Settembre ha vinto l’edizione 2025 di Sanremo Nuove Proposte. Ma soprattutto è passato da noi nel Salotto del Villaggio del Festival: “Un’esperienza piena e ricca di emozioni, che sono il motore di tutto”. Settembre viene da X Factor, quindi conoscenza già le dinamiche televisive, anche se il talent è diverso: “Sanremo è più importante, qui si prova di più, siamo tanti”. E c’è sempre l’orchestra che cambia la dimensione della musica”. “Ho sempre amato il Festival, è un momento di condivisione con la mia famiglia”, racconta. In giro l’abbiamo visto alla festa di Radio Italia, una delle inaugurazioni della settimana, e Settembre è stato l’unico a scavalcare il cordone che separa gli artisti dalla gente: “A me piace il contatto con le persone, è bello il confronto, anche solo uno sguardo basta”. La promozione della canzone, Vertebre, ha funzionato: “Nasce tutto dall’idea di fondere un esperimento sociale alla musica”. La musica “è per me impattante dal punto di vista emotivo e unirla alle immagini e al contatto delle persone” è sicuramente efficace.
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Le pagelle sono parte della ritualità di Sanremo, ma quei commenti lo hanno condizionato? “Io gestisco i miei social, ma a X Factor non avevamo accesso ai telefoni. Ascolto molto i pareri qualificati, però non do lo spesso peso a tutti”. Dargen D’Amico, in realtà, gli aveva consigliato di non leggere nulla. “Prendo solo le cose giuste per migliorarmi”. Settembre è legato alla sua città, Napoli: in futuro la porterà nella sua arte? “Sicuramente sì. Vorrei fondere la cultura di Napoli nella mia musica”.
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