image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • Calcio
    • NFL
    • combattimento
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Cronaca Nera
    • Esteri
    • Economia
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • calcio
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Tech
  • Fashion
    • Fashion
    • Moda
    • Gear
    • Footwear
  • EVERGREEN
  • Topic
  • Journal
  • Media
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Culture

Ok ma chi caz*o è Alice Rohrwacher, la regista italiana che presto vincerà l’Oscar?

  • di Ilaria Ferretti Ilaria Ferretti

25 ottobre 2023

Ok ma chi caz*o è Alice Rohrwacher, la regista italiana che presto vincerà l’Oscar?
I suoi film sono come incantesimi lontani nel tempo e nello spazio. I suoi esseri umani sono come degli animali e liberarli significa renderli consci della propria condizione di schiavitù. Da “Corpo Celeste” a “La chimera”, presentato a Cannes e riproposto alla Festa del Cinema di Roma, Alice Rohrwacher, fresca di nomination all'Oscar con “Le pupille”, porta in alto il nome dell'Italia oltreoceano, e molti manco lo sanno…

di Ilaria Ferretti Ilaria Ferretti

Un talento chiamato Alice Rohrwacher, la regista poco conosciuta in patria e apprezzatissima all’estero, sopratutto in America, ha ottenuto lo scorso anno una nomination all’Oscar per il corto Le Pupille realizzato assieme a niente meno che Alfonso Cuarón. Dopo Hollywood, Alice si è messa di nuovo all'opera e ha scritto un nuovo film, La chimera,  presentato al Festival del cinema di Cannes e riproposto in questi giorni al Rome Film Fest (uscirà nelle sale il 23 novembre). L’Italia centrale e rurale (i suoi genitori sono apicoltori), i misteri, la Chiesa, e  l’adolescenza. Ricorre sempre in ogni suo lavoro, la storia, la mano aperta che accarezza il cinema di Alice Rohrwacher da sempre legato al confronto atavico con ciò che siamo stati e c’era prima di noi. La chimera  (che per la prima volta ha un cast internazionale) chiude la trilogia iniziata con Le meraviglie nel 2014 e proseguita con Lazzaro felice nel 2018, in cui viene sviscerato il nostro rapporto con il passato. La Rohrwacher ha raccontato ad Hollywood Reporter che da piccole lei e sua sorella (e attrice feticcio), Alba, sentivano parlare spesso dei cosiddetti “tombaroli” in Etruria. Degli uomini che rubavano e strappavano via dalle mani di un morto e di un intero Paese la bellezza dei suoi reperti storici e oggetti preziosi per venderli nel mercato nero del collezionismo. Sfidando la legge dei morti, dell’invisibile. Ma come si fa ad entrare dentro quelle tombe vecchie di tremila anni? Alice si è data una risposta: “Queste persone non temono il sacro”. Ha continuato: “Per questo ho pensato al personaggio dello straniero, un uomo senza radici, di cui non sappiamo nulla, che inseguendo una leggenda cerca le sue radici proprio là: sotto terra”. C’è un rapporto tra i vivi e i morti come fosse uno scambio. Quelle suppellettili e offerte deposte che venivano fatte in nome di un Dio (che secondo Erodoto erano garanzie di grazia e protezione per il defunto e per la sua famiglia) ancora oggi vengono trafugate da questi barbari arricchiti. Certo eh, che questa storia non deve aver fatto una bella impressione ai produttori e alle piattaforme di streaming. Ma Alice “la sovversiva” non ha paura di niente, perché per lei il cinema non ha ganci. 

20231025 144700825 7951
Alice Rohwacher

Nei suoi film c’è la fede anarchica, spazio per parlare di risurrezione ma anche sequenze bucoliche, con bontà disseminata come il grano per gli uccelli, immagini di sudore, di corpi, di odori. Lazzaro, felice, (con cui ha conquistato, ex aequo, il Prix du scénario, premio destinato alla miglior sceneggiatura nel 2018) è uno dei diamanti grezzi del cinema della Alice Rohrwacher. La storia di una comunità di mezzadri ignari di quello che succede al di là delle montagne, abituata a rispondere agli ordini della “Regina di sigarette” (marchesa Alfonsina De Luna, proprietaria dispotica di un'estesa piantagione di tabacco). Tra gli abitanti di questa fittizia regione nell'Italia centrale, spicca Lazzaro, un ragazzo felice, appunto, che pagherà (in un primo momento) la colpa di essere una brava persona. “Sente un odore, che cos'era? L’odore di un uomo buono” (Lazzaro Felice, 2018). Quel progresso che non attraversa la loro terra e l’inevitabile e successivo passaggio che piaceva tanto raccontare a Charles Dickens delle popolazioni che migrano dalle campagne alla città, non è ben accolto dai cittadini emigrati che non scovano niente che vorrebbero davvero. Forse era meglio quella terra inesplorata, ma che allo stesso tempo, come avrebbe detto lo scrittore Cesare Pavese: “sembrava tremare”. Fatti veri almeno in parte e fino a un certo punto, come cantano le bambine di Le Pupille di Alice Rohrwacher, un corto piacevole ambientato in un collegio. Le protagoniste sono proprio queste piccole bimbe impegnate a preparare una recita scolastica per la vigilia di Natale mentre fuori dalla porta c'è la guerra. Le orfanelle sono pure, così tanto che le stesse suore vendono le loro preghiere (che secondo i cittadini potevano veramente far cessare il fuoco) in cambio di denaro. Tra le supplici c'è anche una donna che chiede di pregare cosicché il suo amante torni da lei e in cambio offre una zuppa inglese a tutte quante. Cara Alice, ti sei creata uno spazio tutto tuo, come scriveva Sylvia Plath nei Diari: “strano (e striminzito solo in Italia, un Paese che non ti merita ndr) ma sufficiente per starci dentro felice”. È solo questione di tempo, lo sai che qui le cose vanno sempre per le lunghe...

