L’incontro generazionale è ormai un must della musica italiana. Soprattutto, anche se non sono sempre riusciti, a funzionare sono gli incontri tra artisti che non ci aspetteremmo mai sulla stessa traccia. Senza scomodare troppi progetti, basta guardare a “Obe” e “Māyā” di Mace, ma anche il fortunato “X2” di Sick Luke, pubblicato nel 2022. Questa volta l’insolita coppia è composta da Vasco Brondi e Ariete, con una nuova versione del brano “Meccanismi”. Il singolo, estratto dall’album “Un segno di vita” del cantautore, vede per la prima volta i due lavorare insieme. Un incontro non solo musicale, ma anche tra due generazioni diverse, tra Millennial e Generazione Z.
Due generazioni che parlano linguaggi diversi e sembrano capirsi sempre meno. La Gen Z sfotte i Millennials su TikTok, accusandoli di eccessivo citazionismo (un po’) cringe e di una quasi totale assenza di stile. I Millennials, dal canto loro, sembrano sbattersene di questa generazione che sembra sempre più attaccata ai cellulari, alla popolarità sui social, e sempre meno alle cose che contano davvero, come i rapporti umani “in real life”, lontani dalla tecnologia. Ariete e Vasco Brondi rappresentano perfettamente l’incontro tra queste due generazioni, che per una volta sembrano comprendersi e voler stare vicine. “Meccanismi” è uno di quei brani che riesce a toccare le corde giuste al primo ascolto. È un racconto rivolto a tutti coloro che, indipendentemente dalla generazione di appartenenza, riescono a cogliere le emozioni più intense nella quotidianità. Vasco Brondi e Ariete si incontrano in un brano dove ci si mette a nudo, senza paura delle proprie emozioni o di entrare in contatto con ciò che si prova più intimamente. “Meccanismi è una canzone d’amore con in sottofondo i rumori della città” ha raccontato il cantautore a proposito del brano.
“Ho pensato ad Ariete per questa collaborazione perché nelle sue canzoni, anche quando sembrano conversazioni intime in letti disfatti, entra il rumore della città e il suo silenzio”. In questo brano le voci dei due artisti si incastrano alla perfezione. Forse, e qui azzardiamo, è una delle canzoni più riuscite anche guardando la loro produzione separatamente. Uno fa bene all’altra, e chissà che magari in futuro non ci possano regalare altri momenti di intimità magica come quella “Meccanismi”, magari con un album insieme.