Quanti anni ha davvero Amanda Lear? Dov’è nata e quali sono le sue origini? È davvero questo il suo vero nome? Ma soprattutto, qual è la sua vera identità? Da decenni queste domande senza risposta – o almeno, senza una risposta certa - hanno alimentano quello che oggi è tutti gli effetti un mito. Amanda Lear: attrice, cantante, conduttrice, modella; amante e musa di Salvador Dalì, nonostante lui fosse già sposato con Gala, ma anche dell’icona assoluta della musica David Bowie, così come del cantante e attore Miguel Bosé, e di Brian Jones dei Rolling Stones, che le dedicò una canzone, Miss Amanda Jones, e secondo alcuni persino di Mick Jagger, oltre all'amicizia con Andy Warhol, nei viaggi a New York e quella con i Beatles nel 1968.
“Queer Lear”: la nuova serie su Amanda
Dalla Spagna è in arrivo Queen Lear, una nuova serie tv che forse - il condizionale sarebbe d’obbligo - riuscirà finalmente a svelare chi si cela dietro ad Amanda e a tutti i suoi “misteri irrisolti”. La serie, prodotta dalla casa di produzione iberica Beta Entertainment Spain sarà composta di otto episodi. La ragione che ha spinto proprio una casa di produzione spagnola a delineare un ritratto dell’affascinante Amanda Lear è che negli anni è stata ospite e ha partecipato in moltissime occasioni anche ai programmi di cultura e intrattenimento iberici, oltre ovviamente a quelli italiani, come per esempio Cocktail d’amore in onda su Rai2 tra 2002 e 2003, dove furono ospiti, tra gli altri, Patty Pravo, Anna Oxa, Donatella Rettore, Loredana Bertè e Giuni Russo; il programma La grande notte con Gene Gnocchi; la partecipazione a Tale e quale show, e a Si può fare! di Carlo Conti, oltre agli omaggi del mondo della moda, come quello di Jean-Paul Gaultier, che nel 2012 le dedicò una sfilata a Parigi, presentandola come “l’imperatrice del disco”; oltre poi ai numerosi spettacoli a teatro e i 18 album musicali.
Il portale iberico Cveintiuno ha rivelato alcuni primi dettagli su come sarà sviluppata la serie: divisa in tre linee temporali, si partirà con gli anni di vita parigina di Amanda, dove esordì facendo la modella e la spogliarellista, per poi spostarsi a Londra e Barcellona, dove, secondo la leggenda, divenne famosa con lo pseudonimo di “Peki d’Oslo” e dove faceva la ballerina e spettacoli di burlesque. Ci sarà poi un focus particolare proprio sull’esperienza londinese, a cavallo fra gli anni ’60 e i ’70, fino – ovviamente – alla relazione con il pittore Salvador Dalì, del quale Amanda fu musa, compagna e ispiratrice, nonostante lui fosse in realtà spostato con Gala (vero nome Elena Dmitrievna D’jakonova) e la loro fosse una relazione solo mentale e platonica, senza ses*o, almeno secondo diverse biografie. Non c’è certezza invece su chi sarà l’attrice protagonista a interpretare Amanda, né sulle possibili aspiranti o candidate.
“Amanda Lear oggi ha 84 anni. Si dice che sia nata uomo e che abbia cambiato ses*o nel 1960 a Casablanca. È una donna super attraente che è stata regina delle passerelle di Parigi e Milano, regina della disco music negli anni ‘70, la sua voce è quella che appare negli spot di Chanel e ha persino dipinto gli sfondi dei quadri di Dalí. Ha sempre giocato con il fatto di essere un uomo o una donna; è stata una presentatrice per la Rai in Italia, è una figura in Francia, Inghilterra e Spagna ed è stata la fidanzata di Mick Jagger, David Bowie, Brian Ferry e Brian Jones” ha dichiarato Javier Pérez de Silva, amministratore delegato di Beta Entertainment Spain.
Chissà se nella colonna sonora udiremo alcune delle canzoni di Amanda, come Queen of China Town, del 1977, dalle note particolarmente esotiche e dance, e soprattutto Tomorrow, dello stesso anno, in quell’iconico video con la tuta aderente animalier leopardata, prigioniera, ma anche dominatrice, di una gabbia metallica, ben prima di Shakira, che forse volle renderle omaggio nel video di She Wolf nel 2009, intrappolata anche lei una luccicante gabbia.
“Voulez-vous un rendez-vous tomorrow?
We could try to say goodbye tomorrow
Don't you know where I come from?”
Dal brano Tomorrow (1977)
La vera identità di Amanda Lear
Amanda Lear è considerata come una delle donne più misteriose di tutti i tempi. Oggi 84enne, è nata il 18 giugno (o forse il 18 novembre) a Saigon nel 1939 nell’Indocina francese (oggi Vietnam) anche se per anni si è detto fosse nata invece a Hong-Kong, con il nome Amanda Tap. Da sempre è accompagnata dalla leggenda che dice sia nata in realtà uomo e che abbia cambiato ses*o nel 1960, forse, a Casablanca. Il suo nome è stato infatti spesso associato a quello di Alain René Tap, un ragazzo nato a Saigon nel 1939, proprio come Amanda, di cui in rete si trovano ancora tante fotografie e il presunto certificato di nascita che testimonierebbe trattarsi di quella che poi è diventata Amanda. Un dubbio che la diretta interessata non ha mai confermato o smentito per davvero, alimentando ancor di più le voci su di sé; ma proprio questa sua ambiguità, parte ormai anche del suo personaggio, l’ha resa ancora più famosa, fino a crearne il mito.
“Dicono che sono una leggenda, ma cosa significa? Che sono ancora viva? Sì, perché sono una sopravvissuta, ho vissuto gli anni ’60, ’70 e ’80 e sono ancora qui” – Amanda Lear