image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • Calcio
    • NFL
    • combattimento
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Sanremo 2025
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • calcio
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Sanremo 2025
  • Cover Story
  • Tech
  • Fashion
    • Fashion
    • Moda
    • Gear
    • Footwear
  • EVERGREEN
  • Topic
  • Journal
  • Media
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Culture

COME SI COMBATTE IL NEOFASCISMO? Abbiamo letto “Un altro futuro è possibile” di Noam Chomsky (l’intellettuale più citato al mondo) per capirlo: dalla crisi climatica alla guerra nucleare. E sull’intelligenza artificiale…

  • di Leonardo Caffo Leonardo Caffo

26 aprile 2025

COME SI COMBATTE IL NEOFASCISMO? Abbiamo letto “Un altro futuro è possibile” di Noam Chomsky (l’intellettuale più citato al mondo) per capirlo: dalla crisi climatica alla guerra nucleare. E sull’intelligenza artificiale…
Non solo una analisi (impietosa) del futuro tra crisi climatica, intelligenza artificiale e spettro della guerra nucleare, ma anche un libro lucido su quel che si può fare, concretamente, per provare a cambiare le cose prima che sia troppo tardi. Uno degli intellettuali più citati al mondo, Noam Chomsky, scrive un altro manifesto per combattere il neofascismo contemporaneo: da Trump a…

di Leonardo Caffo Leonardo Caffo

Novembre 2008. Sto iniziando a redigere la mia tesi triennale di filosofia del linguaggio su un confronto tra Noam Chomsky e Dereck Bickerton rispetto alla teoria dei linguaggi naturali. Mi dico … ci provo. Scrivo una mail a Chomsky, tanto male che va non risponde … invece, cinque minuti dopo, mi dice “se vuole per una intervista Skype ci sono”. E così è andata. Chomsky, forse l’intellettuale vivente più citato e famoso al mondo, il celebre linguista e pensatore critico dell’anarchia, è innanzitutto un maestro di umiltà. È abbastanza chiaro, oltre che da questo inutile aneddoto personale, anche da un ultimo suo libro pubblicato da Ponte alle Grazie che ci regala un'altra raccolta di interviste, curata da C.J. Polychroniou, intitolata Un altro futuro è possibile. In questo volume, Chomsky, con la sua lucidità disarmante, affronta le sfide più urgenti del nostro tempo: dalla crisi climatica all'ombra minacciosa della guerra nucleare, passando per le pericolose dinamiche del nuovo ordine mondiale e l'ascesa inquietante del neofascismo. E anche, ovviamente, una spiegazione decisa sul perché le intelligenze artificiali supereranno ovviamente Homo Sapiens in certi compiti, ma tutto sono fuorché “intelligenze”. Il libro si configura come un'opera polifonica, dove le voci di Chomsky e dell'economista Robert Pollin si intrecciano in un dialogo serrato e appassionato. Le loro riflessioni, intrise di un "ottimismo della volontà" gramsciano, ci spingono a credere che un futuro diverso sia ancora possibile, a patto di abbracciare l'attivismo radicale come strumento di cambiamento.  Chomsky, che nell’ultimo anno è stato dato per morto almeno due volte, non si tira indietro di fronte alla dura realtà. Anzi, la analizza con la spietata precisione che lo contraddistingue sempre nei suoi lavori politici, smascherando le ipocrisie del potere e le trappole ideologiche che ci impediscono di agire. Il suo pensiero, affilato come una lama, critica le false promesse delle "tecnologie salvifiche" e mette in guardia contro la miopia di una politica miope, asservita agli interessi delle élite economiche. 

Come sempre in Chomsky, basti pensare al suo celebre dibattito con Michel Foucault sulla natura umana (su YouTube fa da anni incetta di visualizzazioni), la pars destruens è minoritaria e la decostruzione non vince mai rispetto alla possibilità di una strategia di possibilità strategiche e piani d’azione. Un altro futuro è possibile non è dunque solo un atto d'accusa. È anche una chiamata all'azione, un invito a riscoprire la nostra umanità e a lottare per un mondo più giusto e sostenibile. Chomsky ci ricorda che la transizione ecologica non può essere solo una questione tecnica, ma deve essere accompagnata da una transizione corretta che protegga i lavoratori e le comunità più vulnerabili. Pollin e Chomsky, infatti, sottolineano come la transizione verso un'economia a zero emissioni possa generare nuovi posti di lavoro, ma riconoscono anche la necessità di proteggere i lavoratori e le comunità che subiranno le conseguenze negative della dismissione dell'industria fossile. Vengono quindi proposte misure concrete per garantire ai lavoratori un nuovo impiego, un salario equivalente e la tutela delle pensioni, ispirandosi al lavoro di Tony Mazzocchi, pioniere del concetto di "transizione giusta".

