Siete pronti a un futuro fatto di sole auto elettriche? Probabilmente no, e quello che state per leggere difficilmente vi farà cambiare idea, anzi… Sì, perché Il Sole 24 Ore ha testato un'auto elettrica percorrendo la tratta da Milano a Napoli e… non è andata benissimo. La prova aveva lo scopo di analizzare i tempi, i consumi e soprattutto i costi del viaggio. La macchina utilizzata per la prova è stata la Volkswagen ID.3 Pro Performance, dotata di una batteria da 58 kWh e con un'autonomia dichiarata di 420 chilometri.
La prima sosta per la ricarica è stata a Bologna dopo aver percorso 209 chilometri, a un'andatura media di 102 km/h sull'autostrada (dunque non certo ad andatura troppo sostenuta). La batteria si era scaricata del 77%, ma dopo una ricarica di 20 minuti (e una spesa di 19 euro) l'indicatore è risalito al 62%. La seconda fermata del viaggio è stata a Firenze, dove sono stati spesi altri 30 euro per la ricarica. Successivamente, il viaggio è proseguito fino a Terni, dove è stato effettuato il terzo “pit-stop”, sborsando altri 26 euro. L'ultima sosta è stata effettuata poco prima dell'arrivo a Napoli, ad Anagni, con una spesa di 31 euro per la ricarica. In totale, il costo del viaggio (solo per quel che riguarda il “carburante”, si intende) è stato di 110 euro. Non c’è stata una controprova di viaggio contemporanea con un’auto tradizionale, ma ipotizzando di viaggiare con una Golf 8 2.0 Tdi l’articolista del Sole ha calcolato l’impiego di circa 40 litri di gasolio, per una spesa di 76 euro: dunque 34 in meno della vettura a batteria, quando uno dei punti di forza della campagna per il passaggio all’elettrico, almeno fino a qualche tempo fa, era quello del risparmio…
È ben vero che chi acquista un'auto elettrica solitamente sottoscrive pure abbonamenti per le ricariche (che consentono di risparmiare notevolmente sui costi dell’energia elettrica), ma, anche se il costo fosse analogo (o al limite inferiore) rispetto alla spesa alla pompa di benzina, la vera e insindacabile mazzata arriva dai tempi di percorrenza: su una tratta come la Milano-Napoli bisogna mettere in conto circa due ore in più per i vari (e lunghi) “pit-stop” elettrici. Il che significa che mentre voi ricaricate il vostro compagno di viaggio con motore endotermico nel frattempo volendo potrebbe essere arrivato a Foggia e quasi sulla costa adriatica…