Morgan non è pericoloso, questo era chiaro anche prima di giungere a questa conclusione: il giudice accoglie la richiesta di giustizia riparativa per l’accusa di stalking. Raggiunto questo punto, e per chi non sapesse come siamo arrivati a questo punto ci sono tutte le informazioni online, la vera domanda è una sola e chiara: adesso gli verranno restituiti i progetti annullati e i lavori sottratti?
La sua reputazione sarà riabilitata e la sua possibilità di tornare a fare musica sarà concreta è immediata? Questo interessa più di ogni altra cosa, sia per il diritto al lavoro, sia per un periodo di inevitabile disagio che un artista si è trovato ad affrontare.
Il processo andrà avanti, la giustizia riparativa confermerà i suoi esiti per marzo 2025, ma fino ad allora Marco Castoldi tornerà a essere un uomo con il sacrosanto diritto di lavorare? Io spero proprio di sì, onestamente ne sono convinta, questo lo ritengo fondamentale. Aspetto molte scuse da chi ha preferito voltarsi dall’altra parte e molte proposte nei confronti di Morgan su concerti e progetti musicali e discografici.
Sarebbe giusto e lecito ricordare che la musica viaggia parallelamente a situazioni personali e private o pregiudizievoli, la musica di qualità (e non solo, pare) e gli artisti non possono negare la propria natura per attendere che le gogne mediatiche smettano di condannarli. La musica deve vincere sempre su tutto, il diritto di esprimere il proprio pensiero e la propria arte è imprescindibile, l’artista (e l’essere umano) non può sottrarsi.
Morgan tornerà più forte di prima, e vi aspetto al varco quando vorrete nuovamente affossarlo o quando lo innalzerete su un piedistallo dopo averlo prima vilipeso, quando seguirete le tendenze e cambierete bandiera perché il vento vi sarà favorevole. Quando vi farà comodo attaccarvi al trend del momento. Ci sentiremo presto, o forse no, ma sono certa che Morgan lo ascolterete tutti forte e chiaro.