 "Un altro futuro è possibile" di Noam Chomsky (Ponte alle Grazie, 2025)
"Un altro futuro è possibile" di Noam Chomsky (Ponte alle Grazie, 2025)

In questo senso, il libro si fa portavoce di un nuovo umanesimo, un movimento che mette al centro la cura per il pianeta ma anche i suoi abitanti (umani e non, a dire il vero). Un umanesimo che non si chiude in un'astratta contemplazione, ma che si sporca le mani, che scende in piazza, che si fa traduzione di filosofia in atto pratico e incarnato. Emerge, tra le righe delle varie interviste, una critica radicale al capitalismo neoliberista, un sistema che Chomsky definisce "selvaggio" e “suicida" ripercorrendo i temi di tutto il suo lavoro sulla anarchia. Un sistema che, nella sua logica di profitto illimitato, sta distruggendo il pianeta e minacciando la nostra stessa sopravvivenza (Chomsky non esita a denunciare le derive autoritarie e le politiche neoliberiste che, a suo avviso, minacciano le libertà civili e alimentano le disuguaglianze sociali in modo irreparabile facendoci litigare su falsi “moralismi” che nulla hanno a che vedere con le reali questioni etiche). Chomsky non si arrende alla disperazione, e invita tutti a non cedere al vittimismo o al “non si può più fare nulla”. Crede nella forza della ragione, nella capacità umana di immaginare e costruire alternative. E ci invita a fare lo stesso, a riscoprire la nostra "facoltà del linguaggio" non solo come strumento di comunicazione, ma anche come strumento di pensiero critico e di azione politica (in una giunzione finale, per così dire, dei suoi lavori da linguistica con quelli da filosofo politico).  

Un altro futuro è possibile (che funge da seguito al libro Poteri illegittimi) è un libro necessario, non un pugno nello stomaco ma una prova di come la potenza del pensiero possa ancora scandagliare ventagli di possibilità alternative. Un'opera che ci ricorda che il futuro non è scritto, che dipende dalle nostre scelte e dal nostro impegno. E che, nonostante tutto, la speranza è ancora possibile e che anche i più pessimisti (come il sottoscritto) sono moralmente obbligati a fare del loro meglio per migliorare le condizioni future. In questo contesto, un ruolo speciale nel libro ha ovviamente il pericolo di guerre sempre più grandi: la guerra in Ucraina e le tensioni geopolitiche tra Stati Uniti e Cina vengono esaminate con uno sguardo critico. Noam Chomsky invita a non semplificare le dinamiche internazionali e a considerare le responsabilità delle diverse potenze in gioco, sottolineando il pericolo di una nuova guerra fredda e l'importanza della diplomazia per la risoluzione dei conflitti. Non ci sono bianco e nero, in questo libro, ma sfumature di grigio: essenza fondamentale del rigore analitico di un filosofo e linguista che ha attraversato e capito gli ultimi cento anni meglio di chiunque altro.

https://mowmag.com/?nl=1

More

Una giornata particolare? Da San Francesco a Papa Francesco: Aldo Cazzullo ad Assisi racconta il santo che ha ispirato Jorge Mario Bergoglio. E su La 7 torna anche Vittorio Sgarbi...

che prime time!

Una giornata particolare? Da San Francesco a Papa Francesco: Aldo Cazzullo ad Assisi racconta il santo che ha ispirato Jorge Mario Bergoglio. E su La 7 torna anche Vittorio Sgarbi...

“PAPA FRANCESCO? ERETICO NARCISISTA CAPRICCIOSO”: L’unica intervista veramente bastarda sul pontefice che leggerete in questi giorni l’abbiamo fatta noi a Camillo Langone: “Parolin? Abbastanza insignificante”: e su Conclave, funerali e papa nero...

di Riccardo Canaletti Riccardo Canaletti

Blasfemia?

