L’amministrazione di Joe Biden ha proposto un ambizioso progetto che prevede che, entro il 2032, due terzi delle auto vendute dovranno essere elettriche. I concessionari, però, non sono dello stesso parere. Anzi, sono quasi quattromila i firmatari della lettera inviata al presidente americano in cui il gruppo di settore sottolinea l'infattibilità della prospettiva di Biden. La lettera ha accolto consensi, nel giro di tre settimane, tra i maggiori brand automobilistici e tra i distributori. “Attualmente ci sono molti veicoli elettrici (Ev) di qualità. La realtà, tuttavia, è che la domanda oggi non riesce a tenere il passo con il grande afflusso di Ev che arrivano nelle nostre concessionarie a causa delle normative vigenti. Gli Ev si stanno accumulando nei nostri lotti”. Questo è il punto cruciale: non sono le auto a non essere di qualità, ma è il pubblico a non essere pronto per questa svolta. Dopo un entusiasmo iniziale, infatti, la vendita dell’elettrico si è arenata. Alla flessione della domanda, però, non è seguito nessun cambiamento nelle indicazioni del governo Biden il quale, a dire dei venditori, non ha tenuto il passo con la situazione reale: i veicoli elettrici continuano a essere prodotti eccedendo la domanda e, dunque, accumulandosi inutilmente. Ma quali sono le ragioni di questa flessione del mercato dell’elettrico? Sono fondamentalmente tre: i costi elevati, la scarsità di torrette di ricarica e la bassa autonomia in caso di cattive condizioni meteo. Se, proseguono nella lettera, alcune delle problematiche possono essere risolte dalle case produttrici in termini di miglioramento delle prestazioni, altri elementi rappresentano delle variabili al di fuori del loro controllo: “Le reti di ricarica affidabili, la stabilità della rete elettrica, l'approvvigionamento dei materiali e molte altre questioni richiedono tempo per essere risolte. Infine, molte persone vogliono semplicemente scegliere da sole il veicolo più adatto a loro”.
Non bastano, dunque, gli incentivi per spostare l’interesse del grande pubblico sull’elettrico. Anche perché, come sottolinea Nora Naughton, reporter per la rivista Business Insider, “i prezzi dei veicoli elettrici sono diminuiti, ma stiamo parlando di medie che scendono da quasi 70mila a 50mila dollari, che sono ancora fuori portata per molte persone. Per raggiungere l'acquirente medio di un'auto, è necessario che le opzioni scendano fino a 25-35mila dollari”. Prezzi fuori budget, dunque. Una cosa è certa, prosegue Naughton, nel mercato automobilistico occorre tempo per far incontrare gli sviluppi in termini di progettazione e produzione con le richieste degli utenti. Inoltre, “nessuno sta guadagnando con le auto elettriche. Con la sola eccezione di Tesla”. La richiesta dei venditori, dunque, sarebbe quella di dilatare i tempi, lasciando spazio ai produttori di rifinire le questioni tecniche e permettendo ai consumatori di abituarsi a un nuovo modo di intendere l’automobile.