Ma cosa c’entra l’intelligenza artificiale con i motori a zero emissioni (o presunte tali)? Le auto elettriche non piacciono più come prima, o perlomeno sembrano aver smesso di promettere quel futuro green che tutti si aspettavano da loro. A dire il vero queste non hanno mai fatto innamorare gli automobilisti, soprattutto quelli italiani, e i numeri parlano da sé (anche se nelle zone di guerra…); comunque sia, i problemi alla base sono tanti, forse troppi, e sembrano ormai irrisolvibili. Nell’ultimo G7 sui trasporti avvenuto a Milano, il ministro Matteo Salvini insieme ai suoi colleghi europei, tedesco e francese compresi, ha siglato un documento da più di sessanta punti che mette nero su bianco come la scelta della sola motorizzazione elettrica non sia sostenibile, né giusta. Urge, quindi, un cambiamento; che, almeno per il momento stenta ad arrivare. Forse, e sottolineiamo forse, questo arriverà in seguito alle prossime europee d’estate. Intanto, allora, non ci resta altro da fare che studiare con più profondità il fenomeno delle Ev (electric vehicle). E a fare luce su un punto finora poco considerato, ma di importanza siderale, è la giornalista Monica Secondino con un articolo sulla rivista Auto: “C’è abbastanza energia elettrica per tutti?”. La domanda ci devasta…
Sì, perché “già quattro anni fa - rivela Secondino -, l’allora Ceo di Toyota, Akio Toyoda, aveva espresso le sue perplessità sulla transizione completa ai veicoli elettrici dicendo che avrebbe lasciato interi Paesi senza elettricità”. Un pronostico che pare senza dubbio catastrofico, eppure il dirigente nipponico, facendo l’esempio del Giappone, ha affermato che “il Paese del Sol Levante sarebbe rimasto senza elettricità in estate se tutte le auto fossero state a zero emissioni”. In quattro anni sono cambiate tante cose, sia nel settore dell’automotive, ma soprattutto al di fuori di esso. Per esempio, nessuno ha mai pensato alla correlazione tra veicoli full-electric e intelligenza artificiale? Elon Musk, si legge sul periodico automobilistico, riguardo quest’ultima “ha confessato di non aver mai visto «alcuna tecnologia avanzare più velocemente di questa, che cresce di un fattore 10 ogni 6 mesi»”. Insomma, scrive Secondino, ci troviamo di fronte alla “più grande rivoluzione tecnologica che sia mai esistita ma non mancheranno battute d’arresto”. Il dubbio, infatti, è sull’enorme quantità di energia elettrica che necessità questa nuova tecnologia. Secondo il capo di Tesla “l’elettricità e i trasformatori non saranno sufficienti per mantenere in funzione queste scoperte tecnologiche e già nel 2025 potrebbero esserci problemi”. Un esempio? “Una singola ricerca su ChatGpt - si legge su Auto - consuma tre volte l’energia che consumava Google per dare la stessa risposta. […] L’intelligenza artificiale generativa è energivora e si nutre di infrastrutture digitali ed energia; di conseguenza il consumo elettrico aumenta in modo incontrollabile”. In poche parole, sottolinea Secondino, “auto elettriche unite all’intelligenza artificiale sono una combo potenzialmente esplosiva che va disinnescata alla base”.