“PAPA FRANCESCO? ERETICO NARCISISTA CAPRICCIOSO”: L’unica intervista veramente bastarda sul pontefice che leggerete in questi giorni l’abbiamo fatta noi a Camillo Langone: “Parolin? Abbastanza insignificante”: e su Conclave, funerali e papa nero...

È COME FILM DI ORRORE. Morte di papa Francesco, ma è normale avere ancora venti pagine di giornale dopo quattro giorni (e cinque di lutto)? Capezzone: “Specialoni in tv, dibattito sul 25 aprile e la gara ad annettersi Bergoglio…”

di Matteo Cassol Matteo Cassol

Branding post mortem

È COME FILM DI ORRORE. Morte di papa Francesco, ma è normale avere ancora venti pagine di giornale dopo quattro giorni (e cinque di lutto)? Capezzone: “Specialoni in tv, dibattito sul 25 aprile e la gara ad annettersi Bergoglio…”

Tag

  • Attualità
  • Cultura
  • Donald Trump
  • Fascismo
  • Filosofia
  • intelligenza artificiale
  • Leonardo Caffo
  • Libri
  • Noam Chomsky
  • Politica
  • recensione

Top Stories

  • Le Scelte stupide di Fedez e Clara (altro che flirt), Damiano David torna Maneskin e Emis Killa e Lazza… Abbiamo ascoltato (e recensito) il meglio dei singoli del venerdì

    di Benedetta Minoliti

    Le Scelte stupide di Fedez e Clara (altro che flirt), Damiano David torna Maneskin e Emis Killa e Lazza… Abbiamo ascoltato (e recensito) il meglio dei singoli del venerdì
  • Daria Bignardi distrugge Valérie Perrin e Joel Dicker: “Come la torta al cioccolato del supermercato, golosa ma non ti nutre e magari è tossica…” Cambiare l’acqua ai fiori? “Ho perso sei ore a leggerlo e…”

    di Riccardo Canaletti

    Daria Bignardi distrugge Valérie Perrin e Joel Dicker: “Come la torta al cioccolato del supermercato, golosa ma non ti nutre e magari è tossica…” Cambiare l’acqua ai fiori? “Ho perso sei ore a leggerlo e…”
  • LE PAGELLE del Concertone del primo maggio: Gabry Ponte imperatore assoluto (10 e lode), Lauro vampiro di Twilight (4)

    di Grazia Sambruna

    LE PAGELLE del Concertone del primo maggio: Gabry Ponte imperatore assoluto (10 e lode), Lauro vampiro di Twilight (4)
  • Abbiamo visto The Four Seasons con Steve Carell su Netflix, ma com’è? Una serie per adulti (ma non nel senso che credete)

    di Ilaria Ferretti

    Abbiamo visto The Four Seasons con Steve Carell su Netflix, ma com’è? Una serie per adulti (ma non nel senso che credete)
  • Abbiamo fatto ascoltare "Tutto", il disco di Eugenio Finardi, ad Alberto Bertoli. Il risultato? "Ma non si era stufato? Tra canzoni blockchain, amori sconfinati e fisica quantistica, meno male che ci aveva raccontato una bugia..."

    di Alberto Bertoli

    Abbiamo fatto ascoltare "Tutto", il disco di Eugenio Finardi, ad Alberto Bertoli. Il risultato? "Ma non si era stufato? Tra canzoni blockchain, amori sconfinati e fisica quantistica, meno male che ci aveva raccontato una bugia..."
  • Abbiamo ascoltato in anteprima Ranch di Salmo: essere invecchiati è crudele ma averlo fatto così è un lusso. La recensione di MOW traccia per traccia

    di Cosimo Curatola

    Abbiamo ascoltato in anteprima Ranch di Salmo: essere invecchiati è crudele ma averlo fatto così è un lusso. La recensione di MOW traccia per traccia

di Leonardo Caffo Leonardo Caffo

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore moreno.pisto@mowmag.com

Next

L'incredibile storia di Victor Quadrelli: la vita di strada a Roma, l'aiuto di Carlo Verdone, le imitazioni impressionanti (come Fantozzi) e una certezza: "Non faccio il comico, io sono un comico..."

di Alessandra Cantilena

L'incredibile storia di Victor Quadrelli: la vita di strada a Roma, l'aiuto di Carlo Verdone, le imitazioni impressionanti (come Fantozzi) e una certezza: "Non faccio il comico, io sono un comico..."
Next Next

L'incredibile storia di Victor Quadrelli: la vita di strada a...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy