image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • Calcio
    • NFL
    • combattimento
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • Sport
    • calcio
    • NFL
    • Combattimento
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Topic
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Culture

Abbiamo visto Tu Quoque di Maurizio Battista al cinema, ma com’è? La Roma di oggi è incredibilmente uguale a quella di ieri. Al pubblico dei suoi spettacoli farà ridere, mentre gli altri…

  • di Irene Natali Irene Natali

6 aprile 2025

Abbiamo visto Tu Quoque di Maurizio Battista al cinema, ma com’è? La Roma di oggi è incredibilmente uguale a quella di ieri. Al pubblico dei suoi spettacoli farà ridere, mentre gli altri…
Maurizio Battista con “Tu Quoque” racconta di un Massimo Quinto che, dopo una diagnosi di tumore, sogna di tornare al tempo di Giulio Cesare. Ci sono tutti i tratti tipici della comicità di Battista: romanità, difetti della capitale e paragone tra Roma antica e quella moderna, entrambe con gli stessi problemi….

di Irene Natali Irene Natali

È arrivato da qualceh giorno al cinema il nuovo film di Maurizio Battista. L'ultima fatica del comico romano si intitola Tu Quoque, e si: c'entra Giulio Cesare. Ma c'entra soprattutto Maurizio Battista, che ripropone esattamente tutti i cliché a cui ci ha abituato sul palco: il divorzio, la romanità, questa città piena di difetti che però guarda quant'è bella. La storia è la seguente: Massimo Quinto è un uomo di mezz'età con un rapporto difficile col padre alle spalle, e un presente fatto di debiti, un matrimonio fallito e un figlio che lo detesta. Durante una visita, la dottoressa gli comunica che ha una rarissima forma di tumore: la malattia diventa così l'espediente narrativo che dà il via alla storia. Ordunque, quale sarebbe questa svolta? Che tornando a casa in motorino, l'uomo cade battendo la testa e, lungo sull'asfalto, sogna di essere tornato indietro nel tempo. Proprio ai tempi di Gulio Cesare, nel 44 a.C. Ora, per carità, non che ci aspettassimo che Massimo si mettesse a cucinare meth pura al 90%, ma manco di vedere Giulio Cesare lamentarsi dei carretti parcheggiati in doppia fila. Perché in Tu Quoque succede esattamente questo: catapultato nell'anno dell'attentato a Giulio Cesare, Massimo gli salva fortuitamente la vita e ne diviene confidente.

Maurizio Battista
Maurizio Battista

In una ricostruzione posticcia dell'urbe, i due diventano amici e Massimo lo aiuta a salvare il matrimonio.  Nel frattempo, nella vita reale, l'ex moglie e il figlio vengono a sapere della malattia e si scopre che, in fondo, l'uomo non è stato poi così pessimo come figura paterna. Il film scorre dunque così, a pié sospinto verso la conclusione tanto bonaria quanto prevedibile: il perdono. Così com'è altrettanto scontato l'umorismo della storia, dove la fa da padrone la contemplazione indolente della città, con i noti vizi e l'amore viscerale che le condona tutto. Che si tratti di una persona che butta la spazzatura mentre si è fermi al semaforo, o la mancanza di “senso civicum” lamentata da Giulio Cesare, in Tu Quoque la Roma di oggi è incredibilmente uguale a  quella di ieri. Insomma: tutto è cambiato, affiché i romani rimangano sempre uguali a se stessi. La capitale non solo è a modo suo protagonista, ma motore delle battute stesse, come quando Massimo suggerisce a Giulio Cesare di allargare l'Appia perché la domenica c'è traffico. E già che ci siamo, poteva forse mancare il catino di pipì rovesciato in strada? Poteva, però non manca. Ma non ci lamentiamo: ci sarà pure l'usurato escamotage del viaggio nel tempo, ci saranno le battute sul traffico ma, in compenso, e di questo al film va dato atto, non ci sono suocere. Sul finale comunque, la commedia prova anche a commuovere con un epilogo dolceamaro: l'impianto però, manca totalmente di percorso. Anche in un film leggero, l'evoluzione di un figlio che riesce finalmente a capire il padre, necessita di qualcosa che vada oltre un rimprovero della madre. Tu Quoque è, in definitiva, un condensato di Maurizio Battista e del suo personaggio: al pubblico dei suoi spettacoli, il film farà ridere. Tutti gli altri, difficilmente acquisteranno un biglietto per andare in sala.

https://mowmag.com/?nl=1

More

“Il 2025? Non vedo luce, era meglio vivere nel 44 avanti Cristo”, Maurizio Battista al cinema con Tu Quoque. “La comicità? Se fa polemica è fastidio perché…”. E sui giovani…

di Ilaria Ferretti Ilaria Ferretti

senza tempo

“Il 2025? Non vedo luce, era meglio vivere nel 44 avanti Cristo”, Maurizio Battista al cinema con Tu Quoque. “La comicità? Se fa polemica è fastidio perché…”. E sui giovani…

Abbiamo visto “Holland” su Amazon Prime Video con Nicole Kidman: ma com’è? Certi film fanno venir voglia di una cosa sola: risparmiare i soldi dell’abbonamento per lo streaming

di Domenico Agrizzi Domenico Agrizzi

Spending review?

Abbiamo visto “Holland” su Amazon Prime Video con Nicole Kidman: ma com’è? Certi film fanno venir voglia di una cosa sola: risparmiare i soldi dell’abbonamento per lo streaming

Anora? E chissene dell'Oscar, Pablo Trincia affossa il film di Sean Baker: “Sceneggiatura banale, scrittura mediocre, attori che boh. Non comprendo il successo”

di Domenico Agrizzi Domenico Agrizzi

Di cattiveria

Anora? E chissene dell'Oscar, Pablo Trincia affossa il film di Sean Baker: “Sceneggiatura banale, scrittura mediocre, attori che boh. Non comprendo il successo”

Tag

  • Cinema
  • Film
  • Roma

Top Stories

  • Il teatro San Carlo di Napoli pagava la Responsabile anticorruzione 80mila euro all’anno contro il parere del Ministero dell’Economia, mentre la Fondazione pensa a togliere un euro dai buoni pasto dei dipendenti: sindaco Manfredi, ma tutto a posto?

    di Riccardo Canaletti

    Il teatro San Carlo di Napoli pagava la Responsabile anticorruzione 80mila euro all’anno contro il parere del Ministero dell’Economia, mentre la Fondazione pensa a togliere un euro dai buoni pasto dei dipendenti: sindaco Manfredi, ma tutto a posto?
  • Money Road (Sky), le pagelle della puntata finale: Yaser dà la colpa a Danielle (-10), Roberta finta tonta (2), Benedetta protesta (7). E Fabio Caressa? Mentre Alvise e Grazia…

    di Irene Natali

    Money Road (Sky), le pagelle della puntata finale: Yaser dà la colpa a Danielle (-10), Roberta finta tonta (2), Benedetta protesta (7). E Fabio Caressa? Mentre Alvise e Grazia…
  • Abbiamo visto il film La città proibita (ora su Netflix), ma com’è? Grazie a Dio, in Italia abbiamo Gabriele Mainetti. Ecco perché dovreste recuperarlo: per ricordarvi quanto può essere bello il nostro cinema

    di Ilaria Ferretti

    Abbiamo visto il film La città proibita (ora su Netflix), ma com’è? Grazie a Dio, in Italia abbiamo Gabriele Mainetti. Ecco perché dovreste recuperarlo: per ricordarvi quanto può essere bello il nostro cinema
  • Abbiamo letto L’Anniversario (Feltrinelli), il libro vincitore del Premio Strega di Andrea Bajani, ma com'è? Un giovane Holden del 2025, ma condito di fascismo e patriarcato...

    di Gian Paolo Serino

    Abbiamo letto L’Anniversario (Feltrinelli), il libro vincitore del Premio Strega di Andrea Bajani, ma com'è? Un giovane Holden del 2025, ma condito di fascismo e patriarcato...
  • Abbiamo letto il libro postumo di Michela Murgia, “Anna della pioggia” (Einaudi, 2025): ma com’è? L’ultimo regalo della scrittrice, che ci ricorda come resistere al patriarcato: “Abbiamo dovuto diventare capaci di sognarci fuori dai sogni degli uomini”

    di Viola Di Grado

    Abbiamo letto il libro postumo di Michela Murgia, “Anna della pioggia” (Einaudi, 2025): ma com’è? L’ultimo regalo della scrittrice, che ci ricorda come resistere al patriarcato: “Abbiamo dovuto diventare capaci di sognarci fuori dai sogni degli uomini”
  • Ok, ma chi è davvero Alessio Loparco di Temptation Island, asfaltato dalla fidanzata Sonia Mattalia dopo un giorno? Abbiamo trovato i suoi profili social: tra campionati vinti a calcio, Ruzzle, tartarughe e baci, perché lei lo segue ancora su Instagram?

    di Jacopo Tona

    Ok, ma chi è davvero Alessio Loparco di Temptation Island, asfaltato dalla fidanzata Sonia Mattalia dopo un giorno? Abbiamo trovato i suoi profili social: tra campionati vinti a calcio, Ruzzle, tartarughe e baci, perché lei lo segue ancora su Instagram?

di Irene Natali Irene Natali

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore moreno.pisto@mowmag.com

Next

Amici di Maria De Filippi, pagelle terza puntata del serale: Alessandra Amoroso futura mamma (9), Rudy Zerbi pesante (0), Amadeus sul pezzo (9) le gag dei PanPers da sufficienza (6) e l’eliminazione…

di Debora Pagano

Amici di Maria De Filippi, pagelle terza puntata del serale: Alessandra Amoroso futura mamma (9), Rudy Zerbi pesante (0), Amadeus sul pezzo (9) le gag dei PanPers da sufficienza (6) e l’eliminazione…
Next Next

Amici di Maria De Filippi, pagelle terza puntata del serale:...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy