image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • Sport
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Calcio
  • Volley
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • Sport
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • calcio
  • Volley
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Cover Story
  • Topic
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Attualità

Perché Maccio Capatonda
riesce a rimanere politicamente
scorretto? Lo spiega al Basement
di Gianluca Gazzoli...

  • di Domenico Agrizzi Domenico Agrizzi

10 ottobre 2023

Perché Maccio Capatonda riesce a rimanere politicamente scorretto? Lo spiega al Basement di Gianluca Gazzoli...
I trailer dei film di Maccio Capatonda sono ormai leggendari: “La febbra”, “L’uomo che non reggeva l’alcol” o “Padre Maronno”, solo per dirne alcuni. Lanciati su Italia 1 dalla Gialappa’s, i video sono una parte del successo di Maccio, che poi si è sviluppato in molte altre direzioni. Ci sono stati i film e la vittoria alla seconda edizione di “Lol - Chi ride è fuori”. Ieri Maccio Capatonda si è raccontato al Basement di Gianluca Gazzoli, dove ha parlato dei suoi idoli, delle strade percorse e di quelle da percorrere: sempre seguendo via del surreale, resistendo alla banalità dell’ordinario. Il suo nonsense, forse, è l’unico modo per evadere i confini del politicamente corretto...

di Domenico Agrizzi Domenico Agrizzi

Immaginate quello che sarebbe successo se i genitori di Marcello Macchia, in arte Maccio Capatonda, non avessero regalato una macchina da presa al figlio. Non ci sarebbero stati Padre Maronno, La febbra, e tutti i trailer leggendari che divennero famosi grazie alla Gialappa’s e a Italia 1. Brevi, originali e tremendamente divertenti, quei video diedero lo slancio a Maccio Capatonda per raggiungere il successo. “Fin da quando avevo sette anni volevo stare davanti e dietro la telecamera”, ha confessato al Basement di Gianluca Gazzoli. Per fortuna, quella macchina da presa arrivò e Maccio iniziò a sperimentare. Poi vennero i primi lavori, caratterizzati dall’atmosfera surreale, i neologismi, i personaggi così brutti e grotteschi da sembrare qualcosa di più di una parodia: “C’erano sia degli attori che dei casi umani”. Si improvvisava: c’erano le “facce giuste” e le voci fuori dal comune. Alla qualità del montaggio si alternava la recitazione un po’ trash, un mix che produceva l’effetto straniante che è il vero successo delle sue interpretazioni. Alcuni di quei video, confessa, “facevano ridere perché erano fatti male”. Ma il suo amore per il nonsense viene da lontano: dalla stima per Nino Frassica, uno dei suoi maestri che, insieme a Valerio Lundini, rappresenta uno dei cardini della comicità surreale italiana. “Il bello del surreale è che non si arrende al reale”. Solo così si può sperimentare il confine tra il buono e cattivo gusto, stressando la risata e la battuta fino a quasi sfociare nell’assurdo più totale. Poi c’è stato Lol – Chi ride è fuori, dove per la prima volta si è cimentato in una performance in live. La prima edizione era andata molto bene e l’aspettativa era tanta. Inoltre, alcuni dei partecipanti erano suoi idoli, su tutti Corrado Guzzanti e Virginia Raffaele. Ad ogni modo, Lol fu un successo, e Maccio vinse la competizione. Ora è in un momento di sperimentazione. Ha lasciato Milano, dove ha vissuto per 19 anni, per trasferirsi a Roma. Per ritornare un outsider, forse. Un artista non può rimanere sempre in un ambiente protetto: ogni tanto una scossa è necessaria per trovare una nuova frequenza, per rinnovare il proprio stile.

Maccio Capatonda
Maccio Capatonda che interpreta Mariottide

I due film che ha fatto da regista sono stati difficili: abituato a contenuti di una lunghezza minore, cimentarsi con due lungometraggi erano un rischio. Italiano medio e Omicidio all’italiana sono andati bene, ma non benissimo. Ora ne arriverà un terzo, su cui sta lavorando da tre anni: “Non sarà un film neanche del tutto comico”. Vedremo cosa ha in serbo Maccio. Il punto forte di altri colleghi, dice, è la capacità di rimanere sempre se stessi, indipendentemente dal tipo di contenuto: cita Ricky Gervais (“tra i miei comici preferiti”) e Checco Zalone. Artisti che sono stati in grado di crearsi uno spazio proprio all’interno della comicità. “Il nonsense non morirà mai. È la voglia di andare contro la realtà. Ribaltare il reale, per volare in un altro mondo”. Il surreale serve a mostrare che le cose non devono essere per forza così. Forse per questo Maccio è tra i pochi a non essere mai stato criticato per la sua scorrettezza.

