Alla notizia della rinuncia alla direzione del Salone del Libro di Torino da parte di Nicola Lagioia, abbiamo chiesto a Gian Paolo Serino una nota critico-satirica con le proprie proposte per riempire il posto vacante (è previsto un onorario di 120 mila euro all’anno, al quale aggiungere 10 mila euro a titolo di rimborso delle spese) e affidare ulteriori incarichi nell’ambito dell’evento letterario.
Non sono andato come negli ultimi 20 anni. Al Salone del Libro mi annoio.
Lagioia ha lavorato bene; ha fatto quello che gli hanno chiesto, niente. Ed è stato bravissimo nel farlo e a essere uno dei misteri d'Italia come la strage di Bologna o piazza Fontana.
Il direttore lo farei fare a un ragazzo delle medie coadiuvato da Oliviero Ponte Di Pino e Elisabetta Sgarbi, l’ultimo genio italiano, una donna capace di scommettere.
Alla biglietteria Morgan, al ricevimento chi conosce almeno una sua canzone.
Alla sicurezza Guia Soncini (o Goffredo Fofi con aiuto nelle pause di Lagioia), al parcheggio Dazieri.
Al coordinamento bagni i Raimo (i fratelli Christian e Veronica, ndr), ufficio stampa Antonio Scurati.
Coordinamento feste Antonio Moresco, ospiti internazionali Cognetti con baita, a Bruno Gambarotta una speciale sala per raccontare perché lo chiamano sempre.
Coordinamento scuole Roberto Saviano con scorta insieme a Matteo Messina Denaro, Miss Salone del Libro Loredana Lipperini con Gilda Policastro.
Inviato speciale Gian Paolo Serino a seguire gli incontri più interessanti: nessuno.