La Mercedes-Benz G 580 elettrica non piace a Jeremy Clarkson. Manco per niente. E nel suo ultimo editoriale sul Times, il giornalista inglese fa paragoni belli impegnativi. Le auto elettriche? Assomigliano a “salsicce vegetariane”, fa sapere Clarkson. Definendo l'esperienza di guida del Suv tedesco peggiore come quella di “un volo in economy su una compagnia chiamata Air Turbulent”. Clarkson parte da una premessa filosofica: “Togliere il motore da un'auto è come togliere l'anima da un essere umano”, sostenendo che le case automobilistiche hanno sbagliato approccio nel passaggio all'elettrico, limitandosi a sostituire motori con batterie senza ripensare il concetto stesso di automobile. Eppure, di fronte a questa “catastrofe”, una svolta ci sarebbe comunque. “La gente sta iniziando a capire che se non hai bisogno di un motore, non hai bisogno nemmeno di un cambio. E questo ti libera per fare pazzie”, scrive, citando esempi di innovazione come un Suv cinese che può galleggiare sui fiumi e il futuro pickup americano “Truck” da 27.000 dollari che si personalizza come uno smartphone. La Mercedes G 580 rappresenta questo nuovo approccio tedesco all'elettrico: “Può girare su se stessa sul posto. Seriamente, puoi far girare le ruote di un lato in avanti e quelle dell'altro all'indietro”. Una funzione spettacolare che però, per Clarkson, sarebbe praticamente inutile: funziona solo su terreno pianeggiante, senza pendenze o solchi, e richiede una procedura complicatissima per essere attivata.

Il vero problema del G 580, secondo Clarkson, sarebbe proprio strutturale. A parte il peso del veicolo di circa 3,25 tonnellate, cosa ne pensa il nostro giornalista del comfort di marcia? “Il termine 'pessimo' non basta nemmeno a descriverlo. 'Pessimo' è farsi rompere le dita dal martello di un torturatore. Questo è molto peggio”. Clarkson confessa di aver abbandonato l'auto dopo tre giorni: “Ho una lombosciatalgia in questo periodo. Va bene se non faccio nulla, ma nel G 580 non fare nulla è impossibile perché sobbalza e rolla continuamente”. Nonostante le critiche feroci, Clarkson vede nel G 580 un segnale positivo per il futuro dell'auto elettrica. “Invece di diventare una salsiccia vegana, un'interpretazione pallida e insipida di ciò che è stato, l'auto elettrica potrebbe ben diventare un gadget”, conclude, immaginando veicoli che non siano solo mezzi di trasporto ma “modi eleganti e divertenti di spostarsi. Girando in tondo”. Il verdetto finale è senza appello: a meno che non siate “un giovane gentiluomo arabo che vuole un giocattolo nel deserto”, la G 580 elettrica è bocciata. Ma almeno avrebbe mostrato la strada verso un futuro più creativo e meno convenzionale.
