Alain Delon aveva 88 anni. La leggenda del cinema ha lasciato con la sua scomparsa un’ombra gigantesca nella settima arte. I suoi occhi blu penetranti che hanno fatto sognare generazioni di spettatori e spettatrici, resteranno per sempre stampati nella memoria di chi l'ha conosciuto e nei film che ha girato, che hanno reso Alain Delon, Alain Delon. Da Frank Costello faccia d'angelo, La prima notte di quiete passando per Il Gattopardo e Delitto in pieno sole, pochi sanno che Delon ha cominciato la sua carriera da attore grazie a una donna. Secondo alcune testimonianze, Delon era l'amante dell'attrice Michèle Cordoue, molto più grande di lui e moglie del regista Yves Allégret. Fu proprio lei a pensare che il giovane belloccio fosse perfetto per il film che stava girando suo marito, Godot del 1957. Non a caso, molti anni dopo Delon scriverà: “Non avevo mai sognato di fare l’attore. Sono entrato nella professione e ho continuato a recitare per le donne”.
Romy Schneider e Alain Delon. Probabilmente la coppia più bella che il cinema e l’occhio umano abbia mai incontrato. Difficilissimo dare un nome ai loro sentimenti, visto che all'epoca non ci riuscirono nemmeno loro. Eppure dopo aver condiviso quei quattro anni d’amore intenso (e disperato?) su ogni tabloid del mondo, nel 1964 Delon prese una decisione inaspettata. Lasciò Schneider per sposare un’altra donna. E per comunicarglielo decise di scriverle un biglietto di qualche riga. Ma questo fu soltanto uno dei tanti scritti, delle sue parole destinate alla “principessa triste”. In una lettera del 29 maggio 1982, giorno della scomparsa di Schneider, Delon scrisse:
Ti guardo dormire. Sono accanto a te, mia Puppelé, Bambolina. E penso che sei bella, e che forse non lo sei mai stata così tanto. Per la prima volta nella mia vita e nella tua ti vedo serena, in pace. Come sei calma, come sei bella. Sembra che una mano abbia dolcemente cancellato dal tuo viso tutte le angosce. Ti guardo dormire. Penso a te, a me, a noi.
Il giorno dopo la sepoltura di Romy, rito a cui Delon non partecipò, l'attore si recò sulla tomba a Boissy-sans-Avoir e rimase lì in silenzio, immerso nel ricordo di lei, per più di due ore.
Delon amò diverse donne nella sua vita ma anche tanti animali. In un’intervista rilasciata nel 2018 raccontò di aver vissuto con ben 14 cani contemporaneamente. E si lasciò andare a una dichiarazione decisamente controversa: “Il mio cane Lubo? Lo amo come un figlio e non lo lascerò solo. Se dovesse morire prima di me, non prenderò altri cani. Ma se la mia ora dovesse arrivare prima, chiederò al veterinario di farlo morire con me. Voglio che muoia tra le mie braccia, piuttosto che soffrire sulla mia tomba”. Ci ricorda un po' la nota collezionista d'arte Peggy Guggheneim, oggi sepolta a Venezia, assieme ai suoi fedeli compagni a quattro zampe.
Ma tornando alla sua carriera, vi siete mai chiesti perché Alain Delon non abbia raggiunto il successo a Hollywood? Incredibile ma vero ad oggi, il sex symbol più famoso della Francia non ha nemmeno una stella nella Walk of Fame, nonostante un annuncio del 2021 ci avesse illusi del contrario. Non appena “Paris Match” diffuse la notizia, Ana Martinez, responsabile delle onorificenze, smentì categoricamente, dichiarando che non avevano mai ricevuto una candidatura a suo nome. Il rapporto "conflittuale" tra Delon e l’America, però, ha inizio molti anni prima. Il motivo? Secondo Icon Magazine, fu proprio la bellezza ad ostacolare la carriera della star oltreoceano. Della serie: “Sei troppo bello, quindi dobbiamo rifiutarti”. Secondo l'attore, però, la vera spiegazione era legata al suo forte accento francese. Chissà cosa è accaduto realmente tra il latin lover e l'America; quel che è certo è che recitò spesso in ruoli minori o in film hollywoodiani di scarsa fortuna.