Per quello che può valere, si alza una voce in difesa di Davide Lacerenza. Filippo Champagne, ovviamente, compagno di sciabolate del titolare e presenza fissa alla Gintoneria. Alla Corte dei Miracoli di re Cruciani, ovvero alla Zanzara, l'amico di Lacerenza ha urlato le ragioni che proverebbero l'innocenza dell'ex marito di Stefania Nobile. Primo argomento: lo fanno tutti. Per chi non lo sapesse, il capoluogo lombardo è una piccola Amsterdam. “Ditemi un locale a Milano dove non ci sono le putt*ne. Ditemene uno, caz*o. Le putt*ne le trovi negli hotel, nei ristoranti, nelle cene, ovunque, ma di cosa parliamo dai”. Forse nei locali e hotel che frequenta lui, ma andiamo avanti. E la cocaina? “A Milano pippa l'ottanta per cento delle persone, anche i minorenni. Solo io ho i cogli*ni di dirlo, voi non avete le palle per dirlo. Sono tutti dei drogati”. Filippo Champagne, a quanto riporta Cruciani, farebbe parte di quel 20 percento virtuoso, si fa per dire: “Lo dice anche Wanna Marchi, lui non usa cocaina”. E Filippo conferma, con una nota dialettale in siciliano: “Ieri mi hanno massacrato sui social. Ti porto le arance, preparati. Tutte minchi*te, come dico io: me la suc*no da sotto. Da sotto me la suc*te, pisciaturi. Volevo fare un piccolo pensiero per tutti gli haters di sto caz*o”. Eccolo qua. “Ti faccio leggere quello che c'è scritto nell'ordinanza”, ma Cruciani lo interrompe: “Hai mai visto circolare cocaina nel locale?”. “Certo”, risponde Filippo Champagne, “io so che Davide la usava ma non l'ho mai visto darla a qualcuno. Poi è normale che la usa, lo sanno tutti, lo dice anche lui. È anche normale che in locale noti delle ragazze che sono lì per prendere dei clienti facoltosi, che hanno soldi da spendere. Ma io non ho mai visto Davide gestire queste putt*ne”.

Insomma, le intercettazioni hanno dimostrato il contrario, spinge Cruciani con la sua classica parlantina da vocale a velocità 1.5x. “Ma ragazzi, la putt*na esiste dall'antichità. Il primo lavoro al mondo è la putt*na”, chiosa Champagne, “io lì non ci sono mai andato comunque. Se mi parli di altri locali in passato ti rispondo di sì, ma da Davide no, sono anche arrivato a un'età in cui non mi interessa più andare a putt*ne. Preferisco uscire con una ragazza giovane, di 20 o 25 anni, ma io a putt*ne non sono mai andato”. Che si decida, ma dalle intercettazioni con Wanna Marchi risulta anche che Filippo Champagne, da buon amico, avrebbe detto più volte a Lacerenza di smetterla di fare il cavallo: “Ovvio, io glielo dico anche privatamente con i messaggi. Davide è un mio amico del cuore, è veramente una persona importante nella mia vita perché siamo cresciuti, tra virgolette, insieme. Suo padre conosceva mio nonno, siamo legati anche in famiglia. Io gli dico sempre: Davide, basta, smettila, ti devi ripulire. E lui al contrario mi dice: basta giocare al casinò. L’altra volta l’ho chiamato per farmi mandare 3,4, 5mila che dovevo recuperare. Lui mi ha risposto: non dovrei nemmeno mandarti i soldi, perché ti voglio bene”. Un gran signore? “A differenza di molti altri, sì”, chiude Champagne, “lui dovrebbe smettere di pippare, io di giocare. Saremmo la coppia perfetta”. E la questione della prostituta minorenne? “Non lo so, Giuseppe, non lo so. Io vedevo queste ragazze un po’ particolari ma non ci ho mai avuto a che fare. Qui devo premettere una cosa: a me Stefania Nobile sta sui cogli*ni, non la posso vedere da una vita, ma ce lo diciamo anche via messaggio. Ora, non voglio difenderla, però posso dire che è contro la droga e contro le putt*ne, quando vedeva le ragazze le mandava via”. Però sapeva tutto, lo incalza Cruciani: sapeva tutto e tollerava perché c’era un grande incasso. E il fatto che ci fossero bottiglie del discount per riempire le bottiglie vuote? “Guarda, quello riguardava il Gin tonic, e io non ti so dire niente, non lo bevo, non lo saprei riconoscere”. E il fatto che le donne venissero chiamate cavalle “è un modo dire. Davide ha il cuore buono, secondo me è innocente. Gli spacciatori sono lì fuori, a 100 metri, passavano i neri e mi dicevano vuoi la bamba, la coca, eccetera”. Per Filippo Champagne, Lacerenza assolto con formula piena. Vedremo cosa dirà il giudice.

