Le posse track sono come una foto di classe: tutti in fila, ognuno col suo stile, ma dentro c’è il racconto di un’epoca. E Players Club ‘25 di Night Skinny è esattamente questo. Una fotografia ad alta definizione della nuova scena rap italiana, firmata da un producer che di selezione se ne intende parecchio. Partiamo dalla base: cos’è una posse track? È un brano in cui i rapper si alternano sulle strofe, senza ritornello, ognuno a dire la sua. Quasi una sfida tra penne, una nuova forma di cypher (sì, se avete visto Nuova Scena sapete bene di cosa parliamo). Una traccia che, se ben fatta, mette in vetrina le nuove leve e diventa subito cult. E Players Club è esattamente questo. Il terzo capitolo della saga di Night Skinny è tornato a ricordarci che il rap italiano è più vivo che mai (e il suo futuro è già qui). Spoilerato durante il live, sold out, all’Unipol Forum di Assago, Players Club ‘25 riunisce il meglio della nuova scena rap made in Italy: Glocky, Rrari dal tacco, Promessa, Latrelle, Ele A, Sayf, Melons e Faneto.
Otto nomi per altrettanti mondi diversi, un’unica base e dentro le strofe dove c’è tutto, dall’autocelebrazione alla tecnica, dalle citazioni all’ironia tagliente. C’è chi cita Goku, chi A$ap Rocky e Rihanna, e chi Kanye West, Bianca Censori e il Diavolo veste Prada. La nuova scena è credibile, cruda e diretta. Nessuno cerca di sembrare “grande”. Sono semplicemente loro stessi, tra citazioni e punchline. E Night Skinny? Più che gran maestro qui è un vero e proprio regista, in grado di mettere insieme personalità diverse, tirando fuori il meglio da ognuno, aiutandoli a brillare senza sovrapporsi. La sua firma non è solo nel beat, ma nella visione del progetto. E più che davanti a una “semplicemente” canzone, ci troviamo nelle orecchie un manifesto. La nuova scena ha fame, ed è arrivato il momento di prendersi tutto.
