image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • Sport
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Calcio
  • Volley
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • Sport
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • calcio
  • Volley
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Cover Story
  • Topic
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Culture

Abbiamo letto “Correzione” di Thomas Bernhard (Adelphi): influencer, trash e musica pop? Nella dittatura del trend sopravvive solo la cultura ipersemplificata, ma…

  • di Jacopo Tona Jacopo Tona

2 febbraio 2025

Abbiamo letto “Correzione” di Thomas Bernhard (Adelphi): influencer, trash e musica pop? Nella dittatura del trend sopravvive solo la cultura ipersemplificata, ma…
Un libro difficile nella forma, a tratti ostico, impervio nella sintassi. Frasi lunghe, ripetitive, pochi punti. Ma chi dice che non sia una qualità? Il problema è che ormai siamo abituati all' eccessivamente semplice, all'ovvio, al banale. Come se quel poco che sappiamo fosse già una conquista. Non sarà che il gioco al ribasso serve soltanto a renderci tutti delle oche ammaestrate? Ecco perché bisognerebbe tornare al ragionamento, e a ciò che significa davvero correggere

di Jacopo Tona Jacopo Tona

Facile fare una biografia romanzata, a patto che il protagonista non sia uno dei filosofi più difficili nella storia del pensiero occidentale. Ludwig Wittgenstein è il protagonista dichiarato, anche se sotto il falso nome di Roithamer, di Correzione, scritto da Thomas Bernhard nel 1975 e riedito da Adelphi per il cinquantenario che cade quest'anno. Difficile il pensiero del protagonista, difficile il libro. Lasciate da parte ogni pretesa di semplicità o di semplificazione che oggi, ai tempi dei social e del populismo, sembra quasi un obbligo. La punteggiatura, innanzitutto, riflette il bordello che risuona all'interno di un cervello pensante, forse troppo. Pochi punti, pochissimi: si arriva mai davvero a una conclusione o il pensiero è fatto per continuare a correggersi, appunto? Periodi lunghi intervallati da virgole, una valanga di virgole, di frasi smozzicate, congiunte, riunite, parole ripetute, come i concetti, concetti ripetuti a loro volta, come i nomi. Qualcosa del genere. Rincorrere il pensiero. Non è facile, no. Soprattutto per chi scrive, o vuole scrivere. Soprattutto se lo si lascia correre, senza fermarlo prima. Soprattutto se ci si sente in dovere di risultare comprensibili a tutti i costi, come se il lettore non dovesse fare altro che tacere, come se leggere non fosse un atto di partecipazione.

La copertina Adelphi di Correzione
La copertina Adelphi di Correzione
https://mowmag.com/?nl=1

Chissà se un editore, oggi, pubblicherebbe Correzione? “Con quale ordine di grandezza ho a che fare, quando mi occupo di Roithamer?, di un cervello che è deciso e costretto a spingere tutto all’estremo, e in questa interazione intesa come rapporto mentale con tutto è capace delle prestazioni più alte, che elabora la sua evoluzione, l’evoluzione del suo carattere e delle capacità mentali che gli sono date fino al punto estremo e fino al limite estremo e al massimo grado e che poi elabora anche il suo sapere fino al limite estremo e fino al punto estremo e al massimo grado, e inoltre anche l’idea di costruire il cono per sua sorella ugualmente fino al punto estremo e in sommo grado e fino al limite estremo”. Pagine intere senza uno stop. Spingere tutto all'estremo. La filosofia di Wittgenstein era in qualche modo così, estrema, tanto che è uno dei pochi pensatori a vedere la propria opera divisa in due parti, in cui la seconda contestava e smentiva la prima. Correzione: ecco la chiave. Il secondo Wittgenstein correggeva il primo Wittgenstein, senza che il primo frangente, costituito dal Trattato Logico-Filosofico, fosse necessariamente sbagliato, anzi. Correggere, reggere insieme: una parte tiene in piedi l'altra. L'errore è complementare al giusto. Chi pretende di non ripensare mai le proprie convinzioni ha già sbagliato.

Ludwig Wittgenstein
Ludwig Wittgenstein

Diffidare, sempre e comunque, di tutti ciò che è troppo facile. Anche se si parla di intrattenimento. O di romanzi. Intendiamoci: non si tratta di voler fare i difficili soltanto per il gusto di farlo, di supercazzolare il prossimo con paroloni e aulicismi, che non c'è nulla di difficile nell'usare un vocabolario, o Google. Il punto di svolta lo si trova dove la semplicità contiene in sé ciò che è complesso. Facile sì, ma non ovvio, né banale, né vuoto. La differenza la fa il contenuto, prima della forma. Che il senso di una frase, come diceva il primo Wittgenstein, sia dovuto a una corrispondenza con un fatto del mondo reale, o che sia l'uso che se ne fa, come nel secondo Wittgenstein, può essere oggetto di discussione. Ma ciò che importa, in prima battuta come in conclusione, è che ci si perda tempo a rifletterci sopra. Questo è l'elemento che traccia il limite, tra l'opera e la presa per il culo. E ripensare a come sia oggi l'intrattenimento, compreso anche quello che vorrebbe essere culturale, fa capire che ci troviamo più nella seconda ipotesi che nella prima. Tutto è facile, oltre il limite del banale, ma sapete cosa vuol dire questo? È un circolo vizioso: l'offerta diventa scadente, e la domanda non può essere che altrettanto penosa. Tutto dev'essere semplice, ovvio, di una leggerezza che porta in sé il peso insopportabile del vuoto. I social sono ben questo, il trash è questo, la musica commerciale è questo. Allora siano benedette la pesantezza, le frasi lunghe, i ragionamenti complicati. Tutto il resto è autoannientamento, davanti al quale la fine di Roithamer è soltanto una metafora.

