Questa settimana c'è una hit che fa scolorire tutte le altre e porta la firma di una delle nuove promesse della scena rap, Artie 5ive e del suo rappresentante più longevo, Guè. L’annuncio della collaborazione era stato anticipato dalle immagini dei due impegnati nelle riprese del video a bordo di una Ferrari per le strade di Milano. La macchina rossa assurge a simbolo della dolce vita da rapper di cui Guè si fa non solo portavoce ma massimo esempio vivente. Ne risulta un concentrato di adorabile smargiasseria, che ci porta via dalla cappa del caldo urbano, regalandoci un nuovo entusiasmo, sfacciato e contagioso. Non riesce in quest’impresa invece Fred de Palma, che in Passione sembra più un teen idol che un rapper che viene dalle battle di freestyle, ma il suo destino oramai è quello di sfornare hit estive latineggianti e lo fa intenzionalmente. Passiamo ora a una coppia consolidata, Capo Plaza e Shiva che tornano insieme con Bad Boy, una canzone d’amore, erotico e sentimentale, senza infamia e senza lode, il cui unico merito è quello di aver ridato voce a Shiva dopo i complicati giorni in tribunale.
Andiamo adesso in Francia. Anzi, è Rhove che la porta da noi, visto che insieme a Germo67 è stato scelto da Jungeli per una nuova versione di Petit Génie, la canzone più ascoltata in Francia nel 2023 nonché triplo disco di Diamante. Qui l’afro-pop del francese di origini congolesi si unisce senza attriti alla voce popolare di Rhove, che dopotutto si è sempre dichiarato un grande estimatore del rap francese e si sente. Torniamo in patria con Diss Gacha che fa della “cultura italiana” il suo motto, promuovendo valori e vocaboli che non lo accomunano molto ai suoi colleghi rapper e che per questo hanno ancora più valore. Collabora con Bresh in Per un BroBro, un omaggio all’amicizia fra uomini di cui si sentiva sinceramente il bisogno, per rompere l’immagine delle faide fra blocchi, che stanno rovinando la scena musicale nascente e i rispettivi ascoltatori. La creatività pulita di Diss Gacha, che si manifesta nei numerosi neologismi che compongono il suo universo lessicale, BroBro sta per amico fraterno, infatti, esalta l’approccio genuino di Bresh, cantautore per nascita. Tra le quote rosa spunta Baby K che per attualizzare la sua consueta pubblicazione estiva si fa accompagnare in Una notte dall’ormai onnipresente Villabanks, per sfoderare il solito ritornello che volente o nolente ti entra in testa, noncurante dei tuoi gusti.
Di fronte a tutta questa smania di esserci e di immettere canzoni nuove sul mercato come se fossero prodotti di consumo di massa, dall’underground arriva Mezzosangue che fa un’operazione di controtendenza. Ripropone in una versione nuova il suo mixtape d’esordio, che dodici anni fa lo ha fatto affermare nella scena hip hop più radicale. Tutte le canzoni di “Musica Cicatrene” sono state completamente riprodotte e reinterpretate, rimaneggiando testi e produzioni per un aggiornamento dell’opera, che nella sua essenza rimane un’analisi ancora attualissima dell’era moderna, sempre più avvitata sulle dinamiche del capitalismo e dell’individualismo più sfrenato.