Maccio Capatonda
Maccio Capatonda al Basement di Gianluca Gazzoli

Qualche mese fa aveva già parlato dell’argomento: in quel caso era al Basement Cafè 5 insieme a Frank Matano. L’intervistatrice era la scrittrice e attivista Carlotta Vagnoli: “C’è qualcosa su cui non si può scherzare?”. Per Maccio no, si può scherzare su tutto, basta saperlo fare. Lo stesso Matano aveva evidenziato che, nonostante la lunga carriera e certe battute al limite, Maccio non era mai stato insultato o ridimensionato nei limiti del politically correct. La ragione è proprio la sua esistenza come personaggio e non come persona reale. Come si fa a insultare un fumetto, una parodia che ha semplicemente preso vita? Anche perché la comicità è scorretta quasi per definizione: prima o poi qualcuno si offende, c’è poco da fare. Ciò che conta è il tempismo: “non si può scherzare su una tragedia avvenuta oggi. Domani, però, lo si può fare”. Serve, dunque, scegliere il momento giusto, raccontando una storia da un punto di vista fuori dal comune. Proiettando la propria immagine al di là del reale e rimanendo “imparziali”. Prendere in giro tutti, facendo attenzione alle sensibilità del momento. Questione di empatia e di talento. Forse non si può spiegare il successo di Maccio Capatonda. La formula della sua arte resta incomprensibile. Ma questi sono gli artisti: misteri irrisolti con cui possiamo provare emozioni che non sapevamo di avere. Oppure, come nel caso di Maccio, ridere senza pensare alle conseguenze.

Maccio Capatonda
Maccio Capatonda a "Lol" su Amazon prime

More

La body positivity è stata una bufala? Antonio Mancinelli: “Le ultime fashion week sono la prova. La moda non è mai stata inclusiva”

di Ilaria Ferretti Ilaria Ferretti

Mode politiche?

La body positivity è stata una bufala? Antonio Mancinelli: “Le ultime fashion week sono la prova. La moda non è mai stata inclusiva”

Se volete vedere l'arte censurata ai tempi dell'algoritmo dei social andate al Vittoriale degli Italiani

di Giulia Toninelli Giulia Toninelli

Arte

Se volete vedere l'arte censurata ai tempi dell'algoritmo dei social andate al Vittoriale degli Italiani

Tag

  • Podcast

Top Stories

  • Delitto di Garlasco: chi teme così tanto (e perché) il servizio delle Iene? “Hanno chiesto di aspettare”: il “contenuto importante” fa saltare ancora la messa in onda

    di Emanuele Pieroni

    Delitto di Garlasco: chi teme così tanto (e perché) il servizio delle Iene? “Hanno chiesto di aspettare”: il “contenuto importante” fa saltare ancora la messa in onda
  • Altro giro, altro blocco. Nella settimana del derby arriva lo stop all’ennesimo striscione di curva Sud, “Sodalizio rossonero”. E gli ultras minacciano lo sciopero e di non entrare a San Siro

    di Domenico Agrizzi

    Altro giro, altro blocco. Nella settimana del derby arriva lo stop all’ennesimo striscione di curva Sud, “Sodalizio rossonero”. E gli ultras minacciano lo sciopero e di non entrare a San Siro
  • Tutti vedono Alessandro Venturelli a Torino ma nessuno lo ferma. Non basta dire “mi sembrava lui” per riportalo a casa. Perché le segnalazioni a vuoto illudono soltanto. E sulle telefonate anonime…

    di Giulia Ciriaci

    Tutti vedono Alessandro Venturelli a Torino ma nessuno lo ferma. Non basta dire “mi sembrava lui” per riportalo a casa. Perché le segnalazioni a vuoto illudono soltanto. E sulle telefonate anonime…
  • Delitto di Garlasco: tutti zitti sul dna di donna trovato a casa Poggi? Il mistero di una foto, l’ultima uscita di Lovati e le Iene che non vedremo (ancora)

    di Emanuele Pieroni

    Delitto di Garlasco: tutti zitti sul dna di donna trovato a casa Poggi? Il mistero di una foto, l’ultima uscita di Lovati e le Iene che non vedremo (ancora)
  • Che bello morire come le gemelle Kessler. Giordano e Ferrara, state boni, vi raccontiamo gli ultimi attimi di vita del duo più amato d'Italia

    di Gianmarco Serino

    Che bello morire come le gemelle Kessler. Giordano e Ferrara, state boni, vi raccontiamo gli ultimi attimi di vita del duo più amato d'Italia
  • Caro Andrea Sempio, ti senti perseguitato? Forse Alberto Stasi è l’unico che può capirti (anche se lo ritieni l’assassino). Ma sul delitto di Garlasco entrambi dite tutto?

    di Emanuele Pieroni

    Caro Andrea Sempio, ti senti perseguitato? Forse Alberto Stasi è l’unico che può capirti (anche se lo ritieni l’assassino). Ma sul delitto di Garlasco entrambi dite tutto?

di Domenico Agrizzi Domenico Agrizzi

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore [email protected]

Next

Cda Rai, riuscirà Meloni a prevelare sui poteri forti? Anzaldi: “Propaganda di governo con Rossi nuovo Ad, ma Sergio…”

di Matteo Cassol

Cda Rai, riuscirà Meloni a prevelare sui poteri forti? Anzaldi: “Propaganda di governo con Rossi nuovo Ad, ma Sergio…”
Next Next

Cda Rai, riuscirà Meloni a prevelare sui poteri forti? Anzaldi:...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Chi siamo
  • Privacy