La musica di Sanremo dura tutto l’anno ormai. Quella di Rose Villain ne è un esempio chiarissimo, come ci ha detto lei stessa nell’intervista nel Salotto del Villaggio del Festival: “Mi sono goduta il Festival con molta serenità, concentrata su di me, mi sono divertita sul palco, Fuorilegge mi piace tantissimo. Sono soddisfatta”. Noi pure abbiamo apprezzato. Rispetto all’anno scorso sicuramente c’è maggiore sicurezza, e anche il tour estivo ha aiutato: “Il palco non cambia più”. Dopo Radio Gotham e Radio Sakura, la trilogia si concluderà con Radio Vega, ispirata dalla storia di Orfeo e Euridice, che si rifà alla costellazione della Lira, la cui stella più brillante è Vega, appunto. “Ma si può brillare anche di cose non sempre allegre e felici. È un disco bello dritto. Poi ormai scrivo in vista dei live e ci sono dei pezzi che vanno in quella direzione”. Ma anche la parte malinconica non mancherà. “Fuorilegge è nata prima di Click Boom”, nei ritornelli “mi piace stupirmi. Le ‘ear candy’, qualcosa che richiami l’attenzione”, e anche questo si vede: “Penso la canzone come un film”.
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“La canzone deve continuare a cambiare, voglio che succeda qualcosa: un climax, una sterzata finale e un finalone”, ha spiegato Rose. Le vocalità, comunque, nel corso del brano cambiano molto. “Non serve per forza fare vedere le doti vocali, vediamo Lucio Corsi: ha scelto le parole giuste e ha spaccato. Non c’è bisogno di fare Mariah Carey”. Rose Villain, però, ha deciso di puntare sul “cantatone”, valorizzando la sua voce e la capacità di stare sul palco.
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