Tutti vogliono cantare a Napoli, da Mengoni a Vasco, passando per Elodie, Pinguini Tattici Nucleari, Marracash e Sfera Ebbasta (e il calendario si allunga ancora), ma i napoletani continuano a dividersi sugli artisti made in Naples. Sintomatica di questa contrapposizione, sono, loro malgrado, Gigi D'Alessio e Nino D’Angelo: i fan del primo odiano il secondo e viceversa. A riaccendere l'antica rivalità, gli ultimi eventi nella città di Partenope. Chi ce l'ha più lungo (il metro del successo)? Il 29 luglio allo stadio Diego Armando Maradona, più di 40 mila persone si sono radunate in un unico coro “Olè olè olé, Nino, Nino”. Senza che il calcio c'entrasse niente (più o meno). Quando si parla di D'angelo, infatti, si parla un po' di tutto ciò che riguarda la città: la musica, la cultura e anche la squadra di calcio, che ha come inno Napoli Napoli. Più che un concerto, il suo è stato una festa, per celebrare gli oltre 40 anni di carriera e con un solo ospite-fan a sorpresa, Marco Mengoni. Qualche giorno prima, però, in piazza del Plebiscito, c'è stata un'altra festa, otto serate che hanno visto diversi artisti duettare con D'Alessio, con il meglio delle prime due serate, trasmesso in differita su Raiuno.
Un altro evento (con oltre 50 mila persone in totale) che fa capire la portata del fenomeno della musica napoletana contemporanea, con un artista che fa da ponte con le nuove lanciatissime generazioni (Geolier e Co). Ma chi rappresenta la Napoli vera? Chi è il vero re? È questa la diatriba che accende gli appassionati, che si accapigliano su questo tema. Un sostenitore di D’Angelo afferma: “Nino è il vero cantante napoletano, il resto non conta”. Un fan di D'Alessio risponde: “70 euro a biglietto per sentirlo cantare in playback? Neanche se me lo regalano”.
E la storia continua con dati e contro-dati: “Parlate quanto volete, ma i fatti contano: otto serate al Plebiscito, Rai e 13 ospiti, e nessuno parla di D'Alessio. Nino ha fatto un solo concerto e ne parla tutto il mondo”. Un altro ribatte: “Nino ha avuto 40 mila spettatori? Erano almeno 65 mila”. La risposta dei dalessiani: “Io a Piazza del Plebiscito mi sono divertito, quasi tutto pianoforte e voce, non in playback. Nino ha rapinato 40mila persone”.
La discussione s'infiamma ulteriormente con l'annuncio del concerto di D'Alessio al Maradona nel giugno 2025, nove anni dopo l'ultimo. I fan di D’Angelo commentano: “Vuole replicare il successo di Nino... Ricorda una cosa, caro Gigi, finché c’è il maestro, tu sarai sempre secondo”. In sintesi, mentre il resto d'Italia celebra la musica napoletana (con onore) Napoli continua a essere divisa da queste ridicole rivalità. E pensare che, qualche anno fa, i due artisti hanno persino condiviso un tour, intitolato “Figli di un Re Minore”. Ex Minore, pardon.