“Esistono storie che non esistono”, recitava Maccio Capatonda. Esistono storie, aggiungiamo noi, che pur non esistendo diventano reali a forza di raccontarle. O quantomeno facciamo finta di non ascoltare le buone ragioni che ne mettono in dubbio la veridicità. Gianni Morandi è tra gli ospiti della terza serata di Sanremo 2024. Ogni volta che spunta il suo nome, però, tra le ricerche correlate appare sempre, immancabilmente, quella parola: coprofagia. Una vecchia storia di cui tutti, in un modo o nell’altro, abbiamo sentito parlare. Che significa? Come è possibile? Perché proprio Morandi, lui con le sue mani grandi? Domande assillanti e che non hanno mai trovato risposta. Gianni arriva la serata dopo che John Travolta, tra presunte pubblicità occulte e il ballo del qua qua, la merda l’ha certamente pestata. Sempre lontano, comunque, da quella leggenda che affligge la vita di Morandi da tempo, troppo tempo. Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori, cantava Fabrizio De André. In effetti, qualche pennellata di genio l’abbiamo trovata a proposito della leggendaria dieta del Morandi. In più come ricorda Rocco Tanica, le storie sulla merda, c’è poco da fare, saranno sempre le più divertenti. Una storia che parte da lontano e che prosegue fino nel punto più basso dell’umanità. Ecco il nostro viaggio del delirio.
Le origini del mito
Un letto d’ospedale, un ricovero per un batterio intestinale e una foto: come ogni grande storia, anche quella della coprofagia di Gianni Morandi parte da pochi e semplici elementi. Tale batterio, si dice, sarebbe uno di quelli che abitano sugli escrementi e che solo in quel contesto possono svilupparsi. Quale altra ragione, dunque, per la presenza dell’ospite nello stomaco di Gianni Morandi se non l’assunzione delle feci stesse? Un altro evento, avvenuto nei bagni di un autogrill, solletico ancora di più la fantasia del pubblico: Morandi appariva visibilmente contrariato in uno scatto mentre tentava di rientrare in uno dei bagni dell’area di sosta. Anche qui, entra in gioco il metodo scientifico: per quale motivo Gianni Morandi doveva chiudersi con quella violenza nel bagno? Naturale, per avidità: l’escremento non può essere diviso. Nel 2015, nel frattempo, una frase del cantante aveva fatto sognare le menti più corrotte. Era il Wired Next Fest e alla domanda di un interessato a proposito della questione Gianni rispose: “Queste cose mi fanno ridere molto”. Una smentita, ma non troppo. O non abbastanza per smettere di sognare. Gli storici, comunque, non sono concordi sulla data d’inizio della storia: c’è chi, rifacendosi a Nonciclopedia, fa risalire al 2008 la dieta di Gianni Morandi.
Le teorie e il delirio su Reddit
Surrealismo, un po’ di Duchamp e, ovviamente, Piero Manzoni: c’è tutto in questa storia. Un quadro completo, però, lo si può ottenere solamente se leggiamo i migliori commenti pubblicati su Reddit. L’inizio è il quesito: “Qualcuno di voi ricorda da dove (e quando) è nata la storia di Gianni Morandi che mangia la merda?”. La memoria è di quelle distorte: “Mi pare fosse uscita la notizia secondo cui avrebbe sofferto di un qualche tipo di malattia per cui defecava feci digerite, o qualcosa del genere, da qui ovviamente il passo immediato per cui non fosse colpa dell'intestino, o chi per esso, ma delle sue grosse mani che la raccoglievano avidamente dal wc per metterla nel piatto”. Ma c’è di peggio: “Un po’ tutti lo fanno. Ma forse intendevi dire defecava feci ingerite, o ingeriva feci defecate, o feci defecate ingerite o ingerite defecate feci”. C’è, poi, chi si intesta l’inizio del trend: “Mio padre da ragazzo (inizio anni Ottanta) conduceva insieme a dei suoi amici un programma radiofonico demenziale su una piccola stazione locale. Una sera era saltata fuori questo slogan ‘Gianni Morandi coprofago e Raimondo Vianello impotente’, che era diventato, usando un termine anacronistico, un meme della trasmissione”. Ma non è finita: “Ricordo anche che qualcuno cantava: ‘Andiamo a cena da Gianni, per feste e compleanni. Gustando delle torte di me... sacher!’”.
I titoli e la stampa
C’è poi chi, come Tpi, per smentire il tutto si è affidato a uno psicologo, Adriano Legacci: “La coprofagia è una pratica psicopatologica che consiste nell’ingerire deliberatamente escrementi, propri o altrui. Viene riscontrata in bambini subnormali, in adulti psicotici affetti da schizofrenia, da tumori del lobo frontale e, in alcuni casi, in persone affette da Sindrome di Prader-Willi”. Ciononostante, basta cercare le due parole su Google, “Gianni Morandi” e “Coprofagia”, per trovare decine di pagine intitolate nello stesso modo: “Gianni Morandi è un coprofago? Ecco la verità”.
Il fallo di reazione
Va bene la calma, ma dopo certe esagerazioni neanche un uomo dello stile e dell’educazione di Gianni Morandi ce la poteva fare a trattenersi. Dopo l’ennesimo utente che commentava a proposito della coprofagia, il cantante rispose: “Fabrizio, se ti mangio cago uguale, che tanto sei già mer*a”. Giustissimo.
Gianni Morandi, dunque, torna a Sanremo, lui che lo aveva vinto nel 1987 con Si può dare di più. Lui che è una delle colonne della musica italiana. Una storia, francamente, di cattivo gusto quella della coprofagia. Noi abbiamo cercato di ricostruirla nella sua assurdità. Sprazzi di surrealismo del web, tra cui una raccolta di poesie (di cui trovate il pdf gratuito su Google) intitolata: “Ho detto a mia nonna che Gianni Morandi mangia la merda”. Gianni è un artista, un cantante, un presentatore. Insomma, un uomo di spettacolo. Se fosse capitata a un altro, una simile storia sarebbe diventata un caso giudiziario. Non per Morandi, capace di mantenere il sangue freddo anche in un circo come questo. Altro che John Travolta e balletti stupidi, Gianni Morandi è la vera stella delle notti di Sanremo.