Il caso è quasi mitologico, e visto che c’è di mezzo il pirata della divulgazione scientifica Barbascura X si potrebbe intitolare l’Olandese Volante, come la leggenda del vascello fantasma messa in musica poi da Richard Wagner e ripresa nella versione per bambini da Geronimo Stilton. Solo che, questa volta, si parla di uno spettacolo fantasma. La notizia arriva dai social, dove i pirati della ciurma del capitano divulgatore sono andati all’arrembaggio di una pagina Instagram, quella del Festival Ostia Antica. Il 9 settembre, infatti, era stato annunciato uno spettacolo di Barbascura al parco archeologico, all’interno di una rassegna. I biglietti sono stati venduti, e vista la bravura e la popolarità del personaggio non erano nemmeno pochi. Peccato che lo show non esisteva, e che il protagonista non ne sapesse nulla fino alla sera in cui avrebbe dovuto essere sul palco, quando gli spettatori hanno iniziato a tempestarlo di messaggi sui social. Il capitano, in mezzo alla tempesta, ha preso in mano il timone dell’incazzatura, commentando il tutto con un video nelle stories di Instagram: “Ciao ragà, ora bestemmio. Ho appena scoperto che un sito ha venduto le date di un mio spettacolo. Peccato che lo spettacolo non esiste. Non era nella lista, non è sul sito, non è su TicketOne. Ora mi sento una merda a sapere che c’è gente fuori che aspettava di vedermi, anche se io non c’entro niente. Cercherò di scoprire chi è stato, ma mi stanno girando le palle”. Cos’è successo di preciso? Un macello.

Il festival, dalla pagina ufficiale, nega che lo spettacolo fosse in programma. “Ci state scrivendo in tanti riguardo a uno spettacolo di Barbascura X previsto per stasera. NON È IN PROGRAMMA. Si è trattato di un errore di sistema nella biglietteria (non dipendente da noi né dall’artista). L’evento non è presente sui nostri canali ufficiali. Rimborsi disponibili su Ticketone.it”. Eppure, basta fare un giro su Google, lo spettacolo fantasma era pubblicizzato ovunque. E non solo - qui il surrealismo della vicenda - esistono due siti gemelli a proposito del Festival Ostia Antica, dove viene esposto il programma. Sul sito del Parco Archeologico, https://ostiaantica.cultura.gov.it/, Barbascura viene annunciato come presente il 9 settembre con il suo spettacolo “Sono qui per caos”. Sull’altro sito, https://ostiaanticafestival.it/, stessa grafica, Barbascura non c’è. Magia da Pirati dei Caraibi, anche se siamo a Roma. Nei commenti, i pirati incazzatissimi fanno notare l’assurdità della situazione: “Meglio di una telenovelas. Quindi fatemi capire un sito.gov ha pubblicizzato un evento del quale l’artista non sapeva nulla, e Ticketone ha venduto i biglietti sulla base di cosa? Compreso cartellonistica in giro. Favoloso,viviamo in un mondo favoloso”, scrive un utente.
Un’altra piratessa approfondisce: “Allora andiamo a capirci perché qui c'è qualcosa che non torna e non è molto chiara! Nella vostra bio su questa pagina IG avete messo diversi link tra cui la pagina di @ticketone.it. Bene, mi spiegate perché ci sono eventi in vendita di cui alcuni ci siete voi come luogo “Ostia Antica Festival Park” mentre altri eventi come “Teatro Romano di Ostia Antica”? Perché se vado ad approfondire noto che per il teatro Romano l’organizzatore è una certa Knock srl, la stessa che ha organizzato l'evento di @barbascura_x ? Quindi andiamo a capirci visto che avete scritto ripetutamente che le centinaia di persone che stavano davanti al cancello sta sera non hanno verificato dal sito ufficiale. Cioè io ho dei biglietti acquistati usando il link dalla vostra bio qui sopra, quindi UFFICIALE, ho una ricevuta che mi indica Knock Srl come organizzatore, ricevuta di acquisto fatta a giugno dopo aver visto i Glass Beams e aver letto sul cartellone fisico di Barbascura, ma non è così?”

“L'evento è presente sul vostro sito. Abbiamo gli screen”, scrive un altro. La pagina ribatte in maniera quasi stizzita che “non è mai stato presente sul nostro sito l’evento, vi invitiamo ad accertarvi sulle fonti da cui avete preso queste informazioni”. Lo spettatore tradito mette il link del sito del Parco Archeologico, loro rispondono che “non è il nostro sito quello come potete vedere. il nostro sito è ostiaanticafestival.it”. Peccato che siano due siti gemelli, e rimane da capire come i due cartelloni possano avere discrepanze, e come mai c’è chi parla di manifesti affissi in giro. Un’altra scrive: “sto aspettando che mi dicano che è un esperimento sociale… Intanto ho bruciato 130€”. Insomma, sembra che tra organizzatori, addetti al marketing e biglietterie abbiano tutti bevuto un barile di grog, e per capirci qualcosa bisogna trovare il forziere sepolto con dentro la mappa del tesoro. Intanto il capitano Barbascura posta un altro video, in cui riassume con sincerità piratesca la situazione: “Siamo stati tutti quanti inculati. Ora stiamo cercando di capire di chi è la colpa, e di agire di conseguenza.

