Eccoci arrivati alla quinta e ultima puntata di questa prima parte di Bestiario Pop. Dopo i Finley, Olly, Clara e Michele Bravi è la volta di Mr. Rain, al momento in giro con un fortunato tour estivo e pronto, appena il caldo torrido di questi giorni lascerà giustamente posto a un po’ di fresco, a ritornare dal vivo nei Palasport. Anche stavolta Luccioola, nel mentre fuori col suo primo libro, dedicato al fenomeno assoluto Taylor Swift, e io abbiamo incontrato il nostro ospite nel cuore notturno del capoluogo lombardo, in quel Dirty Milano che ha perfettamente incarnato lo spirito informale pungente delle nostre interviste. Lo avevamo incontrato solo pochi mesi fa in quel del Villaggio del Festival di Sanremo, a Villa Ormond, lui a raccontarci del brano presentato in gara, Due altalene, noi a chiedergli di come si sentisse a farsi carico del peso delle tante, tantissime storie che i fan gli avevano raccontato sull’onda emotiva di Supereroi, una delle canzoni più ascoltate in assoluto nel 2023.
Stavolta siamo ripartiti da lì, affrontando non solo il tema della fragilità emotiva e mentale, ma anche quello della ricerca di una poetica capace di regalare agli altri le parole giuste per raccontare o decifrare le proprie emozioni e i propri stati d’animo. Spazio importante nella chiacchierata anche il racconto della recente esperienza spagnola, un nuovo mercato col quale confrontarsi, ma soprattutto una libertà di espressione e quindi di sperimentazione che al momento quello italiano sembra non concedergli. La costruzione di una carriera, tema quasi mai affrontato direttamente dagli artisti stessi, è qualcosa che spesso ci troviamo di fronte sotto forma di canzoni e di concerti, ma sentire raccontare come si possa o si debba declinare la propria poetica, confrontandosi col proprio pubblico o andando a cercarne uno totalmente nuovo, è qualcosa di estremamente affascinante, la voce pacata e a fuoco di Mr. Rain ottima guida in questo tour dietro le quinte dello show business. Certo, poi noi abbiamo anche sentito con le nostre orecchie cosa intendeva Mr. Rain quando diceva che stava sperimentando anche dei reggaeton, fatto che sulla carta sembrerebbe quasi impensabile, viste le atmosfere spesso malinconiche delle sue canzoni, ma quello è un dietro le quinte cui voi spettatori, al momento, non potete accedere, e vi dovrete accontentare sulla fiducia delle sue parole, e anche della mia conferma.
Di fatto Mr. Rain si è dimostrato anche stavolta molto disponibile ad aprirsi ai suoi due interlocutori, sensibile e decisamente intenzionato a fare della sua sensibilità il proprio punto di forza. Più vicino anagraficamente a Lucciola, lui trentadue, lei ventidue anni, che a me, che coi miei cinquantacinque anni, in questa seconda stagione di Bestiario Pop ho scelto di confrontarmi sempre con artisti che ruotano intorno alla Gen Z. La formula padre e figlia, non starebbe a me dirlo, ma anche l’atmosfera rosso fuoco del Dirty Milano, ci hanno regalato, in queste cinque interviste, una panoramica su aspetti di artisti pop molto popolari che animano playlist e classifiche, portando migliaia di persone ai loro concerti in giro per l’Italia, che altrimenti non avremmo mai potuto conoscere. Con Mr. Rain Bestiario Pop va in vacanza, lui invece no, lo potete vedere in tour soprattutto nei luoghi di villeggiatura del sud Italia. Ci si vede in autunno.