Andrea Scanzi torna a BerAlive, dove, dice, si diverte. Un’intervista di mezz’ora, molto serrata, domanda e risposta e si lanciano i “premi Sciagura dell’anno”, ispirati al suo ultimo libro, La sciagura (Paper First, 2025). Certo, c’è un po’ di politica all’inizio, ma poca poca. Perché? “Mentre ci sono molti amici giornalisti che non vedono l’ora di parlare di politica, alleanze, accordi, Grillo, Meloni, io no; quando esco dalla dimensione lavorativa parlo di musica, parlo di vino, parlo di sesso”. E con questi toni, ben poco ecumenici, a differenza di “tanti amici, anche famosi, che sono bravi a fare gli equilibristi” dice, si passa alle domande più pop. Intanto: chi farebbe entrare, e a che prezzo, ai suoi spettacoli tra i personaggi del suo libro? “L’intero lo faccio pagare a Renzi e magari lo metto dietro a una colonna”. Il ridotto? “A Calenda, perché per quante sciocchezze faccia, c’è comunque una parte di me a cui resta simpatico. Lui è un po’ Calimero, uno che inciampa da solo, che fa delle cazzate di cui lui stesso si pente, quindi alla fine lo salvo sempre.” L’omaggio? “Lo darei a Bersani, perché dei politici propriamente detti è quello che stimo di più”. E Prodi? “Per come si è comportato ultimamente avrei paura a invitarlo, che magari ci sono dei passaggi dello spettacolo che non gli piacciono e mi lancia qualcosa”.

Si passa poi al campo della musica. Premio Sciagura dell’anno: “Credo che uno che non ha praticamente doti musicali e canore sia Tony Effe. Con profondo rispetto, ma se la musica fosse tutta quella di Tony Effe, io tutto sommato sarei sordo o già di lì. Potevo dire anche altri nomi, ma magari sono io che sono boomer e non apprezzo quella musica. Se devo scegliere tra i Led Zeppelin e Tony Effe, scelgo i Led Zeppelin… Ma ne scelgo altri 800 mila prima di Tony Effe”. Ma davvero tutta la musica di oggi fa schifo? In realtà no, secondo Scanzi: “A me il rap piace, si cono artisti molto bravi. A me non piace la trap. Il rap ha avuto eccellenze notevolissime. Calcola che io vengo dalla generazione che ha amato follemente Frankie Hi-nrg. Un album come Verba manent resta un disco straordinario. Oggi credo che per esempio Murubutu sia molto bravo. Marracash è bravissimo, non è che mi accontento. Secondo me l’ultima trilogia che ha fatto Marracash ha una capacità straordinaria. Ma potrei dirti che ci sono delle cose che mi piacciono di Salmo, di Fabri Fibra e altri. Nel rap ci sono tante cose che mi piacciono”.

Visto che di paragoni non si muore e fanno anche sorridere, si parte con il paragone di Luca Sommi, convinto che Scanzi sia “il Cesare Cremonini del giornalismo”: “Faccio sold out come ne fa Cesare, con altri numeri. Mi ha fatto piacere. E poi ho riso perché siamo anche amici con Cesare e mi piace moltissimo”. Però ora tocca a lui fare il lavoro sporco. Sallusti: “Al Bano senza voce”. Bocchino: “Povia e siamo a posto”. Vespa: “Tecnicamente è molto bravo e preparato, cosa che non posso dire di Sallusti. E Bocchino è un’altra cosa ancora perché è un politico. Però Vespa spesso rinuncia alla battaglia, gioca a fare il paraculo. Devi trovare un cantante bravo ma un po’ furbacchione. Ti potrei dire, il peggiore Eros Ramazzotti. Quel tipo di pop che ha talento, ma che in nome del successo non rischia mai”.

Si passa poi ai premi sportivi. Prima di tutto il calcio, la sua squadra del cuore, il Milan: “Il premio Sciagura va a quasi tutti, Fonseca che è stato un allenatore pessimo. Potrei dirti Sergio Conceicao, perché a parte la botta di fortuna della Supercoppa non ne ha beccata una. Però ti dico la società, perché tutto è iniziato quando sono state allontanate figure come Maldini, non è stato confermato Pioli e Pioli è stato sostituito con un allenatore impresentabile, almeno a quei livelli lì”. Si passa poi alla MotoGp: “Il motomondiale [rispetto al calcio, ndr] è meglio, perché ancora c’è la dimensione umana, il contatto umano. Valentino Rossi, che è Valentino Rossi, comunque alla conferenza stampa era lì. Dove andavano a mangiare, magari a un metro, c’era lui o c’era Casey Stoner. Andavo in un altro paddock e avevo il povero Simoncelli”. Tutto bello, ma il premio Sciagura a chi lo si dà, all’ostinazione di Valentino nell’aver voluto raggiungere il decimo titolo o alla bimbominkiaggine di Marquez. Tenderei alla bimbominkiaggine di Marquez, sia perché conosco Valentino, sia perché ho sempre molta solidarietà e tenerezza nei confronti dei campioni che non smettono quando devono. Non posso criticare Valentino perché si è ostinato un po’ troppo. Fa parte della vita”.
