image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • Calcio
    • NFL
    • combattimento
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Cronaca Nera
    • Esteri
    • Economia
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • calcio
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Tech
  • Fashion
    • Fashion
    • Moda
    • Gear
    • Footwear
  • EVERGREEN
  • Topic
  • Journal
  • Media
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Culture

Capo Plaza, la supercar che spinge e le “Ferite” che fanno crescere: ecco l’ascesa contro adulatori e finti amici

  • di Giuditta Cignitti

6 maggio 2024

Capo Plaza, la supercar che spinge e le “Ferite” che fanno crescere: ecco l’ascesa contro adulatori e finti amici
Capo Plaza ha solo ventisei anni, ma la sua carriera ha già toccato vette di successo altissime. Ora è fuori il nuovo album “Ferite”, un'altra dimostrazione della sua crescita personale, non solo come artista. Lui va avanti, senza guardarsi indietro, consapevole del suo percorso: “Sono in una supercar e spingo fino a quando non finisce la benzina”, ha detto in conferenza stampa. Ecco l’ascesa di Capo Plaza, una storia che va contro gli adulatori e i finti amici

di Giuditta Cignitti

Si sarebbe dovuto chiamare Vittorie e sconfitte il terzo album in studio del rapper Capo Plaza, ma alla fine la scelta è ricaduta su Ferite perché, che si perda o si vinca, i segni della lotta restano comunque addosso. A ventisei anni Capo Plaza vanta già un’esperienza decennale nel mondo della musica, per questo è come se ne avesse trentacinque, ci dice in conferenza stampa, anche se, nonostante la maggiore consapevolezza acquisita, non si sente ancora un uomo. In effetti negli ultimi dieci anni Luca D’Orso, così all’anagrafe, ne ha fatti di passi avanti: dai primi pezzi al successo raggiunto appena ventenne nel 2018, ha già visto e compreso la doppia faccia della fama ed è riuscito a trovare un equilibrio per non perdere la testa e restare concentrato. Una battaglia questa non sempre facile da combattere se sei giovanissimo e alle prime armi, e che spesso impone delle pause più o meno drastiche, come è successo recentemente a Sangiovanni. In Ferite il rapper salernitano ha voluto scoprirsi, svelando il lato più cupo della vita star, fatta più di solitudine e disciplina che di champagne e vida loca. “La vetta è solitaria e ci sono da solo”, canta in Solo un’ora; e ancora in Nato per questo: “Da solo fumo, da solo scrivo, Mi hanno tradito, mo’ son selettivo”. Quella di Capo Plaza, non è l’immagine del cantante arricchito che se la spassa con la sua cricca, anche se quando c’è da festeggiare, come alla festa per il lancio del disco, è circondato da amici e colleghi che lo apprezzano e lo stimano, come Lazza, Fedez, Tedua e Rafel Leão, per citarne alcuni. Tuttavia, non ha mai fatto mistero della sua timidezza, come ha dichiarato anche nel reportage de Le Iene e per questo preferisce le situazioni più intime al chiasso delle discoteche, che non ama frequentare. Al di là del carattere però la sua riservatezza è anche una forma di difesa dagli adulatori e i finti alleati, che nel tempo ha imparato a tenere lontani. Anche per questo non è molto attivo sui social e conserva con fermezza la propria privacy lasciando alla mercè del pubblico solo le sue canzoni (“Non posto mai perché è meglio sai niente della mia life”).

https://mowmag.com/?nl=1

Nel singolo che ha anticipato l’album, Acqua Passata, lascia trasparire anche un malcontento per come viene accolta la sua musica e in generale la cultura Hip-Hop in Italia (“Non lo capisco sto Stato”). Frequentando Parigi, per lavoro e per piacere, perché lì si sente a casa, ha avuto modo di vedere che i rapper all’estero sono presi molto più sul serio che in Italia, dove troppo spesso vengono dipinti come pagliacci e incompetenti dalla stampa generalista. Eppure, ci troviamo di fronte a dei professionisti a tutti gli effetti. Tuttavia, non gli viene accordato lo stesso rispetto che viene riconosciuto a quelli delle altre categorie, a maggior ragione se ricchi e di successo. Chi ridicolizzerebbe mai la figura dell’avvocato solo per averne incontrato uno incapace? Lo stesso si potrebbe dire dei rapper. Questa mancanza per Capo Plaza deriva soprattutto dall’assenza di una cultura multietnica per cui si fa più fatica ad accogliere culture diverse come quella Hip-Hop. Insomma, sembra che le Ferite abbiano portato Luca a una crescita oltre che musicale anche personale, ottenendo una lucidità a limite del cinismo. Se passa un pomeriggio in giro spendendo ore a concedere selfie a tutti, torna a casa sconvolto perché si rende conto che c’è qualcosa di morboso in tutto questo: “Non salvo vite umane, sono un cantante”. È consapevole però dello status che ha raggiunto e che vorrebbe mantenere ma “Senza ‘sti flash e questi tabù” come canta in No drama. Essere preso sul serio, senza essere idolatrato. Continua così la sua carriera cercando solo di migliorarsi come artista, senza pensare troppo a dove lo porterà: “Sono in una supercar e spingo fino a quando non finisce la benzina”.

More

Ma cosa c’entra Capo Plaza con Fortnite? Di mezzo c’è il suo nuovo album “Ferite”

di Matteo Mattei Matteo Mattei

Ma cosa c’entra Capo Plaza con Fortnite? Di mezzo c’è il suo nuovo album “Ferite”

Sia è Sia (e Taylor Swift, Dua Lipa, Beyoncè non sono un caz*o). Con il nuovo Reasonable Woman l’australiana apre nuove strade al pop…

di Michele Monina Michele Monina

sorpasso a destra

Sia è Sia (e Taylor Swift, Dua Lipa, Beyoncè non sono un caz*o). Con il nuovo Reasonable Woman l’australiana apre nuove strade al pop…

Ferro vs Maionchi: tutto ciò che non torna in questo "epocale" scontro social

di Grazia Sambruna Grazia Sambruna

Tutta salute!

Ferro vs Maionchi: tutto ciò che non torna in questo "epocale" scontro social

Tag

  • Musica
  • Rap

Top Stories

  • Siamo stati al concerto dei Modà a San Siro, ma com'è stato? Un live che zittisce chi li considera "finiti". E se pensate che siano solo nostalgia per cinquantenni non avete capito un caz*o e vi spieghiamo perché…

    di Benedetta Minoliti

    Siamo stati al concerto dei Modà a San Siro, ma com'è stato? Un live che zittisce chi li considera "finiti". E se pensate che siano solo nostalgia per cinquantenni non avete capito un caz*o e vi spieghiamo perché…
  • Siamo stati al concerto di Ed Sheeran allo Stadio Olimpico di Roma, ma com'è stato? Zero ballerini o braccialetti. Solo lui, autentico, con le chitarre e plettri giganti come schermo. E Ultimo come ospite...

    di Angela Russo

    Siamo stati al concerto di Ed Sheeran allo Stadio Olimpico di Roma, ma com'è stato? Zero ballerini o braccialetti. Solo lui, autentico, con le chitarre e plettri giganti come schermo. E Ultimo come ospite...
  • Facile invecchiare bene se sei ricco sfondato: abbiamo letto “Socrate, Agata e il futuro” di Beppe Severgnini, ma com’è? Un cocktail di banalità e vigliaccheria. Ma la filosofia è una cosa seria, il contrario di quello che scrive il “guru” del Corriere

    di Leonardo Caffo

    Facile invecchiare bene se sei ricco sfondato: abbiamo letto “Socrate, Agata e il futuro” di Beppe Severgnini, ma com’è? Un cocktail di banalità e vigliaccheria. Ma la filosofia è una cosa seria, il contrario di quello che scrive il “guru” del Corriere
  • W IL LESBO PATRIARCATO! Elodie si inginocchia a Gianna Nannini che le strizza le tette: a San Siro si consuma l'addio al femminismo, facciamo largo al clitoride rock? [VIDEO]

    di Ottavio Cappellani

    W IL LESBO PATRIARCATO! Elodie si inginocchia a Gianna Nannini che le strizza le tette: a San Siro si consuma l'addio al femminismo, facciamo largo al clitoride rock? [VIDEO]
  • Ma la cinquina finalista al Premio Strega ha mai fatto così cagare? Spoiler: no. Abbiamo letto i libri di Paolo Nori (Chiudo la porta e urlo), Nadia Terranova (Quello che so di te), Andrea Bajani (L'anniversario) e gli altri…

    di Jacopo Tona

    Ma la cinquina finalista al Premio Strega ha mai fatto così cagare? Spoiler: no. Abbiamo letto i libri di Paolo Nori (Chiudo la porta e urlo), Nadia Terranova (Quello che so di te), Andrea Bajani (L'anniversario) e gli altri…
  • Non rompete il caz*o al Premio Campiello: Saviano, Terranova e Ciabatti fuori dalla cinquina uno scandalo? Vi meritate il mainstream del premio Strega (dove vincono i best seller tipo “L’età fragile” di Donatella Di Pietrantonio)

    di Jacopo Tona

    Non rompete il caz*o al Premio Campiello: Saviano, Terranova e Ciabatti fuori dalla cinquina uno scandalo? Vi meritate il mainstream del premio Strega (dove vincono i best seller tipo “L’età fragile” di Donatella Di Pietrantonio)

di Giuditta Cignitti

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore moreno.pisto@mowmag.com

Next

Testi violenti della trap contro le donne? Basta dischi d'oro e di platino e le piattaforme oscurino i numeri dello streaming. Ma Fimi li difende, ecco come

di Angelo Calculli

Testi violenti della trap contro le donne? Basta dischi d'oro e di platino e le piattaforme oscurino i numeri dello streaming. Ma Fimi li difende, ecco come
Next Next

Testi violenti della trap contro le donne? Basta dischi d'oro...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy