiamo, era un altro mondo: Vladimir Putin figurava ancora tra i buoni – o per lo meno non era ancora nella lista nera dei cattivissimi – il leader nordcoreano Kim Jong Un era considerato un “bambino”, nessuno sapeva cosa fosse il Covid e si poteva ancora visitare la Corea del Nord – previo apposito iter burocratico. Nel nostro viaggio in loco siamo stati due giorni sulla costa orientale, al Majon Beach Resort, vicino alla città di Hamhung, nel distretto di Hungnam. Un complesso enorme – ancora visibilmente work in progress - si estendeva su una spiaggia lunga oltre un chilometro e circondata da pini e prati affacciati sul mare. Il resort era composto da una ventina di bungalow, alcuni simili a villini, ognuno con 4 camere e bagno privato. Arredamento spartano, calma totale e niente acqua corrente: per lavarsi erano disponibili grandi secchi d'acqua eventualmente da riscaldare tramite resistenze elettriche manuali. Il cuore pulsante dell'area? Un edificio centrale con reception, ristorante, bancone bar, biliardo, sale karaoke e piccolo negozietto. Il mare? A pochi passi. Peccato aver beccato una giornata di pioggia (ahh, l'agosto coreano...). In ogni caso, la spiaggia era abbastanza vuota: non sappiamo se per il tempo (ragionevolmente probabile) o per altre motivazioni. C'erano alcuni gruppetti di 5-6 persone (molto socievoli: no, non erano comparse), compresi alcuni bambini che correvano in acqua muniti di ciambelle colorate di plastica. Gli adulti si rilassavano con compostezza: qui non piace abbronzarsi (in linea con gli standard asiatici). Piace invece, eccome, parlare, fare barbecue e bere soju. E noi che abbiamo fatto? Un bagno, ovviamente, in un mare non da cartolina ma comunque accettabile.

La spiaggia di Nampo è a solo un'ora e mezza di auto a ovest della capitale Pyongyang, e d'estate è piena di nordcoreani. Sulla costa opposta si trova la città di Wonsan: la zona è in fase di sviluppo e il governo spera di trasformarla in una località balneare internazionale con tanto di aeroporto. A proposito Kim ha più volte visitato la zona definendo il progetto "un luogo panoramico di livello mondiale che sarà amato sia dalla nostra gente che dagli stranieri". Nel luglio 2024, accompagnato dalla figlia Ju Ae, il leader ha camminato lungo le spiagge sabbiose e ha visitato il Kalmaegi Hotel, il lussuoso fulcro del resort. "È più di una semplice spiaggia", ha dichiarato Kim. "Rappresenta una nuova era di costruzione culturale socialista e una forza trainante per la rivitalizzazione regionale", ha aggiunto ai media statali. Con una costa lunga il doppio della famosa spiaggia di Waikiki alle Hawaii, il Kalma Beach Resort vanta dimensioni impressionanti; dovrebbe includere oltre 7.000 camere, 17 hotel e decine di strutture di servizio. I lavori, rallentati dalla pandemia, dovrebbero essere quasi terminati...