Thomas Bernhard
Thomas Bernhard
https://mowmag.com/?nl=1

More

Perché tutti criticano Dante Alighieri in trend su TikTok con Lana Del Rey? Edoardo Prati spara su radical chic: “State facendo male alla cultura”. Ma è un bene o marketing cool-turale?

di Jacopo Tona Jacopo Tona

Avea del cool fatto trombetta

Perché tutti criticano Dante Alighieri in trend su TikTok con Lana Del Rey? Edoardo Prati spara su radical chic: “State facendo male alla cultura”. Ma è un bene o marketing cool-turale?

Abbiamo letto “Illuminazione” di Sarah Perry, ma com'è? È il libro necessario per un’Italia di analfabeti funzionali? Ecco perché la letteratura deve essere una “questione all’ordine del giorno”

di Benedetta Minoliti Benedetta Minoliti

il potere della letteratura

Abbiamo letto “Illuminazione”  di Sarah Perry, ma com'è? È il libro necessario per un’Italia di analfabeti funzionali? Ecco perché la letteratura deve essere una “questione all’ordine del giorno”

Il lieto fine ha rotto il caz*o? Abbiamo letto “Ricompense”, il libro di Jem Calder (Einaudi), e tra influencer, social, dating fatigue e Fomo, abbiamo capito perché vogliamo leggere di vite ordinarie…

di Benedetta Minoliti Benedetta Minoliti

vita vera

Il lieto fine ha rotto il caz*o? Abbiamo letto “Ricompense”, il libro di Jem Calder (Einaudi), e tra influencer, social, dating fatigue e Fomo, abbiamo capito perché vogliamo leggere di vite ordinarie…

Tag

  • Letteratura
  • adelphi
  • libro
  • Filosofia
  • Libri
  • Spazio Letteratura
  • bookstagram
  • Cultura
  • Culture
  • cosa leggere

Top Stories

  • Dentro la Notizia o Quarto Grado al pomeriggio? Abbiamo visto il nuovo programma di Nuzzi su Canale 5: cronaca nera e morti, era quasi meglio la D'Urso...

    di Irene Natali

    Dentro la Notizia o Quarto Grado al pomeriggio? Abbiamo visto il nuovo programma di Nuzzi su Canale 5: cronaca nera e morti, era quasi meglio la D'Urso...
  • Siamo stati al concerto di Olly all'Ippodromo di Milano e abbiamo scoperto il segreto del suo successo: sbaglia i congiuntivi come Vasco Rossi

    di Gianmarco Aimi

    Siamo stati al concerto di Olly all'Ippodromo di Milano e abbiamo scoperto il segreto del suo successo: sbaglia i congiuntivi come Vasco Rossi
  • EHI OH! Striscia la Notizia cancellata da Mediaset! Ecco dove volevano spostarla, chi si è opposto e perché siamo arrivati a questo punto. È la vendetta definitiva per l'indipendenza di Antonio Ricci?

    di Irene Natali

    EHI OH! Striscia la Notizia cancellata da Mediaset! Ecco dove volevano spostarla, chi si è opposto e perché siamo arrivati a questo punto. È la vendetta definitiva per l'indipendenza di Antonio Ricci?
  • Ultimo ha SVELATO quanto durerà il concerto a Tor Vergata: Niccolò non si risparmia, con una dichiarazione d’amore alla sua Roma e ai fan. Ecco tutto quello che sappiamo sul raduno degli ultimi...

    di Giulia Ciriaci

    Ultimo ha SVELATO quanto durerà il concerto a Tor Vergata: Niccolò non si risparmia, con una dichiarazione d’amore alla sua Roma e ai fan. Ecco tutto quello che sappiamo sul raduno degli ultimi...
  • Pausini, Mengoni, Annalisa e gli altri 'intoccabili' sui social. Ma la critica non genera odio, i fanatismi invece sì. Mentre Grignani...

    di Grazia Sambruna

    Pausini, Mengoni, Annalisa e gli altri 'intoccabili' sui social. Ma la critica non genera odio, i fanatismi invece sì. Mentre Grignani...
  • Ultimo a Sanremo 2026? È il Festival che ha bisogno di lui: non si punta alla vittoria ma a chiudere un cerchio con il palco che l’ha sia consacrato che ferito…

    di Giulia Ciriaci

    Ultimo a Sanremo 2026? È il Festival che ha bisogno di lui: non si punta alla vittoria ma a chiudere un cerchio con il palco che l’ha sia consacrato che ferito…

di Jacopo Tona Jacopo Tona

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore [email protected]

Next

Amici 2024 di Maria De Filippi, le pagelle: Giusy Ferreri e Luca Argentero giudici (8), Mollenbeck come Frah Quintale (5), Vybes sempre uguale (4), la “condanna” di Nicolò (8) e Rudy Zerbi…

di Lucia Monina

Amici 2024 di Maria De Filippi, le pagelle: Giusy Ferreri e Luca Argentero giudici (8), Mollenbeck come Frah Quintale (5), Vybes sempre uguale (4), la “condanna” di Nicolò (8) e Rudy Zerbi…
Next Next

Amici 2024 di Maria De Filippi, le pagelle: Giusy Ferreri e Luca...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy