Quando, nei prossimi giorni, Giorgia Meloni atterrerà a Pechino per effettuare un'importante visita di Stato in Cina, la premier italiana si troverà a fare i conti con un clima torrido. Poco male perché tanto, ormai, alte temperature e umidità a livelli tropicali sono due aspetti che caratterizzano anche le latitudini europee. La leader di Fratelli d'Italia sarà dunque già abituata a sopportare la calura pechinese.
Ebbene, sono chiamati a fare un esercizio identico i turisti occidentali che stanno lentamente tornando a far capolino all'ombra della Città Proibita. Già, perché mentre le tradizionali mete vacanziere europee hanno raggiunto costi elevatissimi, la Cina si candida a diventare una valida opzione da prendere in considerazione. Avete voglia di farci un salto? Potete organizzarvi così...
Biglietti e clima: gli ostacoli principali
Premessa: i due ostacoli principali per un qualsiasi viaggio in Cina coincidono con i biglietti dell'aereo e il clima. Per quanto riguarda il primo punto, il discorso è molto semplice: prima prenotate, meno andrete a spendere.
Nel caso in cui vogliate prenotare adesso, il prezzo più economico di un volo diretto di 10 ore Milano-Pechino, con partenza da Milano Malpensa (o Silvio Berlusconi?) il 12 agosto e arrivo al Beijing International Capital Airport il 13, e ritorno in Italia il 31 agosto, è di 1.399 euro andata e ritorno. Una cifra elevata ma non folle, se consideriamo che un volo per quelle stesse date da Milano a Ibiza sfiora i 400 euro (circa un terzo). Non disperate, però, perché se avete margine per organizzarvi, sappiate che prenotare adesso lo stesso volo Milano-Pechino a settembre ha un prezzo quasi dimezzato: circa 800 euro.
Il secondo e ultimo ostacolo preliminare si chiama clima: in estate fa solitamente caldo, è umidissimo e manca l'aria; in inverno è freddissimo. Tenetelo bene in mente, anche se non siamo di fronte a niente di clamoroso.E il costo della vita? Per i turisti europei sono molto bassi – si va dai 30 ai 50 euro al giorno - a meno che non vogliate vivere nel lusso più estremo. Gli hotel? Non preoccupatevi: ce ne sono per tutte le tasche. Una notte in un buon albergo potrà costare intorno ai 70/100 euro (ma anche meno!).
Una settimana a Pechino
La prima volta in Cina non può che coincidere con una visita approfondita di Pechino, la capitale del Paese, sede del potere politico, culla della storia e metropoli avveniristica. Per capirla bisogna addentrarsi nei quartieri hutong rimanenti — vicoli tradizionali fiancheggiati da case con cortile — e sentire l'odore delle patate dolci che arrostiscono sui fuochi di carbone in inverno. Non solo: bisogna abituarsi a fare avanti e indietro tra il passato e il futuro prossimo.
Nella nuova Pechino delle torri degli architetti stellari e delle scintillanti Porsche, il Tempio dei Lama (noto anche come Tempio di Yonghe) si erge a ricordo di un'epoca meno materiale e più spirituale. Lo consiglia il New York Times e ci uniamo al suggerimento del quotidiano statunitense. Costruito come dimora di un principe nel XVII secolo, questo complesso è oggi uno dei templi buddisti più attivi e colorati della città.
Nei suoi paraggi troviamo i richiamati hutong, che consentono di immergersi nella vita di strada di Pechino. Restando in quest'area, piccolo laboratorio per assaggiare la città, evitate Nanluoguxiang, una strada affollata di negozi di magliette e snack, eccessivamente gentrificata, e dirigetevi invece verso il labirinto di vicoli attorno al più tranquillo Baochao Hutong, a ovest. Qui, la gente del posto si riunisce per partite notturne di mah-jongg e sorseggia birra nei negozi di ravioli sotto tetti di tegole grigie da cui spuntano ciuffi d'erba...
Le migliori attrazioni di Pechino includono comunque la Grande Muraglia, la Città Proibita - per un tour regolare o approfondito - il Parco Jingshan, il Palazzo d'Estate e il Lago Kunming per una crociera sul lago, Piazza Tienanmen, i il Tempio del Cielo, il Tempio Yonghe, il Nido d'Uccello e il Mercato di Panjiayuan. È vero, sono tutti siti mega turistici, ma è impossibile non approfondirli nel corso di una visita nella capitale cinese.
In generale, sappiate che le megalopoli asiatiche sono grandi quanto (se non più) di intere regioni italiane. Di conseguenza, per conoscere la Cina non basteranno due, tre o quattro viaggi, visto che stiamo parlando di un Paese-continente. Pechino è soltanto la punta dell'iceberg. Ed è tutta da scoprire.