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Ma Papa Leone XIV ha vinto (su Parolin e gli altri) perché ha visto Conclave? Il fratello di Robert Prevost: “Ha visto il film per capire come comportarsi e…”

  • di Ilaria Ferretti Ilaria Ferretti

10 maggio 2025

Ma Papa Leone XIV ha vinto (su Parolin e gli altri) perché ha visto Conclave? Il fratello di Robert Prevost: “Ha visto il film per capire come comportarsi e…”
Adesso possiamo dirlo davvero: Conclave lo hanno visto proprio tutti. Nei giorni più delicati per la Chiesa e per un mondo rimasto senza Papa, le sale cinematografiche sono state prese d’assalto da chi voleva capire meglio come funziona l’elezione del nuovo Pontefice. Tutti, ma davvero tutti hanno visto il film di Berger. Persino il Papa. Il fratello John: “Volevo distrarlo un po’ dalla realtà, fargli ridere di qualcosa, perché adesso ha una responsabilità enorme”, ha raccontato a NBC News. Ma la vera domanda è: gli sarà piaciuto, oppure no?

di Ilaria Ferretti Ilaria Ferretti

Tutto santissimo. Papa Leone XIV ha visto il film Conclave di Edward Berger, con Castellitto, Rossellini, Fiennes e tanti altri… A rivelarlo è stato suo fratello John in un’intervista rilasciata a NBC News. “Quindi sapeva come comportarsi”, leggiamo. “Volevo distrarlo un po’ [dal vero conclave], fargli ridere di qualcosa, perché ora si tratta di una responsabilità immensa”. Il film di Berger è stato recuperato da mezzo mondo, soprattutto dopo la morte di Papa Francesco. Le persone – credenti o meno – volevano capire cosa si fa quando un Papa muore e ne va scelto un altro. Cosa si nasconde nel Conclave. Cosa si dicono lì dentro i cardinali, i votanti chiusi per un giorno e quattro scrutini. E che direzione prenderà la vita. Prevost che da quel balcone l'8 maggio è apparso rassicurante e con uno sguardo buono, “non ci credeva”, ha raccontato suo fratello John. “Io non ci credevo e Rob non ci credeva – dovrei dire Papa Leone – perché l’atteggiamento era: ‘Non ci sarà mai un papa americano’”

Il film Conclave al cinema
Conclave (2024) Dal film di Berger

E invece, proprio in uno dei momenti storici più complessi di sempre, forse sarà proprio quella provenienza “improbabile” a essere una chiave. Una lente nuova per leggere le sfide della Chiesa e del mondo e spiegarcele. Forse il nuovo Papa ci potrà aiutare a interpretare con lucidità anche il linguaggio del suo Presidente, a costruire un rapporto più quieto, a immaginare e restaurare – ripetizione voluta – un quieto vivere globale. Nonostante lo scetticismo, John Prevost ha detto: “Da quello che leggevo e sentivo, c’erano tre candidati forti che si contendevano i primi posti”, ha spiegato, “il cardinale delle Filippine, il segretario di Stato [vaticano] e lui, Robert”. Ma come si fa a far staccare la mente a un uomo che è diventato il Santo Padre? Che porta sulle spalle il peso di un’eredità potente, di Roma, della Chiesa lasciata da Bergoglio, e di un tempo segnato da guerre, disuguaglianze e sangue oltre i nostri confini? “Prima facciamo Wordle, perché è una cosa che facciamo regolarmente”, ha raccontato John Prevost. “Poi giochiamo a Words with Friends. Serve a distoglierlo un po’ dalla realtà”. E chissà se tra una parola e l’altra, tra un cruciverba digitale e una risata, Papa Leone XIV non trovi proprio lì un po’ di respiro. Il tempo breve, e necessario, per rimanere umano.

La prima messa di Papa Leone XIV
La prima messa di Papa Leone XIV
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