Di cosa parlano i migliori libri usciti nel 2024 a livello mondiale? E, soprattutto, quali sono? Per conoscere i nuovi fenomeni letterari, gli analisti che meglio potrebbero aiutarci a comprendere gli affari internazionali, gli economisti che ci spiegano in parole povere gli andamenti del mercato e raccontano le prossime crisi, i giornalisti che ci insegnano a prendere familiarità con dossier di stretta attualità – dall'intelligenza artificiale allo spionaggio tra grandi potenze – per fare tutto questo è utile andare oltre l'Italia e passare in rassegna le classifiche stilate da Economist e New York Times. Il settimanale britannico ha suddiviso i “migliori libri del 2024” in generi: biografie; cultura e arte; affari, economia e tecnologia; fanfiction; storia; scienza e salute. Il Nyt, invece, si è per il momento fermato a dieci titoli, tutti romanzi, in attesa della maxi lista finale (che sarà presumibilmente pubblicata nelle prossime settimane).
Partiamo con una cernita dei libri più interessanti citati dall'Economist (qui per consultare la classifica completa). Kingmaker di Sonia Purnell è una biografia di Pamela Churchill, nuora dell'ex primo ministro britannico, che spiega come “la cortigiana più potente della storia” sedusse gli uomini durante la seconda guerra mondiale. Una lettura spassosa, che bilancia la cupa e drammatica storia di Alexei Navalny contenuta in Patriot, un libro di memorie postumo nel quale il politico russo spiega come voleva liberare la Russia da Vladimir Putin. Passando alla più stretta attualità, Carl Ohman in The Afterlife of Data sottolinea come le persone generino quantità insondabili di dati. Cosa succede a quei dati quando gli esseri umani che li hanno generati muoiono? Co-Intelligence di Ethan Mollick racconta invece come ottenere il massimo dall'intelligenza artificiale: una tecnologia che può aumentare quella degli umani, anche se le persone sono chiamate a prendere adeguati accorgimenti. Per quanto riguarda l'economia, How Economics Explains the World di Andrew Leigh attraversa, in meno di 200 pagine, la storia del progresso umano attraverso le varie forze economiche che lo hanno spinto in avanti.
Get the Picture, di Bianca Bosker, si interroga su cosa faccia funzionare il mondo dell'arte. La giornalista racconta i capricci di mercanti e collezionisti, e il suo resoconto è scritto con umorismo e verve. The Haunted Wood, di Sam Leith, è un tour della letteratura per bambini da Esopo a Harry Potter. Origin Uncertain di Anatoly Liberman è, al contrario, un tour attraverso gli annali delle ì origini delle parole (è, in sostanza, un libro che piacerà ai logofili e persino agli appassionati di true-crime, perché sembra un giallo). Creation Lake di Rachel Kushner è un romanzo che racconta le peripezie di un'agente americana che si infiltra in una setta ambientalista nella Francia rurale. Al tempo stesso un thriller noir, è una meditazione sull'evoluzione umana e un abile diario di viaggio. The Eastern Front di Nick Lloyd mostra come la prima guerra mondiale abbia ridisegnato la mappa del mondo, mentre The Horse di Timothy Winegard, racconta il ruolo dei cavalli nella prima e seconda guerra mondiale. Venice di Dennis Romano è un resoconto frizzante del passato e del futuro di Venezia. Why War? di Richard Overy riunisce quasi 100 anni di studi scientifici e storici per comprendere la persistenza della guerra. “Se la guerra ha una lunghissima storia umana, ha anche un futuro”, ha concluso l'autore. Tra i suggerimenti del Nyt (qui la classifica completa) citiamo invece Beautyland di Marie-Helene Bertino. Nella Philadelphia degli anni '70, una ragazza aliena inviata sulla Terra prima di nascere comunica con le sue simili forme di vita via fax mentre aiuta a raccogliere informazioni sulla vivibilità del nostro pianeta. Black River di Nilanjana Roy è un romanzo che racconta l'omicidio di un bambino di 8 anni nell'India rurale, e ch e utilizza gli elementi del mistero per esaminare mali più profondi dell'intero Paese asiatico. Il narratore di The Coin di Yasmin Zaher è un'insegnante palestinese senza nome di New York City che viene coinvolta in un piano per acquistare borse Birkin di Hermès e venderle a degli acquirenti "spazzatura e indegni". In una trama a spirale e allucinogena, il narratore oscilla tra il consumismo americano annoiato e la tristezza e il senso di colpa dello sfollamento...