Siamo alla fine degli anni Cinquanta e Oriana Fallaci è ancora conosciuta come "la ragazza del cinema", mentre lavora come cronista per L’Europeo. In questa fase della sua vita la giovane e cocciuta Fallaci si fa avanti per un viaggio negli Stati Uniti. Lei è ostinata, vuole incontrare e intervistare Marilyn Monroe a ogni costo. Ma non ci riesce e le persone, suo padre, i colleghi non fanno altro che ricordarle il suo “fallimento”. Eppure sbagliare è normale, è quasi divertente, la rincuora in una sorta di strano paradosso il direttore del quotidiano. Oriana è sola, si sente sola, la donna tra tanti uomini che deve farsi valere, conoscere e odiare. Perché per lei la scrittura è tutte le cose. È lei stessa a ripeterlo a sua madre che vuole sincerarsi delle sue condizioni psicofisiche. Perché il giornalismo fa male, non è per tutti. Ma per Oriana sì, prima quello, forse, e poi l’amore (per il collega Alfredo Pieroni con cui vivrà una relazione tumultuosa).
Com’è la Miss Fallaci di Luca Ribuoli, Giacomo Martelli e Alessandra Gonnella? La verità è che non sconvolge, né dispiace. È un ritratto gentile di una donna che forse la gentilezza non l'ha mai conosciuta (perlomeno nel suo mestiere) e per questo incuriosisce. Nelle due puntate che abbiamo visto (forse ci stupiranno le restanti) però qualcosa ci sfugge. E non si tratta soltanto del ricordo della staffetta partigiana di Oriana che ahinoi sembra essersi sintetizzato e asciugato in una scena sola. C'è altro. Forse sono i dialoghi stessi a volte a risultare un po' macchinosi. Ad ogni modo, per il momento, una cosa è sicura: Miriam Leone nel ruolo difficilissimo della giornalista più temuta dello Stivale (e di Hollywood, parafrasando una battuta della serie) ci è piaciuta. Viene da pensare a quanto si sia sentita trasportare sinceramente dalle frasi, i racconti degli altri, dei parenti, amici, amanti di lei, di chi Oriana la conosceva bene. Dietro questa interpretazione, che forse non convincerà i più conservatori della Storia, c’è un grande rispetto. Per la Fallaci, per la sua vita intima, per il suo passato e il suo nome. E si vede. Anzi, non solo lo si intuisce ma è ciò che le permette di mostrare a noi spettatori il lato più convincente di Leone attrice.