Dal debutto nell'aprile 1989, Chi L'ha Visto è sempre stato il programma dedicato alla ricerca delle persone scomparse. La gloriosa tradizione continua anche nel 2025, tant'è che mercoledì 1 ottobre, la trasmissione di Federica Sciarelli si è dedicata a una scomparsa nuova di zecca: quella della Global Sumud Flotilla dalla prima serata Rai.

Mentre i social pullulavano di video dell'abbordaggio alle imbarcazioni della Global Sumud Flotilla da parte dei militari israeliani, di aggiornamenti in tempo reale, mentre le persone scendevano di propria iniziativa nelle strade della loro città, Rai 1 mandava infatti in onda un' irrinunciabile replica de Il Commissario Montalbano. La rete principale del servizio pubblico, e ci scusiamo per l'espressione azzardata, delegava ad orari notturni la notizia del momento: derubricando di fatto sia la portata della notizia stessa, che la reazione della società civile. Del resto, l'arresto dei nostri connazionali in acque internazionali, i fiumi di gente in corteo nelle città italiane, non sono poi così importanti: non abbastanza da andare a rompere i cabbasisi a Montalbano. Tantomeno in replica.
Perciò, dato che né su Rai 1 né su Rai 2 si vedeva all'orizzonte uno speciale, un aggiornamento, un qualsiasi segnale di informazione sui fatti del momento, lo stravagante compito se lo accollava Federica Sciarelli. Prima di passare ai suoi casi di scomparsi, collegata con il giornalista Gherardo Vitali Rosati del Tg3 (in diretta dalla nave Life Support di Emergency), la Sciarelli ha perciò spiegato cosa stesse succedendo, per poi tenersi in contatto con il collega nel corso della puntata. Nel frattempo, oltre Montalbano sulla prima rete, su Rai 2 andavano in scena le ladre di Occhi di Gatto in versione francese.
A Mediaset intanto, con un talk show in palinsesto, di Flotilla se ne occupava Tomaso Labate a Realpolitik. Per dovere di cronaca: si tratta della puntata in cui, tra i vari interventi come quello di Francesca Albanese, Mario Sechi blaterava di speranza che le barche venissero affondate.
Per tutta la prima serata, non fosse stato per lo sconfinamento di Federica Sciarelli, per il pubblico Rai non sarebbe successo niente di rilevante. A Bruno Vespa era bastato moltiplicare i minuti della sua striscia post tg, Cinque Minuti, che diventavano dieci per ospitare il Ministro degli Esteri Antonio Tajani e poi rimandare il tutto alla seconda serata, per chi fosse stato ancora sveglio. Di nuovo, per diritto di cronaca: è la puntata in cui Tajani ha riscritto il diritto internazionale, perché il blocco israeliano sarà pure illegale, ma quello che dice il diritto conta fino a un certo punto.

Tra la notte dell'1 ottobre e la mattina del 2 ottobre, Israele ha preso il controllo di 41 imbarcazioni e fermato 400 attivisti; a fine serata, fonti della Farnesina hanno confermato che i 46 italiani fermati, tra cui 4 parlamentari e 3 giornalisti, erano tra i più di 450 membri della Flotilla sbarcati nel porto di Ashod.
Ebbene, se alla Rai si fosse voluto dare il beneficio del dubbio, anche giovedì 2 ottobre stesso schema della sera precedente: però stavolta il compito di un breve aggiornamento se lo è sobbarcato Milo Infante, il cui programma Ore 14 Sera si occupa di cronaca nera. Pochi minuti, ma sufficienti per mostrare alcune immagini dei cortei che, di nuovo, sono partiti spontaneamente nelle principali città italiane. In compenso, pare che ci sia stato qualche tafferuglio: tra sciopero di venerdì 3 e manifestazione del 4 ottobre, se ci uscisse qualche vetrina rotta, magari uno spazio vero in prima serata se lo guadagnano.
Con le sorti di 46 cittadini italiani in mano al Paese “amico” Israele, un movimento di piazza le cui immagini hanno fatto il giro del mondo - un movimento che a questo punto diviene simbolo e non ingloba più solo la causa palestinese, ma diventa protesta anche contro il governo- cosa fa il servizio pubblico? Sbriga la pratica. Scivola via e ci rimanda alla seconda serata di Bruno Vespa: con Matteo Renzi a fare la morale agli attivisti e Tommaso Cerno che, lo sappiamo, è Tommaso Cerno.

Tutto mentre, guardacaso, la -il!- Presidente del Consiglio Giorgia Meloni condanna gli attivisti della Flotilla, dà loro degli irresponsabili, annuncia che non pagherà i voli per il rimpatrio e condanna gli scioperi perché sarebbero la scusa per un “week end lungo”. Tutto mentre nei tg passa un mesto comunicato del sindacato Usigrai, che denuncia l'assenza di un Presidente a causa di una maggioranza di governo che blocca il lavoro della Commissione di Vigilanza: un anno senza Presidente, durante il quale sono state “bloccate le audizioni di vertici aziendali, direzioni editoriali e sindacati”, oltre a “nessun confronto sull'andamento dell'azienda, nonostante il preoccupante calo degli ascolti”.
Qualcuno se la ricorda la Rai capace di allestire una diretta, irrompere nella programmazione per aggiornare il pubblico, informarlo? Quando non c'è un Papa che muore, ovviamente. Comunque, mentre la Rai rinunciava alla sua missione di servizio pubblico, a parlare di manifestazioni e Flotilla c'erano Dritto e Rovescio su Rete 4 e Piazzapulita su La7.
Rai, lo sai chi ti saluta tanto? 'Sto c...orteo.
