C’è altro, e non solo la politica, negli editoriali di Marco Travaglio sul Fatto Quotidiano. Talvolta “Ma mi faccia il piacere” è anche un box di risposta a chi lo critica. Oggi, per esempio, si è rivolto ad Adriano Sofri. “Marco Travaglio è un caso clinico di manipolazione e falsificazione”, ha scritto Sofri sul Foglio. E il direttore del Fatto: “Fa sempre piacere essere insultati da un assassino. È il pensiero che sia a piede libero che inquieta un po’”. Anche la cronaca nera ultimamente è stata tema degli editoriali. Soprattutto il delitto di Garlasco. Ed ecco che su questo Travaglio prende in giro la Stampa e il titolo: “Garlasco, omicidio da riscrivere”. “Non si esclude la pista del suicidio”. Già in altri articoli il direttore aveva ironizzato sulle varie ipotesi, le piste (talvolta suggestive ma poco fondate) e i presunti stravolgimenti che quotidianamente si susseguono nel racconto delle indagini sull’omicidio di Chiara Poggi. Il colpevole del delitto è stato giudicato essere Alberto Stasi, e sulla sentenza rimane fermo anche Travaglio.

Tra le notizie di questi giorni, quella di cui si è più parlato è quella relativa alla garza trovata nella bocca della vittima e al dna che è stato rivelato sul tessuto. È il materiale genetico di “Ignoto 3”. Sul bordo di quella garza, però, è stata trovata una quantità infinitesimale del Dna di uno dei medici legali che erano sulla scena del crimine il 13 agosto 2007. Giorni fa Il Messaggero aveva titolato così: “Garlasco, un altro giallo. Nuovo dna su Chiara: ‘È il killer’. ‘No, il medico’”. E a questo punto Travaglio si chiede: “Magari è il medico che l’ha uccisa da morta”. Il direttore, comunque, ne ha per tutti. Anche per Aldo Grasso: “L’indipendenza di un giornalista è un tratto caratteriale: o uno ce l’ha o non ce l’ha”, aveva scritto il critico televisivo. L’indipendenza di “quello che loda la tv di Cairo sul giornale di Cairo”. Ecco: Grasso secondo Travaglio non ha quel “tratto caratteriale”.
