Se la qualità di un dissing la fanno i partecipanti, qui siamo a livelli epici. Fabrizio Corona contro Davide Lacerenza. Uno scontro tra titani. Da una parte il king del gossip, l'uomo che sa tutto di tutti; dall'altra l'uomo chiamato cavallo, il boss dello champagne ritappato e delle notti bianche milanesi. Non serve una profezia per capire che sarà, come si dice da queste parti, tutto di livello, tutto discutibile. La premessa è più esplosiva di una bottiglia di champagne messa in una betoniera: come un ragazzo in cerca di rissa, Corona si presenta sotto casa di Lacerenza ai domiciliari. Come nelle migliori sceneggiate: il signor Falsissimo si presenta in bicicletta alla finestra del rivale, per chiedergli conto di ciò che è successo. Da quello che sappiamo, anzitutto Corona è arrivato incolume nonostante sia famoso per le cadute in bicicletta. Dopodiché i due si sono messi a parlare, litigare, senza risparmiare insulti reciproci. Pare che Lacerenza abbia minacciato Corona: “Se continui tiro fuori i video in cui scop*vi e pippavi alla Malmaison”. Ma come abbiamo visto con l'inviato di Fuori dal Coro, è impossibile mettere in crisi il Fabrizione nazionale, che avrebbe semplicemente risposto: “Che caz*o me ne frega”.


Fabrizio Corona ha già lanciato la sua bomba contro la Gintoneria e Lacerenza, in un episodio speciale del suo Corona OnAir su YouTube. Con il suo solito stile, il re del gossip ha sparato una serie di bombe, tratteggiando un romanzo criminale pieno di sesso, droga e scandali. Ha raccontato di festini, di minorenni e di amicizie poco raccomandabili, mettendo sul piatto accuse che, se confermate, potrebbero tradursi in una condanna pesantissima: quindici anni di carcere. Corona ha parlato del rapporto di Lacerenza con Clotilde Conca Bonizzoni, all'epoca dei fatti minorenne, di orge, cocaina, e filmati ai quali avrebbe preso parte anche la madre della ragazza, ex fidanzata dell'avvocato Fusetti. Ma non si è accontentato: lo scontro diretto tra lui e Lacerenza promette di essere davvero una lotta tra veri cavalli. Altro che i missili di champagne: aspettiamoci delle sciabolate vere, e non metaforiche.