20231025 152321674 8958
Adriano Tardiolo in “Lazzaro Felice”
Locandina del corto “Le pupille” di Alice Rohwacher
Locandina del corto “Le pupille” di Alice Rohrwacher

More

La serie “I Leoni di Sicilia” di Genovese su Disney Plus. Miriam Leone: “Finalmente una storia siciliana senza mafia”

di Ilaria Ferretti Ilaria Ferretti

Senza colpi di lupara

La serie “I Leoni di Sicilia” di Genovese su Disney Plus. Miriam Leone: “Finalmente una storia siciliana senza mafia”

Per fare “Quel maledetto film su Virzì” ci hanno messo dieci anni. Ne è valsa la pena? Ecco il documentario alla Festa del Cinema di Roma e su Now (Sky Documentaries)

di Ilaria Ferretti Ilaria Ferretti

Fan club

Per fare “Quel maledetto film su Virzì” ci hanno messo dieci anni. Ne è valsa la pena? Ecco il documentario alla Festa del Cinema di Roma e su Now (Sky Documentaries)

“Io, Noi, Gaber”: ecco com’era il mondo quando c’era il Signor G. E perché ci servirebbe uno come lui ora che il mondo va a putt*ne

di Ilaria Ferretti Ilaria Ferretti

Festival di Roma

“Io, Noi, Gaber”: ecco com’era il mondo quando c’era il Signor G. E perché ci servirebbe uno come lui ora che il mondo va a putt*ne

Tag

  • Cinema
  • Oscar

Top Stories

  • Abbiamo visto Facci ridere (Rai 2) con Pino Insegno e Roberto Ciufoli, ma com’è? Un programma comico che sa solo quello che non è. E se Striscia la Notizia andasse ancora in onda gli avrebbe agevolato una nutrita galleria di Nuovi Mostri…

    di Irene Natali

    Abbiamo visto Facci ridere (Rai 2) con Pino Insegno e Roberto Ciufoli, ma com’è? Un programma comico che sa solo quello che non è. E se Striscia la Notizia andasse ancora in onda gli avrebbe agevolato una nutrita galleria di Nuovi Mostri…
  • Siamo andati al concerto dei Pinguini Tattici Nucleari, allo Stadio Maradona di Napoli, ma com'è stato? Uno spettacolo tra ironia ed emozioni. E con l'ospite Max Pezzali e Pastello Bianco in dialetto napoletano...

    di Angela Russo

    Siamo andati al concerto dei Pinguini Tattici Nucleari, allo Stadio Maradona di Napoli, ma com'è stato? Uno spettacolo tra ironia ed emozioni. E con l'ospite Max Pezzali e Pastello Bianco in dialetto napoletano...
  • Abbiamo visto la serie The Bear 4 con Jeremy Allen White (Disney+), ma com’è? Esattamente quello che è sempre stata. Ecco perché, forse, non c’è bisogno di continuare con una quinta stagione

    di Alessio Simone Iannello

    Abbiamo visto la serie The Bear 4 con Jeremy Allen White (Disney+), ma com’è? Esattamente quello che è sempre stata. Ecco perché, forse, non c’è bisogno di continuare con una quinta stagione
  • Siamo stati al concerto di Marracash a San Siro, ma com’è stato? Tra Madame, svenimenti, allucinazioni e intelligenza artificiale, vi raccontiamo il doppio sogno di Marra…

    di Giuditta Cignitti

    Siamo stati al concerto di Marracash a San Siro, ma com’è stato? Tra Madame, svenimenti, allucinazioni e intelligenza artificiale, vi raccontiamo il doppio sogno di Marra…
  • Money Road (Sky), le pagelle: Enzo Miccio e lo yacht extralusso (4), Fabio Caressa commosso (8), Danielle presa bene (8), mentre Grazia…

    di Irene Natali

    Money Road (Sky), le pagelle: Enzo Miccio e lo yacht extralusso (4), Fabio Caressa commosso (8), Danielle presa bene (8), mentre Grazia…
  • Siamo andati al concerto di Shiva (sold out) all’Unipol Forum di Milano, ma com’è stato? In equilibrio perfetto tra realtà e finzione. E la dedica al figlio Draco, le immagini della sparatoria sullo sfondo e gli ospiti…

    di Giuditta Cignitti

    Siamo andati al concerto di Shiva (sold out) all’Unipol Forum di Milano, ma com’è stato? In equilibrio perfetto tra realtà e finzione. E la dedica al figlio Draco, le immagini della sparatoria sullo sfondo e gli ospiti…

di Ilaria Ferretti Ilaria Ferretti

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore moreno.pisto@mowmag.com

Next

“Nuovo Olimpo” di Ozpetek è un altro film sull'omosessualità e una Roma instagrammabile che non esiste

di Alessandra Cantilena

 “Nuovo Olimpo” di Ozpetek è un altro film sull'omosessualità e una Roma instagrammabile che non esiste
Next Next

“Nuovo Olimpo” di Ozpetek è un altro film sull'omosessualità...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy