image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • Sport
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Calcio
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • Sport
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • calcio
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Topic
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Culture

“Vincono sempre gli ebrei”. E se Ceccherini avesse ragione? L'Oscar a Glazer e la Ferilli sono indizi, ma l'antisemitismo non c'entra...

  • di Domenico Agrizzi Domenico Agrizzi

11 marzo 2024

“Vincono sempre gli ebrei”. E se Ceccherini avesse ragione? L'Oscar a Glazer e la Ferilli sono indizi, ma l'antisemitismo non c'entra...
Massimo Ceccherini (tra gli autori di “Io Capitano” di Matteo Garrone) è stato accusato di antisemitismo dopo l’uscita su Rai 1: “Agli Oscar vincono sempre gli ebrei”. Una frase grezza che, come ha chiarito l’attore, voleva significare che l’Academy premia soprattutto i film che parlano dell’Olocausto: quest’anno, infatti, ha vinto “La zona d’interesse” di Jonathan Glazer. Anche Sabrina Ferilli ha fatto eco all’attore su Instagram: “Se dovesse vincere ‘La zona d’interesse’ non sarebbe certo perché è il migliore”. Ma, al di là dei toni e del film di Glazer (che è un capolavoro), i due hanno toccato un nervo scoperto?

di Domenico Agrizzi Domenico Agrizzi

Che gli Oscar tengano conto del tema più che dello stile, dell'attualità del contenuto prima della bellezza della forma, è un fatto che molti evidenziano. Lo dimostra la storia, basti pensare a quanti film straordinari Steven Spielberg abbia fatto, vincendo solo con Schindler's List (che è ugualmente un capolavoro, ma forse Spielberg ha fatto anche meglio), o il caso di La vita è bella di Roberto Benigni. Ma anche Amistad (che parlava della tratta degli schiavi neri) e, quest'anno, La zona d'interesse. C'è poi chi, come Massimo Ceccherini, ha espresso il concetto in maniera grezza: “Sappiate che il film di Garrone è il più bello della cinquina, solo che non vincerà perché vinceranno gli ebrei. Quelli vincono sempre", ha detto a Francesca Fialdini su Rai 1. Neanche a dirlo, si è scatenata la bufera e Ceccherini è stato accusato di antisemitismo. Intendiamoci, l'attore e collaboratore di Matteo Garrone in Io Capitano ha usato un tono scorretto e il film di Glazer è davvero un capolavoro (noi ne abbiamo parlato qui), per cui forse avrebbe comunque meritato di vincere. Ma astraendoci da tutto questo, l'inadeguatezza delle parole di Ceccherini e il talento di Glazer, l'attore toscano ha forse toccato un nervo scoperto? Oggi, comunque, ha chiarito la sua posizione, anche in seguito alla replica dell'Unione delle Comunità ebraiche italiane: "Intanto ieri stavo leggermente scherzando. Ma mi sono espresso male: mi riferivo ai film che parlano degli ebrei e volevo dire che non è la prima volta che vincono agli Oscar", e poi "quando ho detto 'vincono sempre loro' stavo parlando dei film che parlano del tema. L'ho detto spontaneamente, spiegandomi male". Ma non è l'unico a pensarla così. 

La storia di Sabrina Ferilli
La storia di Sabrina Ferilli

Anche Sabrina Ferilli, infatti, in una storia su Instagram ha ribadito il concetto: "Se dovesse vincere l'Oscar, La zona di interesse, so perché vincerebbe, non certo perché è un film migliore di Io capitano. Io tifo Italia. Tifo Garrone!". Il sottinteso è chiaro: è il tema che conta, non la qualità dell'opera. Ad ogni modo, Jonathan Glazer ha chiarito la sua posizione nel discorso di ringraziamento dopo aver ricevuto il premio come miglior film internazionale, ricordando sia le vittime israeliane che, soprattutto, quelle palestinesi. Di nuovo: La zona d'interesse parla non solo di antisemitismo, ma anche di quella zona grigia in cui siamo immersi tutti, dell'indifferenza rispetto al rumore di fondo che sono le tragedie del nostro tempo. La polemica, quindi, è relativa ai modi di Ceccherini e Ferilli. Ma davvero si può sostenere che la bilancia dell'Academy non pesi anche quel particolare argomento? L'accusa di antisemitismo, poi, fa parte del dibattito quotidiano. Allora, accanto al regolamento dei toni (quelli di Ceccherini e Ferilli), non serve forse un'autoanalisi da parte di chi assegna i premi? E questo va ben oltre l'antisemitismo.

https://mowmag.com/?nl=1

More

Christopher Nolan stravince agli Oscar con Oppenheimer e dimostra di essere il più grande regista vivente

di Riccardo Canaletti Riccardo Canaletti

Provate a negarlo

Christopher Nolan stravince agli Oscar con Oppenheimer e dimostra di essere il più grande regista vivente

Le pagelle "da sbronzi" degli Oscar 2024: Oppenheimer regna, Santamaria salva la diretta Rai e Emma Stone...

di Domenico Agrizzi Domenico Agrizzi

beviamoci sopra

Le pagelle "da sbronzi" degli Oscar 2024: Oppenheimer regna, Santamaria salva la diretta Rai e Emma Stone...

Se volete capire la guerra in Medio Oriente guardate “La zona d’interesse”: parla dell’Olocausto e di come (non) reagiamo di fronte a un genocidio

di Domenico Agrizzi Domenico Agrizzi

Il male esiste

Se volete capire la guerra in Medio Oriente guardate “La zona d’interesse”: parla dell’Olocausto e di come (non) reagiamo di fronte a un genocidio

Tag

  • guerra
  • Oscar
  • Sabrina Ferilli

Top Stories

  • Ultimo ha SVELATO quanto durerà il concerto a Tor Vergata: Niccolò non si risparmia, con una dichiarazione d’amore alla sua Roma e ai fan. Ecco tutto quello che sappiamo sul raduno degli ultimi...

    di Giulia Ciriaci

    Ultimo ha SVELATO quanto durerà il concerto a Tor Vergata: Niccolò non si risparmia, con una dichiarazione d’amore alla sua Roma e ai fan. Ecco tutto quello che sappiamo sul raduno degli ultimi...
  • Zerocalcare a Venezia asfalta Frankenstein di Guillermo del Toro: “Hanno speso un botto de soldi per fare Achille Lauro, non è quel mostro un po’ tozzo che se ricordavamo da ragazzini”. E su Lucio Corsi…

    di Giulia Ciriaci

    Zerocalcare a Venezia asfalta Frankenstein di Guillermo del Toro: “Hanno speso un botto de soldi per fare Achille Lauro, non è quel mostro un po’ tozzo che se ricordavamo da ragazzini”. E su Lucio Corsi…
  • Dentro la Notizia o Quarto Grado al pomeriggio? Abbiamo visto il nuovo programma di Nuzzi su Canale 5: cronaca nera e morti, era quasi meglio la D'Urso...

    di Irene Natali

    Dentro la Notizia o Quarto Grado al pomeriggio? Abbiamo visto il nuovo programma di Nuzzi su Canale 5: cronaca nera e morti, era quasi meglio la D'Urso...
  • ESCLUSIVO: Ma al San Carlo ospitano e pagano uno spettacolo del Festival tirolese di Tzempetonidis (il direttore artistico della Fondazione) e del tenore Kaufman? E perché il cantante ha fatto così tante masterclass durante la Sovrintendenza Lissner?

    di Riccardo Canaletti

    ESCLUSIVO: Ma al San Carlo ospitano e pagano uno spettacolo del Festival tirolese di Tzempetonidis (il direttore artistico della Fondazione) e del tenore Kaufman? E perché il cantante ha fatto così tante masterclass durante la Sovrintendenza Lissner?
  • Zerocalcare a Venezia demolisce Jay Kelly con Clooney: “Sentì dei problemi de questo troppo ricco, troppo famoso, troppo popolare non me ne frega un caz*o”. Lanthimos? “Una bomba atomica”. E su Emma Stone…

    di Giulia Ciriaci

    Zerocalcare a Venezia demolisce Jay Kelly con Clooney: “Sentì dei problemi de questo troppo ricco, troppo famoso, troppo popolare non me ne frega un caz*o”. Lanthimos? “Una bomba atomica”. E su Emma Stone…
  • Abbiamo visto Enzo, il film con Pierfrancesco Favino, ma com'è? La storia (finalmente) di un adolescente che si ribella davvero...

    di Irene Natali

    Abbiamo visto Enzo, il film con Pierfrancesco Favino, ma com'è? La storia (finalmente) di un adolescente che si ribella davvero...

di Domenico Agrizzi Domenico Agrizzi

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore [email protected]

Next

Altro che Oppenheimer... Che flop il film di Ginevra Elkann “Te l’avevo detto”, nonostante il finanziamento pubblico: ecco quanto l’abbiamo pagato e quanto ha incassato

di Lorenzo Fiorentino

Altro che Oppenheimer... Che flop il film di Ginevra Elkann “Te l’avevo detto”, nonostante il finanziamento pubblico: ecco quanto l’abbiamo pagato e quanto ha incassato
Next Next

Altro che Oppenheimer... Che flop il film di Ginevra Elkann “Te...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy