image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • Calcio
    • NFL
    • combattimento
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • calcio
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Tech
  • Fashion
    • Fashion
    • Moda
    • Gear
    • Footwear
  • EVERGREEN
  • Topic
  • Journal
  • Media
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Culture

Altro che red carpet, ecco come un giovane regista “vende” il suo film al Festival di Cannes: Samuel Suchod e “Giallo Arancia con Grana”

  • di Ilaria Ferretti Ilaria Ferretti

19 maggio 2024

Altro che red carpet, ecco come un giovane regista “vende” il suo film al Festival di Cannes: Samuel Suchod e “Giallo Arancia con Grana”
“Le prime volte” in amore del cinema. E chi se le dimentica. Questo il titolo della nuova rubrica di MOW dedicata al cinema emergente. Quanti attori, registi, sceneggiatori ci sono in Italia under 35 di cui non si parla mai? Troppi. E allora iniziamo a conoscerli. Vi siete mai chiesti come fanno i giovani registi, attori, produttori a farsi conoscere durante il Festival di cinema tra i più prestigiosi al mondo? Per strada. Più precisamente sul lungomare de La Croisette di Cannes, a pochi passi dal Palace des festivals. Uno di questi ragazzi si chiama Samuel Suchod e sta cercando un distributore per il suo primo film “Giallo Arancia con Grana”

di Ilaria Ferretti Ilaria Ferretti

Siamo a uno degli eventi più glamour di tutto il mondo: il Festival del cinema di Cannes. Sia chiaro eh, ci siamo venuti sì, ma da squattrinati. Mentre passeggiavamo per la Croisette assolata, con tanto di hot dog fumante in una mano, preso proletariamente in una scrausa baracchina, non potevamo non notare, poco distante dal celebre tappeto rosso, quest’anno calcato da registi quali Francis Ford Coppola, Yorgos Lanthimos, Paul Schrader e Paolo Sorrentino, un ragazzo, un nostro coetaneo. Aveva un manifesto con su scritto “This is my movie”. Il suo nome è Samuel Suchod e il suo film si intitola Giallo Arancia con Grana. Al centro della sua opera prima, il viaggio di una sorella e di un fratello: lei vuole ritrovare il padre, l'altro vuole scoprire il sapore del mare. La storia raccontata da Suchod assieme a Diletta Calabrese e Lorenzo Casamassima, come si legge nel manifesto con cui il buon Samuel è andato a spasso per il lungomare di Cannes, è di certo una sfida. Farlo durante la settimana più attesa dell’anno (e del mondo) dall’industria cinematografica però si potrebbe rivelare una bella trovata. Ma davvero bisogna arrivare a girare per strada per avere una chance lavorativa in questo mondo un po' troppo patinato?

Samuel Suchod a Cannes
Samuel Suchod a Cannes

Purtroppo, nella tana del luxury dove le stars calpestano fiere e vittoriose il “Tapis Rouge” del Sud della Francia (solo il 18 maggio hanno sfilato le meravigliose Margaret Qualley ed Emma Stone al fianco di Willem Dafoe per l'anteprima mondiale di Kinds of Kindness di Yorgos Lanthimos) c'è dell'altro. Ci sono infatti dei giovani registi, scrittori, sceneggiatori, produttori, interpreti (anche dei ragazzi con un cartello appeso al collo che recita “voglio fare l’attore” o “aiutami a pubblicare il mio libro”) che provano a farsi notare. Ci riescono? Speriamo di sì. Nel suo profilo Instagram, Samuel ha detto: “Il mio accredito è stato rifiutato, il mio film è stato rifiutato ma non è grave, io ci provo lo stesso, io vado a Cannes e continuerò lì a proporre il mio film!”. Ecco, Samuel è fortissimo e come lui decine di giovanissimi che si fanno coraggio. Ma, caro Festival di Cannes, la prossima volta perché non destiniamo a questi ragazzi anche un piccolo spazio tra un numero indefinito di padiglioni, sale e salette dedicate a svariati Paesi del mondo? Perché non riserviamo alle vere voci del futuro delle sale (ad oggi alcune risultano peraltro "sfitte") per permettergli di esporre i loro progetti? Forse sarebbe ora di pensarci.

Visualizza questo post su Instagram

Un post condiviso da Giallo, Arancia, con grana (@gialloaranciacongrana)

https://mowmag.com/?nl=1

More

Se volete capire noi giovani, guardate il film “Troppo Azzurro” di Filippo Barbagallo. Perché? È come siamo davvero...

di Ilaria Ferretti Ilaria Ferretti

C'è sempre una prima...

Se volete capire noi giovani, guardate il film “Troppo Azzurro” di Filippo Barbagallo. Perché? È come siamo davvero...

