Altro che Fabrizio Corona in bicicletta sotto casa, Davide Lacerenza dovrà affrontare problemi ben più grossi in tribunale. E non sarà facile, visto chi è il Pubblico Ministero. Francesca Crupi, e se il suo nome al momento non vi dice nulla, i casi di processo penale che ha seguito come magistrato, ovvero in cui ha sostenuto l'accusa, sicuramente ve li ricorderete. Durante la sua carriera ha affrontato numerose indagini di alto profilo, spaziando dal terrorismo alla criminalità organizzata, fino a casi di cronaca giudiziaria legati al mondo della finanza e della politica. Nel corso della sua carriera, Crupi ha coordinato le indagini di alcuni dei casi di cronaca più importanti a livello nazionale. Roba che, vista l'evidenza di ciò che capitava in Gintoneria, risulta sicuramente ben più complessa a livello di indagini rispetto ai cavalli di Lacerenza. Vale la pena di ricordarne qualcuno.


Tra le indagini più rilevanti da lei coordinate figura l'arresto dei quattro presunti jihadisti che progettavano un attacco a Venezia. Inoltre, ha seguito il caso di una 19enne keniota residente nel Milanese, fermata nel dicembre 2024 con l'accusa di "arruolamento con finalità di terrorismo internazionale". La giovane, vicina agli ambienti dell'Isis, stava per partire dalla Lombardia per unirsi ai combattenti in Siria. L'inchiesta è stata condotta in collaborazione con la Digos e coordinata anche dal procuratore Marcello Viola. Crupi ha poi lavorato su diversi casi di violenza e delinquenza organizzata. Tra questi, l'aggressione avvenuta a Milano in piazza Sempione nel luglio 2021, in cui una gang di otto giovani ha attaccato brutalmente un gruppo di coetanei. Inoltre, è stata titolare dell'indagine che ha portato alle richieste di condanna per i rapper Mohamed Lamine Saida, noto come Simba La Rue, e Zaccaria Mouhib, alias Baby Gang, coinvolti in una sparatoria avvenuta nel luglio 2022 nei pressi di Corso Como.

Un altro caso di rilievo seguito dalla pm è stato quello dell'aggressione a Lorenzo Ruzza, in cui il presunto mandante, Danilo Quarto, è stato rinviato a giudizio con l'accusa di tentata estorsione. Francesca Crupi si è occupata poi di diverse indagini economico-finanziarie, tra cui il caso “Palazzo Viridis”, che ha coinvolto il gruppo Polaris e la Bloom Hotel. In questa vicenda, ha chiesto il rinvio a giudizio per ipotesi di truffa e tentata estorsione nei confronti dell'amministratore delegato e del proprietario della società. A gennaio 2024, il suo nome è emerso nella riapertura delle indagini sull'omicidio di Fausto Tinelli e Lorenzo “Iaio” Iannucci, due giovani vicini al Centro Sociale Leoncavallo uccisi a Milano nel 1978 in un delitto rimasto irrisolto. Il caso, archiviato nel 2000, è stato riaperto su sollecitazione del sindaco Giuseppe Sala. Insomma, se il compito di un PM è quello di sostenere l'accusa, agendo nell’interesse della giustizia e non di una parte specifica, a Lacerenza non resta che mettersi nelle mani di un ottimo avvocato. Con un PM così, ne avrà bisogno.

