Gli Europei di calcio, soprattutto adesso che è cominciata l’ultima giornata della fase a gironi, comincia a farsi sentire seriamente; anche su Jeremy Clarkson. Giornalista e conduttore televisivo, non c’è alcun dubbio che Jezza dalla sua fattoria, la Diddly Squat Farm, nelle Cotswolds faccia il tifo per la nazionale inglese e per il suo commissario tecnico Gareth Southgate, che nei giorni scorsi oltremanica ha fatto molto discutere, ma non per le sue scelte tecniche. Passi il fatto di aver lasciato a casa calciatori che si sarebbero potuti rivelare fondamentali per questa campagna tedesca, e passi anche il fatto che non è mai riuscito a portare a casa un trofeo importante con quella squadra ricca di campioni che si ritrova tra le mani (gli ultimi Europei persi proprio in finale contro l’Italia a Londra). No, Southgate ha fatto discutere per il suo cambio look, e un riscoperto amore per i cardigan. Ed è proprio da questo punto che Jeremy parte nella sua recensione della nuova Honda Cr-v, un’auto perfetta per chi ha raggiunto una certa età e chi si veste come l’allenatore britannico. Ma c’è solamente un piccolo, grande, dettaglio: il prezzo; ma anche per questo Clarkson ha un suggerimento…
Insomma, dopo una lunga analisi sull’abbigliamento di Southgate, e soprattutto sulla strana, e morbosa, attenzione della stampa britannica sui maglioncini del Ct della nazionale dei tre leoni, Jezza passa al racconto della sua prova con il suv giapponese (e ibrido) Honda Cr-v. Un collegamento, forse, più semplice di quanto possa sembrare. Comunque sia l’auto in questione, scrive Jeremy, “è veramente ben fatta, tutt’altro che veloce, comoda, e, wow, cos’è? L’ultima volta che ho guidato una Cr-v costava trentuno mila sterline (poco più di trentasei mila euro, ndr). E quindi cos’è che ha di più questa versione rispetto alla precedente?”. Beh, a dire il vero, ed è lo stesso Jeremy a rispondere alla sua domanda, “la risposta è: molto. Ci sono due versioni, una ibrida plug in e poi – scrive ancora Jezza – quella che ho provato io, una full hybrid a trazione integrale”. A parte qualche difficoltà nello spiegare il funzionamento del sistema di propulsione della vettura, la guida con il suv nipponico sembra andare piuttosto bene; anche se, continua l’ex conduttore di Top Gear, “sono andato al pub con questa auto, e dopo un bel pranzo, sono uscito e ho scoperto che la vettura era ancora accesa. Lo schermo era illuminato, e chiunque sarebbe potuto entrare e guidarla portandomela via”. La cosa più assurda, però, scrive Jezza, è “che il motore non era spento. Cioè, il propulsore termico lo era, ma quello elettrico era rimasto acceso […] ho schiacciato il pulsante di chiusura sulla chiave e non c’è stato alcun segnale per dire che il motore non era spento. Strano – sottolinea Jeremy –, visto che c’è un beep per qualsiasi altra dannata cosa”. Insomma, la solita lotta tra Clarkson e gli allarmi delle auto di nuova generazione, quelli che suonano se si supera il limite di velocità e così via. Inoltre, continua l’analisi del giornalista, “l’auto è dotata di ogni singolo dispositivo anti collisione”, al punto che, commenta, “sarebbe più facile fare un incidente con la Beast (la vettura presidenziale del presidente degli Usa, ndr) del signor Biden. E forse è per questo che – la Honda Cr-v – costa cinquanta mila sterline (circa sessanta mila euro, ndr)”. Insomma, il consiglio finale di Jeremy Clarkson è che “se sei anziano e hai bisogno di una macchina affidabile […] – e se ami indossare i cardigan –, allora compra una Honda Cr-v. Ma prendine una di dieci anni fa”.