La carriera di Conor McGregor è leggendaria. Lo è per i risultati nell’ottagono, le vittorie, la linguaccia dopo il ko, le urla in conferenza stampa (con cadenza irlandese) mentre tiene sulle spalle le cinture di campione della Ufc. L’impatto della sua immagine ha superato i confini della Mma. Proprio per questo la conferma delle accuse di violenza e stupro nei suoi confronti sono ancora più scandalose: la parrucchiera Nikita Hand ha denunciato McGregor per i fatti che sarebbero accaduti nel dicembre del 2018 dopo una festa a base di sesso, alcol e cocaina. Un gruppo di amici, guidato da McGregor, si sarebbe diretto alle quattro e mezzo del mattino nella stanza di un hotel, invitando anche Hand e altre donne, specificamente per avere dei rapporti sessuali (questo è uno dei punti che il lottatore ha negato). Dopo la festa, Hand sarebbe andata al lavoro fino alle dieci del mattin, quando McGregor sarebbe tornato da lei per andare in un altro hotel, sempre con altre persone, continuando a bere e a fare uso di droghe. La donna ha accusato anche l’amico del lottatore irlandese, James Lawrence. Entrambi gli uomini sostengono che il sesso era consensuale. Il tribunale di Dublino, però, ha confermato quanto detto da Hand, e le ha riconosciuto un risarcimento di 250mila sterline che McGregor dovrà pagare. Lawrence, invece, è stato giudicato innocente.
A proposito del declino di McGregor come lottatore si è espresso Joe Rogan, che ha individuato con precisione quello che secondo lui è stato il punto di svolta negativo per l’ex campione di Mma: “Conor si è autodistrutto in molti modi a causa dei soldi. Ha accettato l'incontro con Floyd Mayweather, ci ha guadagnato un sacco di soldi e poi si è preso un bel po' di tempo prima di tornare. Da allora non è più lo stesso”, ha detto Rogan. Il periodo degli incontri fatti esclusivamente per il guadagno è stato decisivo per l’allontanamento di McGregor dal mondo della lotta. E lì che, secondo Rogan, sono iniziati i problemi.