La città di Agrigento sarà la nuova Capitale della Cultura Italiana nel 2025. La Regione Siciliana ha quindi pensato di promuovere la città - famosa negli ultimi mesi più per l’emergenza idrica senza precedenti che per la cultura - con due imperdibili concerti de Il Volo. I due eventi musicali, che si terranno il 31 agosto e il 1° settembre nella suggestiva Valle dei Templi, stanno scatenando molte polemiche. Per accedere al concerto bisognerà pagare un biglietto di ottanta euro, soldi che saranno dati in beneficenza. A fare scandalo non è però l’esoso costo del biglietto, quanto il fatto che per accedere all’esclusivo evento bisognerà vestirsi con abiti invernali. Il motivo è surreale: siccome il concerto andrà in onda a fine dicembre, bisognerà far credere a chi lo guarderà in tv che è trasmesso in tempo reale creando un’atmosfera natalizia. Immaginate solo per un attimo i migliaia di presenti passare interminabili ore seduti con addosso giacche, cravatte, vestiti lunghi e scomode scarpe eleganti nella bollente cornice della Valle dei Templi. Proprio nell’ultima settimana di agosto, in Sicilia, e in particolar modo nella provincia di Agrigento, ci saranno punte di venticinque gradi la sera, che in tandem con l’umidità renderanno il concerto un vero e proprio incubo. Voci di palazzo, direttamente dalle più oscure stanze dell’Assemblea Regionale Siciliana, hanno confermato alla redazione di MOW che molto probabilmente, per rendere il tutto “più invernale”, verrà sparata sul palco, e nelle sue immediate vicinanze, della neve finta, come nei peggiori film comici. In Sicilia, soprattutto in zone non di alta montagna, la neve non si vede da circa dieci anni. È alquanto improbabile e surreale che questo Natale la Valle dei Templi venga colpita da una bufera o che possa essere investita da una leggera nevicata, quindi la domanda sorge spontanea: perché tutto ciò? Qualcuno all’interno del governo regionale crede veramente che con un’iniziativa del genere si possa promuovere Agrigento?
In queste ore migliaia di persone hanno mostrato il proprio dissenso nei confronti del concerto sui social network. La politica d’opposizione, nonostante il nobile fine, mal digerisce l’iniziativa, visto che il tutto pare arrivi a costare alle casse dei siciliani oltre mezzo milione di euro. Una cifra che, se confermata, sarebbe spaventosamente alta per un singolo evento e che potrebbe essere investita, per esempio, nella gestione della crisi idrica che sta colpendo tutta la Sicilia, ma in modo particolarmente aggressivo e distruttivo proprio la provincia di Agrigento. L’organizzazione dell’evento creerà anche un enorme disagio ai turisti, visto che verrà chiuso il suggestivo “Parco della Valle dei Templi”. “Avevamo programmato questa visita da mesi - racconta a MOW Martina, mamma di Trieste scesa in Sicilia con la famiglia proprio per visitare il sito archeologico - e adesso, con poco più di una settimana di anticipo, ci annunciano che il parco sarà chiuso. È un esempio di pessima organizzazione, sono sicura che come noi, decine di migliaia di turisti dovranno tornare a casa con l’amaro in bocca per non poter ammirare i meravigliosi templi greci di Agrigento”.