In questo scenario si inserisce la figura di Federica Bottiglione (ex responsabile affari societari Visibilia), licenziata dopo aver fatto denuncia. "Dopo aver chiesto tante volte all'azienda di fornirmi indicazioni su quale tipo di cassa integrazione fosse quella destinata a me - ha detto all'inviato di Report, la trasmissione di Sigfrido Ranucci che si è occupata del caso su Rai 3 - nessuno ha mai specificato niente. Quando sono andata al Caf, ho fatto l'amara scoperta: cassa integrazione a zero ore. Un tipo di cassa, quindi, che prevedeva il fatto che non mi dovessi barcamenare tra il lavoro in presenza e quello in smart working, come invece ho fatto durante il biennio. Inoltre, ho scoperto che questo tipo di cassa integrazione è considerata un reato penale anche per il dipendente". Stando a un'intercettazione dell'epoca che Report è riuscita a reperire, la Bottiglione avrebbe avvisato della denuncia Dimitri Kunz, ex amministratore delegato di Visibilia nonché compagno della Santanchè, che dal canto suo avrebbe ribadito alla responsabile degli affari societari di aver "messo in difficoltà l'azienda", certo che "la cassa integrazione a zero ore fosse un accordo tacito tra loro".
E tuttavia questo non sarebbe avvenuto solo alla Bottiglione, ma anche a tanti altri dipendenti, tra cui Maggioni, che negherebbe fermamente di aver lavorato con cassa a zero ore (peccato il dettaglio di alcune intercettazioni con Kunz che smentirebbero anche questa sua versione). I documenti inediti mostrati da Report rafforzano l'idea del coinvolgimento della ministra Santanchè, che rappresenta il centro di tutta l'inchiesta su Visibilia; ci sarebbero tracce di come la ministra venisse informata costantemente della cassa integrazione dei suoi dipendenti. Non solo: da uno scambio di mail avvenuto con la Santanchè, emergerebbero anche un ringraziamento ai dipendenti per l'impegno profuso nel biennio 2020-2021 e la promessa di un "premio". Tra l'altro, sempre ricollegandosi ai presunti "falsi in bilancio" per cui è indagata la Ministra, viene fatto il nome di un alto dirigente di Visibilia, Federico Celoria, che avrebbe dichiarato ai magistrati di aver chiesto alla Santanchè di svalutare dal bilancio i crediti inesigibili. Ma lei avrebbe respinto questa richiesta, configurando quindi una falsa rappresentazione di bilancio.
Dopo il servizio mandato in onda da Report sull'ipotetico coinvolgimento di Daniela Santanchè nella truffa all'Inps, Sigfrido Ranucci si è occupato (grazie a un servizio di Giorgio Mottola) dell'accordo Italia Albania in materia migratoria. La domanda che secondo il programma bisogna porsi è: chi beneficerà davvero di questo accordo? Il governo Meloni sta vantando, nell'ultimo periodo, il raggiungimento di un accordo per spedire in Albania una parte dei migranti che tentano di entrare in Italia attraverso il Mediterraneo. Considerando i lavori per la costruzione dei due centri di accoglienza dove dovrebbero essere dirottati 36 mila richiedenti asilo all’anno, Report ha analizzato i costi, scoprendo un dato allarmante. A fronte dei 650 milioni di euro investiti nella costruzione per 5 anni, la spesa complessiva sarà così ampia da toccare la soglia di 1 miliardo di euro. Si parla, dunque, di cifre altissime rispetto ai costi di gestione ordinari in Italia. E tutto "solo" per dirottare in Albania meno di tremila migranti all’anno, che in un secondo momento dovranno comunque essere trasferiti in Italia. Alla fine dei conti, dunque, a chi conviene tutto questo? Nonostante Report abbia cercato di fare un punto della situazione sul posto, nessuno pare ancora averlo chiaro.