Essere Ornella Muti e compiere oggi gli anni. Alle proprie spalle il cinema dei grandi maestri, Monicelli, Ferreri, Nuti e l’inizio di tutto quanto da adolescente e lo sguardo da bambina che non va più via. Davanti a sé le storie d’amore travolgenti dentro e fuori dal mondo dello spettacolo e quel modo autentico di presentarsi a noi, oggi. Con sincerità. Come un’attrice ma ancor prima una donna che ha sedotto e seduce, che ha amato e ama, che si perde tra i suoi mille pensieri come fosse perennemente dentro un sogno infinito. Come la bellissima ragazza degli italiani che fa morire dal ridere. La simpatia nelle donne belle, quella dote dimenticata, vero Francesca? I suoi film li hanno visti dappertutto, il nome di Ornella Muti è rimasto in ogni luogo. Ma com’è essere lei? Dai video su TikTok delle ragazzine che cercano di emularne il fascino per provare a raccoglierne l’essenza, i gruppi Facebook su di lei, la Russia, i manifesti del cinema degli anni Settanta, i suoi sorrisi, le pazze avventure di oggi insieme a sua figlia Naike Rivelli in giro per il mondo. Ornella Muti fa parte dell’arte dei nostri paesi, delle follie dei ragazzi di un tempo, di un Paese chiamato Italia. Essere Ornella Muti non è essere attrice, ma aver mille vite cucite addosso e viverle tutte.



L’amicizia con Eleonora Giorgi, il sogno di lei - che ci ha rivelato Fulvio Abbate - di girare un film con la sua amica Ornella. Sul piacere dell’età che avanza, sulle donne. Eleonora che forse oggi si farà sentire da un altro punto dello spazio per festeggiarla. Ma una cosa che forse tanti non sanno di Ornella Muti, l’attrice di Storie di ordinaria follia, la donna più bella del mondo secondo Class nel 1994 che ci ha fatto credere nell’esistenza di una passione enorme in film come Il bisbetico domato, è il suo rapporto con i giovani. La sua attenzione verso i ragazzi, straniti dall'idea di avere a fianco lei, Ornella Muti, in una stanza. I complimenti per gli altri: “Quante ne sa questo ragazzo, quanto è brava lei”. Era il Goga Film Festival, a Roma, il mio primo festival di cortometraggi e solo uno dei tanti premi alla carriera destinati a finire tra le braccia di una ragazza, Ornella Muti, che oggi compie gli anni. Auguri Francesca.