Vinicio Marchioni: “Ha ragione Rohrwacher, perché non chiedono com’è essere regista uomo?”. E nel romanzo Tre notti parla della “questione maschile”...

di Ilaria Ferretti Ilaria Ferretti

dal cinema alla letteratura

Vinicio Marchioni: “Ha ragione Rohrwacher, perché non chiedono com’è essere regista uomo?”. E nel romanzo Tre notti parla della “questione maschile”...

Ma quanto spacca Maurizio Lombardi in Ripley. Elogio di un attore che in Italia viene considerato minore e invece...

di Domenico Agrizzi Domenico Agrizzi

He is the man

Ma quanto spacca Maurizio Lombardi in Ripley. Elogio di un attore che in Italia viene considerato minore e invece...

Tag

  • Attualità
  • Celebrity
  • Cinema
  • Festival di Cannes
  • Film
  • Francia
  • Gossip

Top Stories

  • FIGLIETTISMO D’ARTE: Ma vi sembra normale che al Teatro San Carlo di Napoli il figlio della Direttrice generale Emmanuela Spedaliere sia stato assunto come Direttore artistico delle Officine San Carlo? E ora gli prolungano il contratto fino a…

    di Riccardo Canaletti

    FIGLIETTISMO D’ARTE: Ma vi sembra normale che al Teatro San Carlo di Napoli il figlio della Direttrice generale Emmanuela Spedaliere sia stato assunto come Direttore artistico delle Officine San Carlo? E ora gli prolungano il contratto fino a…
  • Abbiamo letto “Il giorno dell’ape” di Paul Murray, che ha vinto il Premio Strega Europeo: ma davvero è “il più bel libro dell’anno” (cit. Bret Easton Ellis)? Spoiler, no. Ecco due romanzi usciti quasi in contemporanea che dovreste leggere

    di Riccardo Canaletti

    Abbiamo letto “Il giorno dell’ape” di Paul Murray, che ha vinto il Premio Strega Europeo: ma davvero è “il più bel libro dell’anno” (cit. Bret Easton Ellis)? Spoiler, no. Ecco due romanzi usciti quasi in contemporanea che dovreste leggere
  • Perché dimenticate Garbo, il più grande poeta in musica? Altro che De André, Guccini, De Gregori e Vecchioni, riascoltate la sua discografia che porta oltre le Colonne d’Ercole del già sentito…

    di Aldo Nove

    Perché dimenticate Garbo, il più grande poeta in musica? Altro che De André, Guccini, De Gregori e Vecchioni, riascoltate la sua discografia che porta oltre le Colonne d’Ercole del già sentito…
  • ⁠⁠Se avete amato Joel Dicker e Stephen King amerete questo bestseller: abbiamo letto “Kala” di Colin Walsh (Fazi), ma com’è? Un giallo page-turner che ha tutto: l’adolescenza, l’amore, l’invidia. E una ragazza scomparsa...

    di Riccardo Canaletti

    ⁠⁠Se avete amato Joel Dicker e Stephen King amerete questo bestseller: abbiamo letto “Kala” di Colin Walsh (Fazi), ma com’è? Un giallo page-turner che ha tutto: l’adolescenza, l’amore, l’invidia. E una ragazza scomparsa...
  • Abbiamo fatto ascoltare "Tutto", il disco di Eugenio Finardi, ad Alberto Bertoli. Il risultato? "Ma non si era stufato? Tra canzoni blockchain, amori sconfinati e fisica quantistica, meno male che ci aveva raccontato una bugia..."

    di Alberto Bertoli

    Abbiamo fatto ascoltare "Tutto", il disco di Eugenio Finardi, ad Alberto Bertoli. Il risultato? "Ma non si era stufato? Tra canzoni blockchain, amori sconfinati e fisica quantistica, meno male che ci aveva raccontato una bugia..."
  • Abbiamo fatto ascoltare Libertà negli occhi, il disco di Niccolò Fabi, al poeta Aldo Nove. Il risultato? "Capolavoro di saudade e sguardo a un presente che sfugge. Costringete Tony Effe a sentirlo per una settimana…”

    di Aldo Nove

    Abbiamo fatto ascoltare Libertà negli occhi, il disco di Niccolò Fabi, al poeta Aldo Nove. Il risultato? "Capolavoro di saudade e sguardo a un presente che sfugge. Costringete Tony Effe a sentirlo per una settimana…”

di Ilaria Ferretti Ilaria Ferretti

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore moreno.pisto@mowmag.com

Next

Amici 2024, pagelle della finale: ha vinto Warner con Sarah, la meno peggio (7), Holden principesso sull'autotune (4), Petit imita Geolier (5) e Angelina Mango…

di Maria Francesca Troisi

Amici 2024, pagelle della finale: ha vinto Warner con Sarah, la meno peggio (7), Holden principesso sull'autotune (4), Petit imita Geolier (5) e Angelina Mango…
Next Next

Amici 2024, pagelle della finale: ha vinto Warner con Sarah,...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy