Birra. E non sai cosa bevi. Questo il titolo dell'inchiesta principale di Report di Bernardo Iovene. Perché viene spontaneo domandarsi. Ma noi che birre beviamo? E come le scegliamo? Una cosa è certa: la maggior parte delle persone non sa quali sono le varie definizioni che si usano per descrivere i sapori e gli elementi che contraddistinguono le varie tipologie di birre. Termini come "filtrata a freddo", ad esempio, restano oscuri ai più — proprio come sottolinea Manuele Colonna, esperto spillatore. Nella nuova puntata di Report (Rai 3), condotta da Sigfrido Ranucci, si parla anche di questo, insieme ai principali “nemici” della birra, come la luce, della differenza tra birre artigianali e industriali, e del significato di alcune espressioni usate nel marketing birrario. Ma quindi, riprendiamo la domanda di prima, cosa vuol dire davvero “filtrata a freddo”? Lo spiega Ilaria Zaminga, responsabile della comunicazione di Heineken Italia: “Alla fine della maturazione la birra viene filtrata e questo permette di depurare la birra dai depositi, dai coaguli proteici e dai lieviti. La filtrazione avviene di per sé a basse temperature. Filtrata a freddo perché Birra Moretti è riuscita riusciti a portare la filtrazione a meno un grado centigrado permettendo questo liquido che vediamo così cristallino”.
Come osserva il giornalista, una birra così “super filtrata” risulta avere un profilo ancora più standardizzato, ma viene proposta con un nome più accattivante. E le bottiglie trasparenti? Sono adatte alla birra? Secondo l’esperta non ci sarebbe alcun problema, purché si eviti un’esposizione prolungata alla luce solare. Nel servizio di Report emerge anche il punto di vista di Carlo Schizzerotto, degustatore e direttore del Consorzio Birra Artigianale Italiana, che osserva un aspetto piuttosto importante. Il ventaglio aromatico, secondo lui, tende a ripetersi sempre in queste birre industriali (il cui mercato sarebbe “quasi totalmente in mano a poche multinazionali, compresa la birra Messina e l’Ichnusa, entrambe di proprietà di Heineken”, Rai).Tuttavia, un’eccezione precisa sembra esserci: la Peroni. Incredibile, alla fine si salva lei. Per approfondire però, non ci resta che guardare l’intero servizio.
